Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Alberi..."
mostra personale di Maria Stella Corsi
(23 settembre - 6 ottobre 2022)
Ammirare le opere che Maria Stella Corsi ha amorevolmente realizzato negli spazi di ARTtime mi riempie – ad un tempo – di curiosità e serenità. La prima, ovviamente, legata all'affascinante mondo dell'incisione, un'espressione artistica oltremodo diversificata ed assolutamente da approfondire: dall'acquaforte alla puntasecca, passando per la vernice molla, terminologie che possono sembrare oscure ma che affascinano, soprattutto quando esse vengono spiegate dalla viva voce di chi le pratica. Serenità invece perché questi alberi, nella loro solitaria eleganza, mi trasmettono un senso di equilibrio e, mi si passi il termine (nell'accezione più buona possibile), di umanità.Alberi come uomini, ognuno con la propria storia ed il proprio vissuto, dalla grigia solitudine alla variopinta vitalità; chi spicca per maestosa mole e chi – piccino/a – si fa notare per garbo ed eleganza.
Le opere qui esposte sono figlie della genuina passione dell'artista, un'attrazione “fatale” verso l'arte e la natura che ha radici lontane; si potrà chiaramente notare un'evoluzione stilistica ed anche tecnica, infatti la volontà di imparare, sperimentare e scoprire non saranno mai sopite in Maria Stella Corsi: dai primi alberi – creati oramai 11 anni fa – robusti e solidi entro un profilo tondo fino alle filiformi fronde delle incisioni più recenti, dal nero più accentuato al fondino colorato, tanto caro all'artista. Proprio l'utilizzo dei pezzetti di carta acquerellati (i cosiddetti fondini) rappresenta la cifra distintiva della Maria Stella Corsi attuale, infatti con questo espediente si vivacizza ed arricchisce la stampa finale caratterizzando con originalità lo stile di un'artista che – per sua stessa ammissione – crea di puro istinto e senza un vero progetto iniziale. Un altro elemento fondamentale da tenere in considerazione è la contaminazione, infatti Maria Stella Corsi a volte utilizza sulla stessa lastra diversi metodi incisorî, questo è assolutamente coerente col suo approccio all'arte: tutto deve essere libertà, istinto, passione e imprevedibilità.
Si percepisce immediatamente umore e sensazioni che l'artista provava quando iniziava ad incidere la lastra, se ne scorge anche l'evoluzione nei momenti successivi quando arricchiva la matrice di ulteriori elementi e colori, si può affermare dunque che le opere di Maria Stella Corsi siano limpide e sincere e che comunichino ben più di quello che a prima vista mostrano. Si sa, spesso nella sintesi si nasconde un turbine di emozioni e dietro la singola linea incisa (che poi corrisponderà a un tratto nero sul foglio) c'è un mondo, un universo.
A proposito della serenità a cui facevo riferimento all'inizio, questa mi viene trasmessa proprio dalla sincerità delle incisioni dell'artista, perché sia nella vita che nell'arte quando una persona è sé stessa al 100% tranquillizza e lascia spuntare un solare e benefico sorriso sul volto di chi ad essa si approccia. Alberi con emozioni, alberi come alter ego dell'artista, alberi ai quali approcciarsi col sorriso, avvicinandosi per individuare gli originari tratti incisi sulla lastra d'incisione.
L'auspicio è che il visitatore riesca a percepire la vera essenza di queste opere e si possa conseguentemente immedesimare con la chiarezza espressiva e la potenza creativa dell'artista, ma considerata la già citata sincerità non ho dubbi circa la concretizzazione di tale desiderio.
mostra personale di Maria Stella Corsi
(23 settembre - 6 ottobre 2022)
Ammirare le opere che Maria Stella Corsi ha amorevolmente realizzato negli spazi di ARTtime mi riempie – ad un tempo – di curiosità e serenità. La prima, ovviamente, legata all'affascinante mondo dell'incisione, un'espressione artistica oltremodo diversificata ed assolutamente da approfondire: dall'acquaforte alla puntasecca, passando per la vernice molla, terminologie che possono sembrare oscure ma che affascinano, soprattutto quando esse vengono spiegate dalla viva voce di chi le pratica. Serenità invece perché questi alberi, nella loro solitaria eleganza, mi trasmettono un senso di equilibrio e, mi si passi il termine (nell'accezione più buona possibile), di umanità.Alberi come uomini, ognuno con la propria storia ed il proprio vissuto, dalla grigia solitudine alla variopinta vitalità; chi spicca per maestosa mole e chi – piccino/a – si fa notare per garbo ed eleganza.
Le opere qui esposte sono figlie della genuina passione dell'artista, un'attrazione “fatale” verso l'arte e la natura che ha radici lontane; si potrà chiaramente notare un'evoluzione stilistica ed anche tecnica, infatti la volontà di imparare, sperimentare e scoprire non saranno mai sopite in Maria Stella Corsi: dai primi alberi – creati oramai 11 anni fa – robusti e solidi entro un profilo tondo fino alle filiformi fronde delle incisioni più recenti, dal nero più accentuato al fondino colorato, tanto caro all'artista. Proprio l'utilizzo dei pezzetti di carta acquerellati (i cosiddetti fondini) rappresenta la cifra distintiva della Maria Stella Corsi attuale, infatti con questo espediente si vivacizza ed arricchisce la stampa finale caratterizzando con originalità lo stile di un'artista che – per sua stessa ammissione – crea di puro istinto e senza un vero progetto iniziale. Un altro elemento fondamentale da tenere in considerazione è la contaminazione, infatti Maria Stella Corsi a volte utilizza sulla stessa lastra diversi metodi incisorî, questo è assolutamente coerente col suo approccio all'arte: tutto deve essere libertà, istinto, passione e imprevedibilità.
Si percepisce immediatamente umore e sensazioni che l'artista provava quando iniziava ad incidere la lastra, se ne scorge anche l'evoluzione nei momenti successivi quando arricchiva la matrice di ulteriori elementi e colori, si può affermare dunque che le opere di Maria Stella Corsi siano limpide e sincere e che comunichino ben più di quello che a prima vista mostrano. Si sa, spesso nella sintesi si nasconde un turbine di emozioni e dietro la singola linea incisa (che poi corrisponderà a un tratto nero sul foglio) c'è un mondo, un universo.
A proposito della serenità a cui facevo riferimento all'inizio, questa mi viene trasmessa proprio dalla sincerità delle incisioni dell'artista, perché sia nella vita che nell'arte quando una persona è sé stessa al 100% tranquillizza e lascia spuntare un solare e benefico sorriso sul volto di chi ad essa si approccia. Alberi con emozioni, alberi come alter ego dell'artista, alberi ai quali approcciarsi col sorriso, avvicinandosi per individuare gli originari tratti incisi sulla lastra d'incisione.
L'auspicio è che il visitatore riesca a percepire la vera essenza di queste opere e si possa conseguentemente immedesimare con la chiarezza espressiva e la potenza creativa dell'artista, ma considerata la già citata sincerità non ho dubbi circa la concretizzazione di tale desiderio.
Galleria ARTtime - vicolo Pulesi, 6 - 33100 Udine - tel. 0432/512099 - cell. 340/2542393
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]