Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Delizie in Arte"
(25 gennaio - 8 febbraio 2024)
Il concetto di “delizia", ossia un intenso piacere legato ai sensi od allo spirito, è da sempre legato a doppio filo a quello di “Arte”. Per mezzo dell'espressione artistica infatti vengono rappresentate ed evocate immagini e situazioni in grado di deliziare l'osservatore; si parte dalla vista, che evoca tatto e gusto e – perché no – anche l'odorato, per poi arrivare a stimolare anche l'udito e la memoria. Un processo sinestetico travolgente che si pone in atto solo al cospetto di personalità artistiche espressivamente talentuose.
I dipinti dallo stile classico di Gabi Keil evocano bellezze senza tempo e atmosfere contemporanee intrise di storia; il paesaggio e la veduta rivestono un ruolo chiave per l'artista e non fanno mai da mero sfondo, anzi, si pongono sullo stesso livello del soggetto in primo piano. Le pennellate sono corpose, i cromatismi calibrati e sempre sulla nota giusta, il particolare si fa sfumato senza perdere la piena riconoscibilità, in tutte le opere traspare un amore viscerale nei confronti della pittura rinascimentale-barocca, delizie per gli occhi ricche di colte suggestioni. Le opere di Adriano Segarelli si configurano come la rappresentazione concettuale del punto di vista dell'artista, guidando lo sguardo di chi osserva verso il centro delle tele, autentico palcoscenico su cui vanno in scena alcune fasi essenziali della vita fisica e spirituale. Gli elementi protagonisti hanno un qualcosa che ricorda l'espressività metafisica, suggerendo un silenzioso distacco, ma non perdono mai la piena riconoscibilità umana che suggerisce un'innata empatia; un ruolo chiave lo giocano le comunicazioni sospese o le immobili stasi, suggerendo un evanescente mistero. Manuela Chittolina si lascia guidare dalla bellezza più pura e ritrae figure femminili che sembrano muse o dee, entità ultraterrene in grado di rappresentare concetti, evocare magici scenari e veicolare messaggi chiave: ammirare le opere dell'artista delizia prima gli occhi e poi lo spirito, si rimane istintivamente colpiti dall'etera bellezza dei giovani volti e delle dorate atmosfere sullo sfondo, venendo quasi invitati a scoprire alcuni dettagli essenziali che sembrano celarsi a prima vista. Ci si trova innanzi a beltà esteriori ed interiori, fonti essenziali di delizia. Konnie Keller ha deciso di concentrare parte della sua ricerca creativa sulla metamorfosi percettiva di un'icona del XX secolo: Marilyn Monroe. Sex symbol, immagine immortale di una bellezza sensuale e sensibile a un tempo, mito senza tempo eternamente giovane e celebre a dispetto di una morte prematura; Keller utilizza Warhol-style il celebre volto sorridente dell'artista, lo riproduce cambiandone i toni cromatici ma decide di arricchirlo, farlo letteralmente sbocciare accanto a meravigliosi fiori che richiamano i toni del singolo ritratto, regalando al soggetto sorrisi autentici di gioiosità. Sicilia, terra di delizie a tutto tondo, Michelangelo Lacagnina si lascia ispirare dall'amata terra natia e crea opere iconiche dai tratti inconfondibili: le ragazze dipinte dall'artista hanno un'aria sbarazzina e sensuale al tempo stesso, i contorni sono volutamente marcati e s'intuisce la pennellata rapida e il sapiente tocco finale a china, sono assorte, guidate da una gola innocente verso due delizie gustative irresistibili come le cassate e i cannoli. In Lacagnina s'intravede nettamente l'impronta dell'arte popolare siciliana unita imprescindibilmente alla raffinata cura del dettaglio del design contemporaneo. Si rimane meravigliati dinnanzi ai dipinti di Monica Mariutti, lo sguardo viene rapito da autentiche esplosioni floreali dai colori sgargianti e abilmente giustapposti; l'impressione è quella di potersi immergere nell'immaginario energetico dell'artista, un mondo dove regna un movimento continuo e un'irrefrenabile aspirazione al bello. Artista legata al mondo della danza, sembra voler suggerire i suoi movimenti ai fiori i quali nascono – autentici miracoli – da abili soffi che distribuiscono i colori sulla tela con una spinta magicamente priva di peso.
Una mostra interamente dedicata al tema della delizie è un atto dovuto. Del resto cosa pasce i nostri umani sensi più della bellezza dell'Arte? Che sia l'Arte la delizia spirituale per eccellenza? Al sentir d'ognuno la definitiva (e soggettiva) risposta.
(25 gennaio - 8 febbraio 2024)
Il concetto di “delizia", ossia un intenso piacere legato ai sensi od allo spirito, è da sempre legato a doppio filo a quello di “Arte”. Per mezzo dell'espressione artistica infatti vengono rappresentate ed evocate immagini e situazioni in grado di deliziare l'osservatore; si parte dalla vista, che evoca tatto e gusto e – perché no – anche l'odorato, per poi arrivare a stimolare anche l'udito e la memoria. Un processo sinestetico travolgente che si pone in atto solo al cospetto di personalità artistiche espressivamente talentuose.
I dipinti dallo stile classico di Gabi Keil evocano bellezze senza tempo e atmosfere contemporanee intrise di storia; il paesaggio e la veduta rivestono un ruolo chiave per l'artista e non fanno mai da mero sfondo, anzi, si pongono sullo stesso livello del soggetto in primo piano. Le pennellate sono corpose, i cromatismi calibrati e sempre sulla nota giusta, il particolare si fa sfumato senza perdere la piena riconoscibilità, in tutte le opere traspare un amore viscerale nei confronti della pittura rinascimentale-barocca, delizie per gli occhi ricche di colte suggestioni. Le opere di Adriano Segarelli si configurano come la rappresentazione concettuale del punto di vista dell'artista, guidando lo sguardo di chi osserva verso il centro delle tele, autentico palcoscenico su cui vanno in scena alcune fasi essenziali della vita fisica e spirituale. Gli elementi protagonisti hanno un qualcosa che ricorda l'espressività metafisica, suggerendo un silenzioso distacco, ma non perdono mai la piena riconoscibilità umana che suggerisce un'innata empatia; un ruolo chiave lo giocano le comunicazioni sospese o le immobili stasi, suggerendo un evanescente mistero. Manuela Chittolina si lascia guidare dalla bellezza più pura e ritrae figure femminili che sembrano muse o dee, entità ultraterrene in grado di rappresentare concetti, evocare magici scenari e veicolare messaggi chiave: ammirare le opere dell'artista delizia prima gli occhi e poi lo spirito, si rimane istintivamente colpiti dall'etera bellezza dei giovani volti e delle dorate atmosfere sullo sfondo, venendo quasi invitati a scoprire alcuni dettagli essenziali che sembrano celarsi a prima vista. Ci si trova innanzi a beltà esteriori ed interiori, fonti essenziali di delizia. Konnie Keller ha deciso di concentrare parte della sua ricerca creativa sulla metamorfosi percettiva di un'icona del XX secolo: Marilyn Monroe. Sex symbol, immagine immortale di una bellezza sensuale e sensibile a un tempo, mito senza tempo eternamente giovane e celebre a dispetto di una morte prematura; Keller utilizza Warhol-style il celebre volto sorridente dell'artista, lo riproduce cambiandone i toni cromatici ma decide di arricchirlo, farlo letteralmente sbocciare accanto a meravigliosi fiori che richiamano i toni del singolo ritratto, regalando al soggetto sorrisi autentici di gioiosità. Sicilia, terra di delizie a tutto tondo, Michelangelo Lacagnina si lascia ispirare dall'amata terra natia e crea opere iconiche dai tratti inconfondibili: le ragazze dipinte dall'artista hanno un'aria sbarazzina e sensuale al tempo stesso, i contorni sono volutamente marcati e s'intuisce la pennellata rapida e il sapiente tocco finale a china, sono assorte, guidate da una gola innocente verso due delizie gustative irresistibili come le cassate e i cannoli. In Lacagnina s'intravede nettamente l'impronta dell'arte popolare siciliana unita imprescindibilmente alla raffinata cura del dettaglio del design contemporaneo. Si rimane meravigliati dinnanzi ai dipinti di Monica Mariutti, lo sguardo viene rapito da autentiche esplosioni floreali dai colori sgargianti e abilmente giustapposti; l'impressione è quella di potersi immergere nell'immaginario energetico dell'artista, un mondo dove regna un movimento continuo e un'irrefrenabile aspirazione al bello. Artista legata al mondo della danza, sembra voler suggerire i suoi movimenti ai fiori i quali nascono – autentici miracoli – da abili soffi che distribuiscono i colori sulla tela con una spinta magicamente priva di peso.
Una mostra interamente dedicata al tema della delizie è un atto dovuto. Del resto cosa pasce i nostri umani sensi più della bellezza dell'Arte? Che sia l'Arte la delizia spirituale per eccellenza? Al sentir d'ognuno la definitiva (e soggettiva) risposta.
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