Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Viaggio nella Bellezza"
(1° - 14 luglio 2022)
Viaggiare attraverso la Bellezza (sì, con la “B” maiuscola) per appropriarsene completamente, scegliere di compiere un percorso all'insegna della passione e della curiosità per arricchirsi interiormente e donare all'umanità qualcosa di veramente piacevole, magnifico. Ecco, in sintesi, la parabola dell'Artista, persona che sceglie appunto di viaggiare in maniera unica e totalmente personale.
Le opere di Fino – Serafino Tonussi sono il limpido riflesso di due caratteristiche innate dell'artista: talento e passione. Questi due doni alimentano in lui un fuoco inestinguibile che gli permette di dipingere con un'attenzione e cura stupefacenti: le vedute veneziane ritratte dall'artista sfiorano l'iperrealismo, i dettagli – anche i più minuti – sono resi con estrema perizia, gli effetti luministici a tratti paiono più veri del vero e le atmosfere ricreate inducono ad una sublime carica emozionale. Gabriele Rofi si lascia incantare dalla bellezza che ci circonda e spesso può passare inosservata, per l'artista è doveroso rappresentarla spazialmente precisa e cromaticamente ricca: abilissimo nella costruzione prospettica, Rofi distribuisce sulla tela pennellate lucenti e pastose, piatte e sovrapposte, con un'attenzione acutissima ai giochi cromatici, tra riflessi e luce/ombra. Livornese, in lui è evidente l'eredità di Giovanni Fattori, ovviamente rielaborata in chiave contemporanea. Elegante, raffinata, ricca di riferimenti a 360°, così si può definire la pittura di Alice Riva, artista dalle linee sinuose e dalle cromie misurate: sin dal primo sguardo si percepisce l'ammirazione verso Henri Matisse, il cui slancio creativo è stato abilmente adottato, le figure femminili si muovono con leggerezza e cura, come in un'eterna danza, gli elementi accessori spesso sono solo abbozzati a contorno e ogni opera si può configurare come un piccolo enigma da interpretare. Ci si sposta nell'ambito dell'unicità quando ci si avvicina alle opere di SMAX-massimo severini, si rimane piacevolmente spiazzati dalle tracce che rimangono impresse su superfici dai magnifici toni azzurri/celesti/blu; affascinato dal concetto di fossile, l'artista ha voluto rappresentare la sua idea di entità presente o addirittura futura fossilizzata, resa cioè eterna. Onde, fiori, marine, elementi conosciuti e osservati che, per mezzo di segni incisi o a rilievo, si tramutano in eterna alterità. Spesso la Bellezza è qualcosa di vicino e noto, così la pensa Anna Maria Di Giorgi che sceglie come soggetti privilegiati delle sue opere gli amatissimi gatti: per l'artista i dolci lineamenti del felino sono la più grande passione ed effigiarli in forma pittorica è un'operazione da compiersi con estrema naturalezza. Il tratto grafico è rapido e preciso, si scorge una sintesi fumettistica, le cromie sono vivide e le fisionomie possiedono una magica vitalità. Eleganza e femminilità all'insegna della Bellezza, l'artista Marco Cervone si lascia ispirare da questi imput creativi effigiando figure femminili provenienti dal Giappone, il magico mito della Geisha tra sguardi intensi, trucco cerimoniale e magnifici kimono; i ritratti – spesso in primissimo piano – sono magistralmente delineati per mezzo dell'aerografo, dunque l'artista non utilizza pennelli o spatole, il colore s'adagia lieve, guidato dalla pressione e dal cristallino talento. Si rimane naturalmente colpiti dinnanzi alle opere di Lorena Totolo, artista talentuosa e raffinata che eccelle nella rappresentazione della figura umana: nel nuovo ciclo pittorico denominato The other reality le ragazze protagoniste della scena assumono connotati allegorici, andando infatti ad indagare tematiche di assoluta importanza come la violenza, l'invecchiamento o la lotta per i propri diritti. La resa dei dettagli è incredibilmente precisa, gli effetti e le luci sono intrisi di assoluta perfezione.
Sette viaggi dunque, sette viaggi nella e verso la Bellezza. Non serve aggiungere altro, si rischia sempre di essere futilmente ripetitivi. È sufficiente fermarsi dinnanzi a ciascuna delle opere ed ammirarle, immergersi in esse e lasciarsi guidare. In ogni caso, la destinazione finale sarà sempre la stessa. E sarà davvero la salvezza (ideale) dell'intera umanità.
(1° - 14 luglio 2022)
Viaggiare attraverso la Bellezza (sì, con la “B” maiuscola) per appropriarsene completamente, scegliere di compiere un percorso all'insegna della passione e della curiosità per arricchirsi interiormente e donare all'umanità qualcosa di veramente piacevole, magnifico. Ecco, in sintesi, la parabola dell'Artista, persona che sceglie appunto di viaggiare in maniera unica e totalmente personale.
Le opere di Fino – Serafino Tonussi sono il limpido riflesso di due caratteristiche innate dell'artista: talento e passione. Questi due doni alimentano in lui un fuoco inestinguibile che gli permette di dipingere con un'attenzione e cura stupefacenti: le vedute veneziane ritratte dall'artista sfiorano l'iperrealismo, i dettagli – anche i più minuti – sono resi con estrema perizia, gli effetti luministici a tratti paiono più veri del vero e le atmosfere ricreate inducono ad una sublime carica emozionale. Gabriele Rofi si lascia incantare dalla bellezza che ci circonda e spesso può passare inosservata, per l'artista è doveroso rappresentarla spazialmente precisa e cromaticamente ricca: abilissimo nella costruzione prospettica, Rofi distribuisce sulla tela pennellate lucenti e pastose, piatte e sovrapposte, con un'attenzione acutissima ai giochi cromatici, tra riflessi e luce/ombra. Livornese, in lui è evidente l'eredità di Giovanni Fattori, ovviamente rielaborata in chiave contemporanea. Elegante, raffinata, ricca di riferimenti a 360°, così si può definire la pittura di Alice Riva, artista dalle linee sinuose e dalle cromie misurate: sin dal primo sguardo si percepisce l'ammirazione verso Henri Matisse, il cui slancio creativo è stato abilmente adottato, le figure femminili si muovono con leggerezza e cura, come in un'eterna danza, gli elementi accessori spesso sono solo abbozzati a contorno e ogni opera si può configurare come un piccolo enigma da interpretare. Ci si sposta nell'ambito dell'unicità quando ci si avvicina alle opere di SMAX-massimo severini, si rimane piacevolmente spiazzati dalle tracce che rimangono impresse su superfici dai magnifici toni azzurri/celesti/blu; affascinato dal concetto di fossile, l'artista ha voluto rappresentare la sua idea di entità presente o addirittura futura fossilizzata, resa cioè eterna. Onde, fiori, marine, elementi conosciuti e osservati che, per mezzo di segni incisi o a rilievo, si tramutano in eterna alterità. Spesso la Bellezza è qualcosa di vicino e noto, così la pensa Anna Maria Di Giorgi che sceglie come soggetti privilegiati delle sue opere gli amatissimi gatti: per l'artista i dolci lineamenti del felino sono la più grande passione ed effigiarli in forma pittorica è un'operazione da compiersi con estrema naturalezza. Il tratto grafico è rapido e preciso, si scorge una sintesi fumettistica, le cromie sono vivide e le fisionomie possiedono una magica vitalità. Eleganza e femminilità all'insegna della Bellezza, l'artista Marco Cervone si lascia ispirare da questi imput creativi effigiando figure femminili provenienti dal Giappone, il magico mito della Geisha tra sguardi intensi, trucco cerimoniale e magnifici kimono; i ritratti – spesso in primissimo piano – sono magistralmente delineati per mezzo dell'aerografo, dunque l'artista non utilizza pennelli o spatole, il colore s'adagia lieve, guidato dalla pressione e dal cristallino talento. Si rimane naturalmente colpiti dinnanzi alle opere di Lorena Totolo, artista talentuosa e raffinata che eccelle nella rappresentazione della figura umana: nel nuovo ciclo pittorico denominato The other reality le ragazze protagoniste della scena assumono connotati allegorici, andando infatti ad indagare tematiche di assoluta importanza come la violenza, l'invecchiamento o la lotta per i propri diritti. La resa dei dettagli è incredibilmente precisa, gli effetti e le luci sono intrisi di assoluta perfezione.
Sette viaggi dunque, sette viaggi nella e verso la Bellezza. Non serve aggiungere altro, si rischia sempre di essere futilmente ripetitivi. È sufficiente fermarsi dinnanzi a ciascuna delle opere ed ammirarle, immergersi in esse e lasciarsi guidare. In ogni caso, la destinazione finale sarà sempre la stessa. E sarà davvero la salvezza (ideale) dell'intera umanità.
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