Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"LiberArte!"
(5 - 18 luglio 2024)
Se c'è una figura a cui si deve concedere sempre e comunque una totale ed assoluta libertà questa è proprio quella dell'Artista. L'ispirazione nasce dalla più incondizionata delle libertà e l'atto creativo ne è il suo più puro riflesso. Cadano dunque i condizionamenti ed i paletti, i pregiudizi e i diktat, ammirando ed assaporando un'Arte totalmente libera in grado di sprigionare il 100% della propria salvifica energia.
Tiziana Zini è una sensibile ed acuta osservatrice dell'umanità, i volti da lei ritratti possiedono una forza comunicativa senza pari: sguardi ed espressioni facciali raccontano quel preciso attimo e pure parte del loro vissuto, stabilendo con naturalezza un contatto visivo tra opera e osservatore. L'artista con questa modalità rappresentativa intensa e diretta lascia intendere che le interessa anche – e soprattutto – quello che va al di là del limite della cornice, lasciando in chi guarda un'idea di misteriosa sospensione che regala curiosità, instilla dubbi e prepara sorprese. Per Milena Miculan la veduta paesaggistica è l'origine di ogni sentimento: le sue ampie panoramiche sulle lagune, dove i riflessi del mare sembrano giocare con le mille sfumature del cielo, comunicano a chi osserva tutto il potenziale emozionale di un'artista che delinea e colora a pastello con sinuosa eleganza e mirabile dolcezza. Abile colorista, l'artista riesce – per mezzo della bellezza – a comunicare il sentimento del sublime con naturalezza e sembra guidare gli sguardi più attenti verso alcuni dettagli chiave come alberi, uccelli, edifici in lontananza. Anche Paola Zecca si dedica alla rappresentazione del paesaggio e lo fa con acuta e dettagliata precisione, soffermandosi su ogni particolare e concependo la resa d'insieme come armonia d'equilibrio tra parte grafica e parte coloristica: le sue viste panoramiche esaltano l'abilità di resa di ogni singolo elemento e le sue tele floreali stupiscono per energia cromatica e dinamismo formale, pare infatti di poter toccare ogni singolo fiore mosso da una delicata brezza. Un'artista dal realismo fantastico che dipinge con gioia e libertà scenari di rara bellezza. Ineta Liepina si concentra su uno dei soggetti più iconici della storia dell'arte, la natura morta floreale: l'artista l'interpreta in chiave coloristico-materica utilizzando un'abbondante pittura a spatola dalle cromie intense e suadenti, opere dalla cifra inconfondibile che portano immediatamente alla mente sensazioni positive, emozioni piacevoli e benefici sorrisi. I suoi vasi di fiori sembrano autentiche esplosioni cromatiche, materie pulsanti di vita in cui sembra di scorgere ogni singolo petalo, ogni elegante abbraccio fiore-fiore in un crescendo di meraviglia. Più concettuali che informali le opere di Antonio Minervini, le sue “verità in pittura” a prima vista potrebbero trarre in inganno ricordando – in piccolo formato – tutta la potenza cromatica di Joan Mitchell ma... No, le sue opere sono il segno tangibile di ciò che resta all'artista una volta terminata l'opera, i colori sulla tavolozza in tutta la loro essenza, in tutta la loro inconsapevole espressività: ecco come il semplice agglomerarsi delle tinte lascia la propria preminente dimensione casuale per reclamare a gran voce una propria incontenibile dignità espressiva. Combinare assieme alcuni elementi edibili come semi e spezie accostarli ad alcune cromie e texture strategiche per dar loro la potenza espressiva che meritano, questa è l'arte di Licia Fusai, artista geniale e portatrice di un messaggio forte, intriso di energia e positività. Si tratta di opere che stupiscono sin dal primo sguardo, dotate di una carica attrattiva che nasce proprio dalla natura, colei che fornisce all'uomo gli elementi di sussistenza che Licia Fusai ora trasforma in Arte; chi osserva s'avvicina quasi a volerne cogliere i profumi, istintivamente attratto da un'energia irresistibile.
Arte e libertà, un binomio inscindibile che ha permesso (negli ultimi tempi) la nascita di opere straordinarie. Che aggiungere? Nulla, proprio per evitare ridondanti ripetizioni. Si goda dunque della multiforme bellezza di una mostra speciale e... libera, per l'appunto. Lunga vita all'Arte libera, lunga vita a LiberArte!
(5 - 18 luglio 2024)
Se c'è una figura a cui si deve concedere sempre e comunque una totale ed assoluta libertà questa è proprio quella dell'Artista. L'ispirazione nasce dalla più incondizionata delle libertà e l'atto creativo ne è il suo più puro riflesso. Cadano dunque i condizionamenti ed i paletti, i pregiudizi e i diktat, ammirando ed assaporando un'Arte totalmente libera in grado di sprigionare il 100% della propria salvifica energia.
Tiziana Zini è una sensibile ed acuta osservatrice dell'umanità, i volti da lei ritratti possiedono una forza comunicativa senza pari: sguardi ed espressioni facciali raccontano quel preciso attimo e pure parte del loro vissuto, stabilendo con naturalezza un contatto visivo tra opera e osservatore. L'artista con questa modalità rappresentativa intensa e diretta lascia intendere che le interessa anche – e soprattutto – quello che va al di là del limite della cornice, lasciando in chi guarda un'idea di misteriosa sospensione che regala curiosità, instilla dubbi e prepara sorprese. Per Milena Miculan la veduta paesaggistica è l'origine di ogni sentimento: le sue ampie panoramiche sulle lagune, dove i riflessi del mare sembrano giocare con le mille sfumature del cielo, comunicano a chi osserva tutto il potenziale emozionale di un'artista che delinea e colora a pastello con sinuosa eleganza e mirabile dolcezza. Abile colorista, l'artista riesce – per mezzo della bellezza – a comunicare il sentimento del sublime con naturalezza e sembra guidare gli sguardi più attenti verso alcuni dettagli chiave come alberi, uccelli, edifici in lontananza. Anche Paola Zecca si dedica alla rappresentazione del paesaggio e lo fa con acuta e dettagliata precisione, soffermandosi su ogni particolare e concependo la resa d'insieme come armonia d'equilibrio tra parte grafica e parte coloristica: le sue viste panoramiche esaltano l'abilità di resa di ogni singolo elemento e le sue tele floreali stupiscono per energia cromatica e dinamismo formale, pare infatti di poter toccare ogni singolo fiore mosso da una delicata brezza. Un'artista dal realismo fantastico che dipinge con gioia e libertà scenari di rara bellezza. Ineta Liepina si concentra su uno dei soggetti più iconici della storia dell'arte, la natura morta floreale: l'artista l'interpreta in chiave coloristico-materica utilizzando un'abbondante pittura a spatola dalle cromie intense e suadenti, opere dalla cifra inconfondibile che portano immediatamente alla mente sensazioni positive, emozioni piacevoli e benefici sorrisi. I suoi vasi di fiori sembrano autentiche esplosioni cromatiche, materie pulsanti di vita in cui sembra di scorgere ogni singolo petalo, ogni elegante abbraccio fiore-fiore in un crescendo di meraviglia. Più concettuali che informali le opere di Antonio Minervini, le sue “verità in pittura” a prima vista potrebbero trarre in inganno ricordando – in piccolo formato – tutta la potenza cromatica di Joan Mitchell ma... No, le sue opere sono il segno tangibile di ciò che resta all'artista una volta terminata l'opera, i colori sulla tavolozza in tutta la loro essenza, in tutta la loro inconsapevole espressività: ecco come il semplice agglomerarsi delle tinte lascia la propria preminente dimensione casuale per reclamare a gran voce una propria incontenibile dignità espressiva. Combinare assieme alcuni elementi edibili come semi e spezie accostarli ad alcune cromie e texture strategiche per dar loro la potenza espressiva che meritano, questa è l'arte di Licia Fusai, artista geniale e portatrice di un messaggio forte, intriso di energia e positività. Si tratta di opere che stupiscono sin dal primo sguardo, dotate di una carica attrattiva che nasce proprio dalla natura, colei che fornisce all'uomo gli elementi di sussistenza che Licia Fusai ora trasforma in Arte; chi osserva s'avvicina quasi a volerne cogliere i profumi, istintivamente attratto da un'energia irresistibile.
Arte e libertà, un binomio inscindibile che ha permesso (negli ultimi tempi) la nascita di opere straordinarie. Che aggiungere? Nulla, proprio per evitare ridondanti ripetizioni. Si goda dunque della multiforme bellezza di una mostra speciale e... libera, per l'appunto. Lunga vita all'Arte libera, lunga vita a LiberArte!
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