Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Verso l'assoluta Bellezza"
(6 - 19 ottobre 2023)
Si può a ragione affermare che l'essere umano - sin dai primordi delle civiltà, sin dall'alba dei tempi – è sempre stato irresistibilmente attratto dalla Bellezza. Sì, non a caso si utilizza l'iniziale maiuscola perché si intende un qualcosa di assoluto, assai variabile nel tempo ma sempre ben definibile e concettualmente individuabile. Il Bello nella natura, nell'altro individuo, nella creazione di manufatti – prima solo funzionali, poi unicamente fabbricati per il godimento estetico – un progresso che segue la storia e i gruppi umani e che accomuna idealmente i pittori della grotta di Lascaux con Raffaello Sanzio.
Per Margret Obernauer il bello dell'arte risiede essenzialmente nella curiosità e continua sperimentazione, per l'artista infatti è essenziale provare sempre nuove tecniche pittoriche ed innovative soluzioni formali, magari rimanendo sullo stesso soggetto ma variando la prospettiva, il punto di vista, gli effetti superficiali e l'interazione di più materiali e tecniche su di un unico supporto. Osservando i suoi dipinti si rimane sempre stupiti dalla quantità di minuti dettagli e dalla ricchezza di spunti, l'impressione è quella si trovarsi esattamente al centro della scena. Maria Pia Mucci condivide con Margret Obernauer il profondo interesse nei confronti della città come soggetto, ma – ovviamente – cambiano sia l'approccio che il punto di vista: l'artista italiana non guarda ad un centro urbano reale, bensì ne immagina uno ideale, inventa e dà vita a realtà ibride dove l'elemento antropico si integra compenetrandosi con quello architettonico. Maria Pia Mucci trae ispirazione dalla raccolta “Le città invisibili” di Italo Calvino e lascia che siano le sue città immaginate ed immaginarie, caratterizzate da nomi assai curiosi, a raccontare la loro storia. La bellezza senza tempo per eccellenza è quella della natura, con i suoi magici cieli, albe, tramonti, colori e fenomeni tanto incredibili quanto reali, tutto questo è la fonte ispirativa principale di Orianna Astolfi, artista sensibilissima che con cromatismo deciso, gesto rapido e sintesi perfetta riesce ad evocare visioni da sogno che partono da forme di riconoscibile realismo per approdare – quasi – all'informale gestuale. La cifra stilistica dell'artista è caratterizzata da equilibrio ed eleganza, con una predilezione per gli ampi orizzonti con cieli e mari di indimenticabile intensità. Proprio il cielo è al centro delle ultime opere di Maria Luisa Castegnaro, artista estremamente raffinata e sensibile che vive la pittura con rigore e serietà, studiando sempre la miglior resa focalizzandosi sulla cura minuziosa del dettaglio: cupe nubi si approssimano, sembrano pronte per fronteggiarsi in un epico scontro, tempeste imminenti che richiamano tutta la bellezza del Sublime ma che – per fortuna – sono pronte a non scontrarsi per lasciare il posto al sereno, una magica progressione dal buio più nero e profondo al meraviglioso e sfavillante cielo stellato. La Bellezza si ritrova anche nel contrasto equilibrato, per capirsi gli opposti che si attaccano ed attraggono, e questo è proprio il caso di Giovanna Viel, infatti nei dipinti dell'artista si ritrovano molti contrasti, sia cromatici che d'impostazione soggettuale: dalla meraviglia di un placido paesaggio marino alla tragedia di un naufragio, dalla serenità equilibrata della propria comfort zone alla fuga disperata alla ricerca della salvezza. L'artista utilizza cromie forti, rapide e decise le pennellate e spatolate sulla tela, la sua pittura è la maniera più naturale e sincera per raccontare sé stessa. Donatella Castegnaro rende omaggio alla Bellezza di alcuni animali che da sempre hanno attratto la sua curiosità e simpatia: l'artista modella con assoluta maestria la creta dando vita a statue dal realismo così marcato da sfiorare il virtuosismo, non è affatto improprio considerarle delle vere e proprie opere iperrealiste. Le scelte di rappresentare la testa di un mandrillo, un nostro “cugino” cui spesso facciamo impropriamente riferimento, o quella di un asino o un piccolo orso seduto, non sono casuali ma vogliono indagare i loro profondi sguardi, specchio di inesplorate interiorità. La pittura di Enrica Barbuiani è intrisa di una raffinata sensibilità che va di pari passo con un'eleganza equilibrata ed elegante: giovani figure femminili eteree e sfuggenti, che potrebbero essere la personificazione di allegorie sembrano fluttuare in uno spazio senza tempo, mostrandosi o celandosi a seconda dei casi. Il mistero gioca un ruolo chiave, un fascino inafferrabile che attrae irresistibilmente e muove la curiosità del sensibile osservatore; molte sarebbero le domande che idealmente si potrebbero porre alle protagoniste dipinte dall'artista ma non è detto che esse vogliano rispondere...
Il viaggio verso l'assoluta Bellezza è appena incominciato, chissà dove condurrà, chissà se mai terminerà... Interrogativi la cui risposta è perennemente incerta. O forse no.
(6 - 19 ottobre 2023)
Si può a ragione affermare che l'essere umano - sin dai primordi delle civiltà, sin dall'alba dei tempi – è sempre stato irresistibilmente attratto dalla Bellezza. Sì, non a caso si utilizza l'iniziale maiuscola perché si intende un qualcosa di assoluto, assai variabile nel tempo ma sempre ben definibile e concettualmente individuabile. Il Bello nella natura, nell'altro individuo, nella creazione di manufatti – prima solo funzionali, poi unicamente fabbricati per il godimento estetico – un progresso che segue la storia e i gruppi umani e che accomuna idealmente i pittori della grotta di Lascaux con Raffaello Sanzio.
Per Margret Obernauer il bello dell'arte risiede essenzialmente nella curiosità e continua sperimentazione, per l'artista infatti è essenziale provare sempre nuove tecniche pittoriche ed innovative soluzioni formali, magari rimanendo sullo stesso soggetto ma variando la prospettiva, il punto di vista, gli effetti superficiali e l'interazione di più materiali e tecniche su di un unico supporto. Osservando i suoi dipinti si rimane sempre stupiti dalla quantità di minuti dettagli e dalla ricchezza di spunti, l'impressione è quella si trovarsi esattamente al centro della scena. Maria Pia Mucci condivide con Margret Obernauer il profondo interesse nei confronti della città come soggetto, ma – ovviamente – cambiano sia l'approccio che il punto di vista: l'artista italiana non guarda ad un centro urbano reale, bensì ne immagina uno ideale, inventa e dà vita a realtà ibride dove l'elemento antropico si integra compenetrandosi con quello architettonico. Maria Pia Mucci trae ispirazione dalla raccolta “Le città invisibili” di Italo Calvino e lascia che siano le sue città immaginate ed immaginarie, caratterizzate da nomi assai curiosi, a raccontare la loro storia. La bellezza senza tempo per eccellenza è quella della natura, con i suoi magici cieli, albe, tramonti, colori e fenomeni tanto incredibili quanto reali, tutto questo è la fonte ispirativa principale di Orianna Astolfi, artista sensibilissima che con cromatismo deciso, gesto rapido e sintesi perfetta riesce ad evocare visioni da sogno che partono da forme di riconoscibile realismo per approdare – quasi – all'informale gestuale. La cifra stilistica dell'artista è caratterizzata da equilibrio ed eleganza, con una predilezione per gli ampi orizzonti con cieli e mari di indimenticabile intensità. Proprio il cielo è al centro delle ultime opere di Maria Luisa Castegnaro, artista estremamente raffinata e sensibile che vive la pittura con rigore e serietà, studiando sempre la miglior resa focalizzandosi sulla cura minuziosa del dettaglio: cupe nubi si approssimano, sembrano pronte per fronteggiarsi in un epico scontro, tempeste imminenti che richiamano tutta la bellezza del Sublime ma che – per fortuna – sono pronte a non scontrarsi per lasciare il posto al sereno, una magica progressione dal buio più nero e profondo al meraviglioso e sfavillante cielo stellato. La Bellezza si ritrova anche nel contrasto equilibrato, per capirsi gli opposti che si attaccano ed attraggono, e questo è proprio il caso di Giovanna Viel, infatti nei dipinti dell'artista si ritrovano molti contrasti, sia cromatici che d'impostazione soggettuale: dalla meraviglia di un placido paesaggio marino alla tragedia di un naufragio, dalla serenità equilibrata della propria comfort zone alla fuga disperata alla ricerca della salvezza. L'artista utilizza cromie forti, rapide e decise le pennellate e spatolate sulla tela, la sua pittura è la maniera più naturale e sincera per raccontare sé stessa. Donatella Castegnaro rende omaggio alla Bellezza di alcuni animali che da sempre hanno attratto la sua curiosità e simpatia: l'artista modella con assoluta maestria la creta dando vita a statue dal realismo così marcato da sfiorare il virtuosismo, non è affatto improprio considerarle delle vere e proprie opere iperrealiste. Le scelte di rappresentare la testa di un mandrillo, un nostro “cugino” cui spesso facciamo impropriamente riferimento, o quella di un asino o un piccolo orso seduto, non sono casuali ma vogliono indagare i loro profondi sguardi, specchio di inesplorate interiorità. La pittura di Enrica Barbuiani è intrisa di una raffinata sensibilità che va di pari passo con un'eleganza equilibrata ed elegante: giovani figure femminili eteree e sfuggenti, che potrebbero essere la personificazione di allegorie sembrano fluttuare in uno spazio senza tempo, mostrandosi o celandosi a seconda dei casi. Il mistero gioca un ruolo chiave, un fascino inafferrabile che attrae irresistibilmente e muove la curiosità del sensibile osservatore; molte sarebbero le domande che idealmente si potrebbero porre alle protagoniste dipinte dall'artista ma non è detto che esse vogliano rispondere...
Il viaggio verso l'assoluta Bellezza è appena incominciato, chissà dove condurrà, chissà se mai terminerà... Interrogativi la cui risposta è perennemente incerta. O forse no.
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