Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Punti e... spunti di vista"
(10 - 23 giugno 2021)
Mettere a confronto differenti punti di vista è un'azione che porta sempre delle soddisfazioni, infatti vi può scaturire soprattutto un arricchimento spirituale. A maggior ragione se si ragiona in ambito creativo: la peculiare metodologia che ogni artista propone verrà ancor più compresa e valorizzata se posta in relazione con le altrui originali diversità.
Le opere di Massimo Maria Malipiero nascono da specifiche e particolari influenze: la pittura dei grandi maestri del '500, il paesaggismo d'impronta scandinava e l'illustrazione. Come si può ben intuire, dal sapiente mix tra queste specifiche correnti non può che uscirne uno stile incredibilmente originale, un connubio magico di realtà e mito; draghi feroci e castelli turriti che richiamano le saghe nordiche, alberi mitologici, il tutto con cromie intense, vellutate e luminose, con un luce/ombra calibratissimo. Come ci si sposta sul mare? Con le barche, ovviamente. E proprio uno specifico punto di vista ravvicinato sulle barche è quello proposto da Torsten Paul, un artista innamoratosi del mare della Versilia e, in particolare, della bellezza dei piccoli dettagli dei natanti; dalle prue colorate ai fasciami intrisi di salsedine, esplosioni di rossi sbiaditi dal sole, di gialli paglierini e d'azzurri cielo, per Paul la bellezza sta nella luminosità dei piccoli particolari, nel gioco di riflessi e colori che solo qualcosa legato al mare può regalare. Si accennava ai dettagli, essi sono fondamentali nei dipinti di Pierangelo Arbosti, un artista che riprende alcuni elementi ricorrenti e li accosta – componendo e scomponendo – per raccontare sogni e pensieri, prospettive e desideri. La sedia elegante dalla seduta biancorossa, le sfere rosse, mani intrecciate ed elementi lignei si integrano con profili e volti femminili, il tutto con cromie che vanno dall'azzurro tenue al crema e dal grigio al blu, tutto questo viene abilmente ripetuto e giustapposto dando vita a realtà parallele. Un piccolo puntino, proprio il più piccolo dei dettagli è l'elemento cardine delle opere di Reveylant, un artista che sceglie di rappresentare il proprio punto di vista per mezzo di decine, centinaia di migliaia di piccoli puntini. Utilizzando solo colori naturali provenienti da Paesi africani o mediorientali e per mezzo di una tecnica unica al mondo, l'artista rappresenta ambienti naturali e vedute urbane in un crescendo si sfaccettature, con sfumature assolutamente uniche che nascono proprio dalla totale scomposizione delle campiture cromatiche. La dimensione energetica e spirituale, con una forte e decisa influenza delle scienze olistiche è magistralmente presentata da Mara Catto, un'artista il cui punto di vista si distanzia non poco dagli altri: i suoi dipinti presentano simmetrie in grado di ricaricare e riequilibrare le energie, i colori tenui nascono però preziosità inaspettate e i simboli raffigurati rimandano all'ancestrale richiamo verso la serenità e la pacificazione. L'anima è destinata a spiccare il volo, quasi fosse una maestosa aquila, l'armonia sarà la naturale conseguenza di una consapevole contemplazione. La ritrattista Andy Steinbauer espone alcuni dipinti che presentano un'ideale interazione tra soggetto umano e “animale guida”: una dolcissima bimba sembra quasi ascoltare da una conchiglia marina il suo prossimo destino mentre alcune coccinelle si accomodano dolcemente sul suo tenero visino, una lumaca sembra voler scalare il collo di un giovane dall'espressione – per l'appunto – viscida, mentre un volitivo anziano alla Sean Connery accoglie placido una libellula sulla sua spaziosa fronte e un'altera giovane donna lascia posare sulla spalla una bellissima farfalla. Sottili metafore che ognuno di noi potrà interpretare. Affini e vicine anche le opere di Laura Zani, infatti a quattro spendide giovani donne vengono affiancati altrettanti animali, anche in questo caso con un intento didascalico: la dama dai tratti leonardeschi con la volpe, le due belle ragazze – una bicolore, l'altra dalle raffinate trecce – con i due gatti e l'assorta ragazza che sorregge un passerotto non sono altro che coppie di esseri dall'animo affine e che si somigliano nel profondo. L'elegante complessità del gatto, la delicatezza raffinata del passerotto e la sfuggente bellezza della volpe, sontuose metafore della caleidoscopicità muliebre.
Quanto è affascinante confrontare ben sette punti di vista sul piano artistico? Tecniche diversissime, esiti formali vicini o lontanissimi, similitudini e diversità quasi contrastanti. Non è forse questo il bello dell'Arte? Ai presenti e ai posteri l'ardua sentenza.
(10 - 23 giugno 2021)
Mettere a confronto differenti punti di vista è un'azione che porta sempre delle soddisfazioni, infatti vi può scaturire soprattutto un arricchimento spirituale. A maggior ragione se si ragiona in ambito creativo: la peculiare metodologia che ogni artista propone verrà ancor più compresa e valorizzata se posta in relazione con le altrui originali diversità.
Le opere di Massimo Maria Malipiero nascono da specifiche e particolari influenze: la pittura dei grandi maestri del '500, il paesaggismo d'impronta scandinava e l'illustrazione. Come si può ben intuire, dal sapiente mix tra queste specifiche correnti non può che uscirne uno stile incredibilmente originale, un connubio magico di realtà e mito; draghi feroci e castelli turriti che richiamano le saghe nordiche, alberi mitologici, il tutto con cromie intense, vellutate e luminose, con un luce/ombra calibratissimo. Come ci si sposta sul mare? Con le barche, ovviamente. E proprio uno specifico punto di vista ravvicinato sulle barche è quello proposto da Torsten Paul, un artista innamoratosi del mare della Versilia e, in particolare, della bellezza dei piccoli dettagli dei natanti; dalle prue colorate ai fasciami intrisi di salsedine, esplosioni di rossi sbiaditi dal sole, di gialli paglierini e d'azzurri cielo, per Paul la bellezza sta nella luminosità dei piccoli particolari, nel gioco di riflessi e colori che solo qualcosa legato al mare può regalare. Si accennava ai dettagli, essi sono fondamentali nei dipinti di Pierangelo Arbosti, un artista che riprende alcuni elementi ricorrenti e li accosta – componendo e scomponendo – per raccontare sogni e pensieri, prospettive e desideri. La sedia elegante dalla seduta biancorossa, le sfere rosse, mani intrecciate ed elementi lignei si integrano con profili e volti femminili, il tutto con cromie che vanno dall'azzurro tenue al crema e dal grigio al blu, tutto questo viene abilmente ripetuto e giustapposto dando vita a realtà parallele. Un piccolo puntino, proprio il più piccolo dei dettagli è l'elemento cardine delle opere di Reveylant, un artista che sceglie di rappresentare il proprio punto di vista per mezzo di decine, centinaia di migliaia di piccoli puntini. Utilizzando solo colori naturali provenienti da Paesi africani o mediorientali e per mezzo di una tecnica unica al mondo, l'artista rappresenta ambienti naturali e vedute urbane in un crescendo si sfaccettature, con sfumature assolutamente uniche che nascono proprio dalla totale scomposizione delle campiture cromatiche. La dimensione energetica e spirituale, con una forte e decisa influenza delle scienze olistiche è magistralmente presentata da Mara Catto, un'artista il cui punto di vista si distanzia non poco dagli altri: i suoi dipinti presentano simmetrie in grado di ricaricare e riequilibrare le energie, i colori tenui nascono però preziosità inaspettate e i simboli raffigurati rimandano all'ancestrale richiamo verso la serenità e la pacificazione. L'anima è destinata a spiccare il volo, quasi fosse una maestosa aquila, l'armonia sarà la naturale conseguenza di una consapevole contemplazione. La ritrattista Andy Steinbauer espone alcuni dipinti che presentano un'ideale interazione tra soggetto umano e “animale guida”: una dolcissima bimba sembra quasi ascoltare da una conchiglia marina il suo prossimo destino mentre alcune coccinelle si accomodano dolcemente sul suo tenero visino, una lumaca sembra voler scalare il collo di un giovane dall'espressione – per l'appunto – viscida, mentre un volitivo anziano alla Sean Connery accoglie placido una libellula sulla sua spaziosa fronte e un'altera giovane donna lascia posare sulla spalla una bellissima farfalla. Sottili metafore che ognuno di noi potrà interpretare. Affini e vicine anche le opere di Laura Zani, infatti a quattro spendide giovani donne vengono affiancati altrettanti animali, anche in questo caso con un intento didascalico: la dama dai tratti leonardeschi con la volpe, le due belle ragazze – una bicolore, l'altra dalle raffinate trecce – con i due gatti e l'assorta ragazza che sorregge un passerotto non sono altro che coppie di esseri dall'animo affine e che si somigliano nel profondo. L'elegante complessità del gatto, la delicatezza raffinata del passerotto e la sfuggente bellezza della volpe, sontuose metafore della caleidoscopicità muliebre.
Quanto è affascinante confrontare ben sette punti di vista sul piano artistico? Tecniche diversissime, esiti formali vicini o lontanissimi, similitudini e diversità quasi contrastanti. Non è forse questo il bello dell'Arte? Ai presenti e ai posteri l'ardua sentenza.
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