Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Un segreto intorno a un segreto: la Fotografia"
(1° - 14 ottobre 2021)
Tanto chiara e trasparente quanto misteriosa, tanto immediata quanto complessa, la fotografia si identifica come una forma d'Arte poliedrica e polimorfica, sempre pronta ad attrarre e far discutere. Qual è dunque il segreto per lo scatto perfetto? La risposta è sibillina e – come suggerisce il titolo di questa rassegna – è un autentico segreto intorno a un segreto...
Le vedute di Mirko Borselli si possono leggere come autentiche dichiarazioni d'amore per la sua terra – il Mugello – e si lasciano ammirare in tutto il loro nitore e cristallina purezza; l'obbiettivo di Borselli raggiunge le sterminate distese verdeggianti dai mossi profili, innumerevoli tonalità di verde e marroni colorano un territorio che pasce la vista e invita alla scoperta. Inquadrature perfette, equilibrio dei riflessi e un'attenzione maniacale alla resa dell'irraggiamento, questi gli “ingredienti” essenziali. L'attento ed affascinante studio dell'architettura e delle consistenze materiali ha portato Alessandra Caneva ad indagare le interazioni luce/ombra/colore sulle secolari pareti del complesso di San Galgano e per farlo in maniera totalmente originale ha deciso di stampare direttamente su lastre di alluminio spazzolato; il risultato è uno scintillio che accompagna i dettagli ed è ulteriormente accentuato da un fortissimo chiaroscuro, eleganza allo stato puro. Il dettaglio, la volontà di coglierlo e riportarlo perfettamente all'osservatore grazie all'accuratezza e serietà dei mezzi a disposizione, su questo si basa Vincenzo Milione, un fotografo che vuole restituire sensazioni visive e tattili e che concepisce l'operazione di scatto e post-produzione come un certosino lavoro da atelier: nulla sfugge alla profondità del suo sguardo e la maestosa dignità delle antiche architetture s'amplifica deliziando la vista di chi ammira i suoi lavori. L'essenzialità dei due non-colori – il bianco ed il nero – per focalizzare nella maniera più netta i soggetti, questo è il progetto di Angelo Bonarelli incentrato sul magico ponte di U Bein in Birmania: i profili secchi dei pali e della passerella individuano il centro della scena e si stagliano sull'irreale candore generale e la varia umanità che attraversa questo passaggio risalta in tutta la sua umile monumentalità, tutto gioca sul contrasto più marcato, perfetta metafora della vita. Intensità la parola chiave per Livia Granati, non si può trovar miglior termine per definire i suoi ritratti: l'equilibrio tra espressività e sincerità è perfetto, colto e mirato il richiamo a scene pittoriche iconiche, assoluta attenzione al dettaglio e alla limpidezza dello sguardo. Che utilizzi il colore oppure il bianco/nero si rimane rapiti dai primi piani dei soggetti e pare si possa indirettamente instaurare un dialogo con essi, senza forzature, con spontanea naturalezza. Quanto fascino (1°) e quanto coraggio (2°) nell'utilizzare oggi una tecnica fotografica nata negli anni '50 del XIX secolo, Alessio Vissani ha deciso di provarci e col secondo elemento ha pienamente centrato il primo: i suoi ritratti al collodio umido evocano tinte e lucentezze antiche con un taglio contemporaneo, i volti dei protagonisti effigiati sulle lastre sono esaltati da una profondità di ombreggiature che le tecniche fotografiche contemporanee hanno un po' perduto.
Come s'è potuto vedere qui, di “segreti” ve ne sono ben più d'uno o due, ogni fotografo/a ha i propri, a volte li svela altre no, talvolta da spiegazioni in altri casi lascia permanere l'alone di mistero. Ma siate ben certi che lo “scatto perfetto” esiste e prima o poi – con un semplice “clic” - si farà notare in tutta la sua magnificenza.
(1° - 14 ottobre 2021)
Tanto chiara e trasparente quanto misteriosa, tanto immediata quanto complessa, la fotografia si identifica come una forma d'Arte poliedrica e polimorfica, sempre pronta ad attrarre e far discutere. Qual è dunque il segreto per lo scatto perfetto? La risposta è sibillina e – come suggerisce il titolo di questa rassegna – è un autentico segreto intorno a un segreto...
Le vedute di Mirko Borselli si possono leggere come autentiche dichiarazioni d'amore per la sua terra – il Mugello – e si lasciano ammirare in tutto il loro nitore e cristallina purezza; l'obbiettivo di Borselli raggiunge le sterminate distese verdeggianti dai mossi profili, innumerevoli tonalità di verde e marroni colorano un territorio che pasce la vista e invita alla scoperta. Inquadrature perfette, equilibrio dei riflessi e un'attenzione maniacale alla resa dell'irraggiamento, questi gli “ingredienti” essenziali. L'attento ed affascinante studio dell'architettura e delle consistenze materiali ha portato Alessandra Caneva ad indagare le interazioni luce/ombra/colore sulle secolari pareti del complesso di San Galgano e per farlo in maniera totalmente originale ha deciso di stampare direttamente su lastre di alluminio spazzolato; il risultato è uno scintillio che accompagna i dettagli ed è ulteriormente accentuato da un fortissimo chiaroscuro, eleganza allo stato puro. Il dettaglio, la volontà di coglierlo e riportarlo perfettamente all'osservatore grazie all'accuratezza e serietà dei mezzi a disposizione, su questo si basa Vincenzo Milione, un fotografo che vuole restituire sensazioni visive e tattili e che concepisce l'operazione di scatto e post-produzione come un certosino lavoro da atelier: nulla sfugge alla profondità del suo sguardo e la maestosa dignità delle antiche architetture s'amplifica deliziando la vista di chi ammira i suoi lavori. L'essenzialità dei due non-colori – il bianco ed il nero – per focalizzare nella maniera più netta i soggetti, questo è il progetto di Angelo Bonarelli incentrato sul magico ponte di U Bein in Birmania: i profili secchi dei pali e della passerella individuano il centro della scena e si stagliano sull'irreale candore generale e la varia umanità che attraversa questo passaggio risalta in tutta la sua umile monumentalità, tutto gioca sul contrasto più marcato, perfetta metafora della vita. Intensità la parola chiave per Livia Granati, non si può trovar miglior termine per definire i suoi ritratti: l'equilibrio tra espressività e sincerità è perfetto, colto e mirato il richiamo a scene pittoriche iconiche, assoluta attenzione al dettaglio e alla limpidezza dello sguardo. Che utilizzi il colore oppure il bianco/nero si rimane rapiti dai primi piani dei soggetti e pare si possa indirettamente instaurare un dialogo con essi, senza forzature, con spontanea naturalezza. Quanto fascino (1°) e quanto coraggio (2°) nell'utilizzare oggi una tecnica fotografica nata negli anni '50 del XIX secolo, Alessio Vissani ha deciso di provarci e col secondo elemento ha pienamente centrato il primo: i suoi ritratti al collodio umido evocano tinte e lucentezze antiche con un taglio contemporaneo, i volti dei protagonisti effigiati sulle lastre sono esaltati da una profondità di ombreggiature che le tecniche fotografiche contemporanee hanno un po' perduto.
Come s'è potuto vedere qui, di “segreti” ve ne sono ben più d'uno o due, ogni fotografo/a ha i propri, a volte li svela altre no, talvolta da spiegazioni in altri casi lascia permanere l'alone di mistero. Ma siate ben certi che lo “scatto perfetto” esiste e prima o poi – con un semplice “clic” - si farà notare in tutta la sua magnificenza.
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