Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Delicate tenuità"
(2 - 15 dicembre 2022)
Inconsciamente i toni cromatici chiari si associano alla delicatezza e all'eleganza. Ma la tenuità non è solamente un questione di colore, riguarda infatti anche le soluzioni formali e compositive di taluni artisti. In questa rassegna si desidera proprio omaggiare ed onorare le delicate tenuità legate ad alcuni particolari stili della pittura contemporanea.
Atmosfere tenui e rarefatte, spesso caratterizzate dalla presenza della pioggia o della neve, sono rese ad acquerello con abile maestria da Luigi Onofri, un artista in grado di trasformare la pittura in poetica emozione: vedute metropolitane dalla Big Apple o magiche viste di calli e canali veneziani suscitano immediatamente la meraviglia di chi le ammira, andando automaticamente ad evocare ricordi, memorie, sogni. Cromie delicate, esatta la resa dei dettagli, prospettive perfette, col suo stile Onofri si colloca tra i migliori interpreti dell'acquerello contemporaneo. I dipinti di Carlotta Mantovani richiamano atmosfere magiche grazie ad una potente carica evocativa: pare di trovarsi dinnanzi alla perfetta rappresentazione d'un sogno o di un desiderio, con grande abilità l'artista riesce a scegliere i giusti colori e le migliori soluzioni espressive. L'immensità di una veduta che evoca libertà o un dettaglio che rimanda a un concetto ben preciso sono rappresentati con una sensibilità talmente acuta da porre l'osservatore in immediata risonanza con l'opera e con l'artista stessa, l'attesa e bramata reazione ideale. Intrise d'una delicata eleganza, le opere di Elena Timtschenko evocano vitalità e movimento ma lo fanno senza ricorrere alla forma scomposta o al colore vibrante; la pittrice utilizza l'acquerello con sapiente misura, dosa le sfumatura di una stessa cromia e dona alle pennellate un dinamismo che pare si attivi magicamente materializzandosi dal bianco di fondo. La ricerca dell'artista l'ha portata a sperimentare le più varie soluzioni formali, ma sempre con una particolare attenzione verso la natura, il colore e l'emotività. La delicatezza nelle opere di donPaco risiede nella maniera in cui il pittore delinea le sue composizioni, autentici microcosmi ricchi di figure diversissime ma inconsciamente legate le une alle altre, le atmosfere che vengono evocate sembrano quasi ovattate, quasi si trattasse di sogni per un attimo nitidissimi e poi d'improvviso evanescenti. Le scene sono affollate e complesse, donPaco attinge a piene mani dall'umano subconscio portando alla superficie visioni, associazioni, tabù che sembrano lottare contro un incombente oblio. La sublime bellezza di uno scorcio di natura innevata è sempre un toccasana per lo spirito e un'immagine salutare per gli occhi, memore di ciò Lorenzo Terragin rappresenta su tavola proprio questi amatissimi soggetti: la maestria tecnica del pittore è enorme, la pennellata saggia e oculata riesce a restituire sia la magnificenza della vista che il concerto di emozioni ad essa correlato. Il dettaglio è reso con minuzia ineccepibile, pare quasi di poter sentire l'alito gelato della bianca coltre e scorgere i rami flettersi al soffio dell'implacabile Greco. Raffinate e apparentemente silenti, dai colori tenui e calibrati, le opere di Tullio Fantuzzi – ARTU hanno un ché di misterioso: utilizzando l'affresco – un'intuizione tecnica particolarissima – l'artista rappresenta soggetti noti come facciate di abitazioni, viste aeree, nature morte ma ognuno di essi è attraversato da un filo. Filo logico? Direzione da seguire? Collegamento ad altri elementi? Le interpretazioni possono essere molteplici. Lo stile di Fantuzzi è totalmente originale e l'unico artista che può evocare è il grande Ottone Rosai. Si può a ragione affermare che Gerd Zimmermann sia un artista poliedrico il quale non vede l'ora di sperimentare nuove tecniche, la sua vena comunicativa è inesauribile: grazie all'arte digitale ha scoperto che le soluzioni espressive possono essere pressoché infinite e per questa ragione ha iniziato il proprio personale percorso di artista 2.0. Profili curvilinei che suggeriscono tridimensionalità e rapido dinamismo, deframmentazioni che richiamano un Matrix a colori, dettagli zoomati che nascondono sorprese, ecco le sue attraenti magiche visioni.
Si è visto dunque come il nome di questa esposizione, “Delicate tenuità”, ben s'adatta agli stili degli artisti presenti; chi in una maniera, chi in un'altra tengono perfettamente fede ai concetti di delicatezza ed elegante chiarezza. Sette visioni uniche ed originali, in grado di approcciarsi con suadente intelligenza agli sguardi di chi osserva suscitando la giusta dose di piacere e curiosità.
(2 - 15 dicembre 2022)
Inconsciamente i toni cromatici chiari si associano alla delicatezza e all'eleganza. Ma la tenuità non è solamente un questione di colore, riguarda infatti anche le soluzioni formali e compositive di taluni artisti. In questa rassegna si desidera proprio omaggiare ed onorare le delicate tenuità legate ad alcuni particolari stili della pittura contemporanea.
Atmosfere tenui e rarefatte, spesso caratterizzate dalla presenza della pioggia o della neve, sono rese ad acquerello con abile maestria da Luigi Onofri, un artista in grado di trasformare la pittura in poetica emozione: vedute metropolitane dalla Big Apple o magiche viste di calli e canali veneziani suscitano immediatamente la meraviglia di chi le ammira, andando automaticamente ad evocare ricordi, memorie, sogni. Cromie delicate, esatta la resa dei dettagli, prospettive perfette, col suo stile Onofri si colloca tra i migliori interpreti dell'acquerello contemporaneo. I dipinti di Carlotta Mantovani richiamano atmosfere magiche grazie ad una potente carica evocativa: pare di trovarsi dinnanzi alla perfetta rappresentazione d'un sogno o di un desiderio, con grande abilità l'artista riesce a scegliere i giusti colori e le migliori soluzioni espressive. L'immensità di una veduta che evoca libertà o un dettaglio che rimanda a un concetto ben preciso sono rappresentati con una sensibilità talmente acuta da porre l'osservatore in immediata risonanza con l'opera e con l'artista stessa, l'attesa e bramata reazione ideale. Intrise d'una delicata eleganza, le opere di Elena Timtschenko evocano vitalità e movimento ma lo fanno senza ricorrere alla forma scomposta o al colore vibrante; la pittrice utilizza l'acquerello con sapiente misura, dosa le sfumatura di una stessa cromia e dona alle pennellate un dinamismo che pare si attivi magicamente materializzandosi dal bianco di fondo. La ricerca dell'artista l'ha portata a sperimentare le più varie soluzioni formali, ma sempre con una particolare attenzione verso la natura, il colore e l'emotività. La delicatezza nelle opere di donPaco risiede nella maniera in cui il pittore delinea le sue composizioni, autentici microcosmi ricchi di figure diversissime ma inconsciamente legate le une alle altre, le atmosfere che vengono evocate sembrano quasi ovattate, quasi si trattasse di sogni per un attimo nitidissimi e poi d'improvviso evanescenti. Le scene sono affollate e complesse, donPaco attinge a piene mani dall'umano subconscio portando alla superficie visioni, associazioni, tabù che sembrano lottare contro un incombente oblio. La sublime bellezza di uno scorcio di natura innevata è sempre un toccasana per lo spirito e un'immagine salutare per gli occhi, memore di ciò Lorenzo Terragin rappresenta su tavola proprio questi amatissimi soggetti: la maestria tecnica del pittore è enorme, la pennellata saggia e oculata riesce a restituire sia la magnificenza della vista che il concerto di emozioni ad essa correlato. Il dettaglio è reso con minuzia ineccepibile, pare quasi di poter sentire l'alito gelato della bianca coltre e scorgere i rami flettersi al soffio dell'implacabile Greco. Raffinate e apparentemente silenti, dai colori tenui e calibrati, le opere di Tullio Fantuzzi – ARTU hanno un ché di misterioso: utilizzando l'affresco – un'intuizione tecnica particolarissima – l'artista rappresenta soggetti noti come facciate di abitazioni, viste aeree, nature morte ma ognuno di essi è attraversato da un filo. Filo logico? Direzione da seguire? Collegamento ad altri elementi? Le interpretazioni possono essere molteplici. Lo stile di Fantuzzi è totalmente originale e l'unico artista che può evocare è il grande Ottone Rosai. Si può a ragione affermare che Gerd Zimmermann sia un artista poliedrico il quale non vede l'ora di sperimentare nuove tecniche, la sua vena comunicativa è inesauribile: grazie all'arte digitale ha scoperto che le soluzioni espressive possono essere pressoché infinite e per questa ragione ha iniziato il proprio personale percorso di artista 2.0. Profili curvilinei che suggeriscono tridimensionalità e rapido dinamismo, deframmentazioni che richiamano un Matrix a colori, dettagli zoomati che nascondono sorprese, ecco le sue attraenti magiche visioni.
Si è visto dunque come il nome di questa esposizione, “Delicate tenuità”, ben s'adatta agli stili degli artisti presenti; chi in una maniera, chi in un'altra tengono perfettamente fede ai concetti di delicatezza ed elegante chiarezza. Sette visioni uniche ed originali, in grado di approcciarsi con suadente intelligenza agli sguardi di chi osserva suscitando la giusta dose di piacere e curiosità.
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