Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Gli umori del mare"
mostra personale dell'artista ENZA VICECONTE
(9 - 22 giugno 2023)
Quando ci si emoziona ammirando un’opera d’arte è il segno inequivocabile che l’artista – per crearla – ci ha messo cuore, mente, istinto e talento, dosandoli magistralmente con equilibrio e naturalezza. Enza Viceconte è senza ombra di dubbio un’artista in grado di emozionare l’osservatore, è infatti impossibile restare indifferenti passando oltre dinnanzi alle sue vedute, scorci dell’amatissimo mare che all’Elba si tripartisce (canale di Piombino, Tirreno, canale di Corsica) e sembra mutare a seconda dell’ora, della luce, della stagione; da virtuosa dell’acquerello quale ella è rende con incredibile perfezione i giochi di trasparenze a mare calmo e la violenza delle onde che s’infrangono sugli scogli, con la bianca spuma che sembra quasi sfondare le due dimensioni e bagnare chi osserva da vicino. Con acutezza Enza Viceconte ha scelto il titolo di questa sua mostra, proprio a voler sottolineare che il mare – in quanto ente vitale, intriso e brulicante di vita – ha degli umori differenti ed è proprio su questi cambiamenti che si orienta la ricerca espressiva dell’artista. Quando regna la calma tutto è tranquillo e sereno, ecco dunque acque limpidissime e piatte, solcate solo da qualche piccola increspatura suggerita dalla brezza, in questa condizione l’artista riesce a giocare con le trasparenze e riflessi, chiamando in causa anche il sole che – con l’affascinante yin&yang di luce e ombra – dona alla veduta dipinta una ricchezza formale e cromatica impareggiabile. Ma il mare a volte è malmostoso, irritabile, ecco dunque che dai moti di collera s’alzano le onde, le quali poi vanno a cozzare sulle rocce con il più classico dei ciaff, quale miglior occasione per l’artista di immortalare tale situazione! Per Enza Viceconte è una sfida riuscire a riprodurre i movimenti dei marosi, registrare il loro impatto finale sugli scogli, riuscire a cogliere tutti i minimi dettagli di un’azione in divenire, una sfida che vince alla grande grazie al suo talento cristallino e alla totale padronanza della complessa tecnica dell’acquerello. In particolare quando l’immensa e maestosa distesa tinta di blu ha un umore altalenante, tipico dei cambi di stagione, ecco che l’artista si carica e riesce a rendere tutto il suo incredibile potenziale espressivo. Gli orizzonti paiono solcati da correnti briose, le onde ci sono ma non son cavalloni, il vento soffia ma il cielo è terso ed il sole elargisce generosamente il proprio calore, vi è dunque una compresenza di moto ed immoto e per Enza Viceconte questa sfaccettata condizione è il massimo perché le permette in un unico foglio di rappresentare contrasti luministici, riflessi, trasparenze, una miriade di dettagli e l’eterna interazione tra acqua e terra. Il talento dell’artista assume un valore ancora maggiore quando ci si rende conto che ha utilizzato (ed utilizza unicamente) l’acquerello, un tecnica che – letteralmente – non perdona, ossia non ammette il minimo errore; solo i maggiori esponenti di tale tecnica riescono ad arrivare ad una resa così precisa e profonda sia della panoramica generale che del minuscolo particolare. Se si deve dipingere un soggetto come il mare, ricchissimo di parti molto chiare, l’acquerellista deve decidere all’inizio dove posizionare tali porzioni e – come è intuibile – più esse sono scomposte più difficile sarà ottenere una perfetta resa del dato reale. Dinnanzi alle opere di Enza Viceconte si rimane letteralmente sbalorditi, a bocca aperta, finendo immancabilmente per chiedersi “Ma sono acquerelli? Ma come ha fatto?!”. Lei preferisce rispondere con un sorriso, il sorriso di un’artista che ama profondamente il magico luogo in cui vive, eternandone nel più meraviglioso dei modi il mare e tutte le altre sue incredibili bellezze.
mostra personale dell'artista ENZA VICECONTE
(9 - 22 giugno 2023)
Quando ci si emoziona ammirando un’opera d’arte è il segno inequivocabile che l’artista – per crearla – ci ha messo cuore, mente, istinto e talento, dosandoli magistralmente con equilibrio e naturalezza. Enza Viceconte è senza ombra di dubbio un’artista in grado di emozionare l’osservatore, è infatti impossibile restare indifferenti passando oltre dinnanzi alle sue vedute, scorci dell’amatissimo mare che all’Elba si tripartisce (canale di Piombino, Tirreno, canale di Corsica) e sembra mutare a seconda dell’ora, della luce, della stagione; da virtuosa dell’acquerello quale ella è rende con incredibile perfezione i giochi di trasparenze a mare calmo e la violenza delle onde che s’infrangono sugli scogli, con la bianca spuma che sembra quasi sfondare le due dimensioni e bagnare chi osserva da vicino. Con acutezza Enza Viceconte ha scelto il titolo di questa sua mostra, proprio a voler sottolineare che il mare – in quanto ente vitale, intriso e brulicante di vita – ha degli umori differenti ed è proprio su questi cambiamenti che si orienta la ricerca espressiva dell’artista. Quando regna la calma tutto è tranquillo e sereno, ecco dunque acque limpidissime e piatte, solcate solo da qualche piccola increspatura suggerita dalla brezza, in questa condizione l’artista riesce a giocare con le trasparenze e riflessi, chiamando in causa anche il sole che – con l’affascinante yin&yang di luce e ombra – dona alla veduta dipinta una ricchezza formale e cromatica impareggiabile. Ma il mare a volte è malmostoso, irritabile, ecco dunque che dai moti di collera s’alzano le onde, le quali poi vanno a cozzare sulle rocce con il più classico dei ciaff, quale miglior occasione per l’artista di immortalare tale situazione! Per Enza Viceconte è una sfida riuscire a riprodurre i movimenti dei marosi, registrare il loro impatto finale sugli scogli, riuscire a cogliere tutti i minimi dettagli di un’azione in divenire, una sfida che vince alla grande grazie al suo talento cristallino e alla totale padronanza della complessa tecnica dell’acquerello. In particolare quando l’immensa e maestosa distesa tinta di blu ha un umore altalenante, tipico dei cambi di stagione, ecco che l’artista si carica e riesce a rendere tutto il suo incredibile potenziale espressivo. Gli orizzonti paiono solcati da correnti briose, le onde ci sono ma non son cavalloni, il vento soffia ma il cielo è terso ed il sole elargisce generosamente il proprio calore, vi è dunque una compresenza di moto ed immoto e per Enza Viceconte questa sfaccettata condizione è il massimo perché le permette in un unico foglio di rappresentare contrasti luministici, riflessi, trasparenze, una miriade di dettagli e l’eterna interazione tra acqua e terra. Il talento dell’artista assume un valore ancora maggiore quando ci si rende conto che ha utilizzato (ed utilizza unicamente) l’acquerello, un tecnica che – letteralmente – non perdona, ossia non ammette il minimo errore; solo i maggiori esponenti di tale tecnica riescono ad arrivare ad una resa così precisa e profonda sia della panoramica generale che del minuscolo particolare. Se si deve dipingere un soggetto come il mare, ricchissimo di parti molto chiare, l’acquerellista deve decidere all’inizio dove posizionare tali porzioni e – come è intuibile – più esse sono scomposte più difficile sarà ottenere una perfetta resa del dato reale. Dinnanzi alle opere di Enza Viceconte si rimane letteralmente sbalorditi, a bocca aperta, finendo immancabilmente per chiedersi “Ma sono acquerelli? Ma come ha fatto?!”. Lei preferisce rispondere con un sorriso, il sorriso di un’artista che ama profondamente il magico luogo in cui vive, eternandone nel più meraviglioso dei modi il mare e tutte le altre sue incredibili bellezze.
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