Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Donne & Padri - un omaggio"
(7 - 19 marzo 2020)
Dedicare una rassegna artistica alle fondamentali figure della Donna e del Padre è affascinante e doveroso al tempo stesso. Si è dunque ritenuto opportuno celebrare la figura femminile, in tutto il suo immenso valore ed in tutte le sue innumerevoli sfumature così come la controparte paterna, punto di riferimento spesso imprescindibile e àncora di salvezza per tutti noi, figli e figlie.
Le donne raffigurate nelle opere di Federica Belloli sono figure dallo sguardo intensissimo che riescono a comunicare con naturalezza un'infinità di emozioni: dei primi piani in bianco e nero che non abbisognano di un concerto di colori per svelarci l'arcobaleno di sensazioni che racchiudono nel loro intimo, dall'angoscia alla nostalgia, dalla sorpresa allo stupore. Stabilire un contatto visivo con loro è quasi... terapeutico. Le creature femminili proposte da Alvise Bon sono volitive, grintose ed appassionate, ci si trova innanzi a coppie di giovani donne dall'evidente carica erotica che s'avvicinano sempre più, avvinte da un'attrazione fatale ed irresistibile: il colore è intenso ma delicato, la sfumatura è condotta con elegante garbo e i moti del loro animo si manifestano in tutta la loro intensità con un equilibrio degno d'un funambolo. Un inno alla sensualità raffinata. I dipinti che nascono dalla collaborazione perfetta di due cuori, due menti e quattro mani possiedono una ricchezza di contenuti che si completa vicendevolmente, ovviamente si parla delle opere di GaeTano & Valentina, nelle quali lo sperimentalismo della carta sulla tela accoglie una tecnica pittorica magistrale che rappresenta figure dal cromatismo ricco e sfaccettato, volti monumentali che sussurrano la loro storia e le loro emozioni. Un'intensità lirica e marcata, un uso particolare e quasi parlante del nero, questo suggeriscono i ritratti di Ralf Neumüller: l'artista sembra aggredire la tela di juta e con un uso generoso e possente del colore più scuro divide l'ombra dalla luce, il visibile dall'invisibile e dà vita ad autentiche rappresentazioni della personalità che si presentano in tutta la loro veridicità, dall'anonima ragazzina al consacrato personaggio. Gerhard Karl Bogner racconta una sensualità elegante e sofisticata in cui il gioco delle posture è il riflesso d'una serena spontaneità: le sue figure femminili non ci guardano mai, anzi, sembrano quasi non aver volto, ma si lasciano ammirare in tutta la loro meravigliosa bellezza naturale, nude, senza bisogno di sovrastrutture o paraventi. Quella proposta da Bogner è una donna raffinata che - sorprendendosi - ci sorprende. Simonetta Rossetto vuole celebrare tutta l'affascinante complessità della Donna e lo fa presentando opere autonome dallo stile diversificato: dalla ricerca della preziosità del dettaglio prezioso alla coesistenza di collage, pittura e glitter, l'artista adora utilizzare diversi supporti e studiarne i dettagli - dalla tela al cartone alla foglia d'oro - per incuriosire l'osservatore e conquistarne l'attenzione piano piano, con un linguaggio creativo diretto e ben studiato.
Cosa c'è dunque di più affascinante di un continuo e ricco confronto stilistico su soggetti similari? Poter ammirare come ogni artista ha saputo presentare la propria personale raffigurazione della Donna e del Padre - cogliendone il linguaggio tecnico e stilistico e cercando di afferrare la molteplicità dei messaggi sottesi - è qualcosa di sublime e spiritualmente appagante.
(7 - 19 marzo 2020)
Dedicare una rassegna artistica alle fondamentali figure della Donna e del Padre è affascinante e doveroso al tempo stesso. Si è dunque ritenuto opportuno celebrare la figura femminile, in tutto il suo immenso valore ed in tutte le sue innumerevoli sfumature così come la controparte paterna, punto di riferimento spesso imprescindibile e àncora di salvezza per tutti noi, figli e figlie.
Le donne raffigurate nelle opere di Federica Belloli sono figure dallo sguardo intensissimo che riescono a comunicare con naturalezza un'infinità di emozioni: dei primi piani in bianco e nero che non abbisognano di un concerto di colori per svelarci l'arcobaleno di sensazioni che racchiudono nel loro intimo, dall'angoscia alla nostalgia, dalla sorpresa allo stupore. Stabilire un contatto visivo con loro è quasi... terapeutico. Le creature femminili proposte da Alvise Bon sono volitive, grintose ed appassionate, ci si trova innanzi a coppie di giovani donne dall'evidente carica erotica che s'avvicinano sempre più, avvinte da un'attrazione fatale ed irresistibile: il colore è intenso ma delicato, la sfumatura è condotta con elegante garbo e i moti del loro animo si manifestano in tutta la loro intensità con un equilibrio degno d'un funambolo. Un inno alla sensualità raffinata. I dipinti che nascono dalla collaborazione perfetta di due cuori, due menti e quattro mani possiedono una ricchezza di contenuti che si completa vicendevolmente, ovviamente si parla delle opere di GaeTano & Valentina, nelle quali lo sperimentalismo della carta sulla tela accoglie una tecnica pittorica magistrale che rappresenta figure dal cromatismo ricco e sfaccettato, volti monumentali che sussurrano la loro storia e le loro emozioni. Un'intensità lirica e marcata, un uso particolare e quasi parlante del nero, questo suggeriscono i ritratti di Ralf Neumüller: l'artista sembra aggredire la tela di juta e con un uso generoso e possente del colore più scuro divide l'ombra dalla luce, il visibile dall'invisibile e dà vita ad autentiche rappresentazioni della personalità che si presentano in tutta la loro veridicità, dall'anonima ragazzina al consacrato personaggio. Gerhard Karl Bogner racconta una sensualità elegante e sofisticata in cui il gioco delle posture è il riflesso d'una serena spontaneità: le sue figure femminili non ci guardano mai, anzi, sembrano quasi non aver volto, ma si lasciano ammirare in tutta la loro meravigliosa bellezza naturale, nude, senza bisogno di sovrastrutture o paraventi. Quella proposta da Bogner è una donna raffinata che - sorprendendosi - ci sorprende. Simonetta Rossetto vuole celebrare tutta l'affascinante complessità della Donna e lo fa presentando opere autonome dallo stile diversificato: dalla ricerca della preziosità del dettaglio prezioso alla coesistenza di collage, pittura e glitter, l'artista adora utilizzare diversi supporti e studiarne i dettagli - dalla tela al cartone alla foglia d'oro - per incuriosire l'osservatore e conquistarne l'attenzione piano piano, con un linguaggio creativo diretto e ben studiato.
Cosa c'è dunque di più affascinante di un continuo e ricco confronto stilistico su soggetti similari? Poter ammirare come ogni artista ha saputo presentare la propria personale raffigurazione della Donna e del Padre - cogliendone il linguaggio tecnico e stilistico e cercando di afferrare la molteplicità dei messaggi sottesi - è qualcosa di sublime e spiritualmente appagante.
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