Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Sublimi bellezze salutando il '23"
(16 - 31 dicembre 2023)
Quando una stagione si chiude è buona abitudine terminare in Bellezza. Sì, proprio quella con la “B” maiuscola. L'anno espositivo 2023 è stato ricco nel suo complesso, pieno di spunti, riflessioni, soddisfazioni; si sono esposte moltissime opere di rara Bellezza, figlie del talento e sensibilità di Artisti/e selezionati/e con grande cura e attenzione. Si giunge dunque all'attesa mostra di fine anno, alla luce di quanto scritto poc'anzi era doveroso intitolarla “Sublimi bellezze salutando il '23”.
Le opere di Ingeborg Matula possono considerarsi letteralmente un incontro ravvicinato con la bellezza: l'artista si focalizza sul tema floreale e decide di eternarne l'inestinguibile fascino con un punto di vista amplificato, sceglie appositamente un'ideale impostazione “super macro”. La resa è perfetta, ricreando sin nei minutissimi dettagli le parti costitutive del fiore, l'impostazione è iperrealista e la scelta degli sfondi scuri implica il contrasto ideale per valorizzare appieno il soggetto in primissimo piano. Omaggi raffinatissimi a una Natura meravigliosa. Proprio quest'ultima ispira anche Claudia Fallosch, artista poliedrica che vive l'elemento naturale come ideale assoluto di bellezza e come punto di partenza per particolari sperimentazioni stilistiche: attratta dallo sfavillio cromatico del mare o della flora rigogliosa, utilizza pittura e collage con un abile gioco di assonanze/dissonanze, mettendo in stretto contatto toni freddi e caldi. La sua figurazione alle volte trascende e arriva all'astrazione, la preziosa brillantezza non manca mai, infatti la foglia d'oro è sempre presente, inequivocabile simbolo di preziosità e ascesi. Ci si perde letteralmente nella magia delle atmosfere suggerite dalle opere di Margret Obernauer, un'artista dotata di una carica espressiva potente ed incisiva, sempre alla ricerca di nuove tecniche, soggetti e stili: grazie alla sapiente interazione tra la piattezza dell'acrilico e la matericità fisica di pigmenti e carta riesce a stimolare la fantasia incuriosendo lo spettatore con la maggior naturalezza possibile. L'accostamento delle tinte calde/fredde si accoppia all'alternanza tra pennellata e dripping in un crescendo di espressività che irresistibilmente attrae l'attenzione. Quando ci si accosta alle opere di Gerhard Pilz G.F.E. Si rimane subito stupiti dalla varietà di linguaggi e soggetti proposti, rendendo complesso “inquadrare” l'artista in un genere artistico definito: senza dubbio le sue reinterpretazioni magrittiane e la creazione di “quadri nel quadro” che richiamano giochi di parole lo inserirebbero a pieno titolo nel surrealismo ma le cose non stanno proprio così... Partendo dal paesaggio, elemento per lui fondamentale, Pilz si lascia trascinare dall'ispirazione ed ecco nascere dipinti, sculture ed installazioni che si nutrono di fantasia e genialità. Può un'apparente complessità rivelarsi semplice? La semplicità in taluni casi può essere complessa? Con queste ossimoriche domande nasce l'arte di Alberto Rubaltelli, un artista che ha avuto modo di approfondire molte tematiche, in particolare la sempre affascinante psicologia della percezione: tutto parte infatti dalla consapevolezza dell'artista su come il pubblico possa percepire spazi, volumi, colori, dinamiche e su queste basi si fonda il processo creativo di Rubaltelli. Una pittura che ricorda un po' Cezanne, però resa vibrante da una connotazione spirituale e trascendente. La pittura di Flora Montesanto si nutre di emozioni e luminosa creatività; stati d'animo come la tranquilla serenità, la consapevolezza e l'amore sono il fulcro ispirativo di dipinti in cui le figure umane si prendono il centro della scena con una sicurezza dolce e pacata. Sapiente l'utilizzo del colore come specchio delle emozioni che si vogliono trasmettere, innovativo l'abbinamento di tecniche differenti che finiscono per esaltarsi l'un l'altra, così come l'inserimento del tema musicale per dare un ulteriore accento di emozionalità alla scena. Le figure dipinte magistralmente da Gerald Grünwerth sembrano provenire da una fiaba o da un film di fantascienza, creature dagli sguardi magnetici che sembrano rivolgersi direttamente al pubblico per chiedere “Mi riconosci? Sai chi sono?”. L'artista dimostra un'eccellente abilità grafica, infatti nei dipinti il tratto disegnativo è sempre in evidenza, magistralmente amplificato dalle raffinate scelte cromatiche; le figure sono le autentiche raffigurazioni di sogni e viaggi mentali dell'artista, trasformarle in attraenti dipinti è opera lodevole di profonda sincerità.
Sette Artisti/e, le loro opere intrise di sensibilità, bellezza e unicità, uno spazio espositivo a loro completa disposizione. Cosa chiedere di più per concludere nel migliore dei modi questo 2023? Le cose da chiedere sarebbero certo molte ma... in questo ambito limitiamoci a godere della Bellezza dell'Arte, assimilandone la carica positiva che aiuta a cogliere il lato positivo delle sfaccettate situazioni che connotano le nostre esistenze.
(16 - 31 dicembre 2023)
Quando una stagione si chiude è buona abitudine terminare in Bellezza. Sì, proprio quella con la “B” maiuscola. L'anno espositivo 2023 è stato ricco nel suo complesso, pieno di spunti, riflessioni, soddisfazioni; si sono esposte moltissime opere di rara Bellezza, figlie del talento e sensibilità di Artisti/e selezionati/e con grande cura e attenzione. Si giunge dunque all'attesa mostra di fine anno, alla luce di quanto scritto poc'anzi era doveroso intitolarla “Sublimi bellezze salutando il '23”.
Le opere di Ingeborg Matula possono considerarsi letteralmente un incontro ravvicinato con la bellezza: l'artista si focalizza sul tema floreale e decide di eternarne l'inestinguibile fascino con un punto di vista amplificato, sceglie appositamente un'ideale impostazione “super macro”. La resa è perfetta, ricreando sin nei minutissimi dettagli le parti costitutive del fiore, l'impostazione è iperrealista e la scelta degli sfondi scuri implica il contrasto ideale per valorizzare appieno il soggetto in primissimo piano. Omaggi raffinatissimi a una Natura meravigliosa. Proprio quest'ultima ispira anche Claudia Fallosch, artista poliedrica che vive l'elemento naturale come ideale assoluto di bellezza e come punto di partenza per particolari sperimentazioni stilistiche: attratta dallo sfavillio cromatico del mare o della flora rigogliosa, utilizza pittura e collage con un abile gioco di assonanze/dissonanze, mettendo in stretto contatto toni freddi e caldi. La sua figurazione alle volte trascende e arriva all'astrazione, la preziosa brillantezza non manca mai, infatti la foglia d'oro è sempre presente, inequivocabile simbolo di preziosità e ascesi. Ci si perde letteralmente nella magia delle atmosfere suggerite dalle opere di Margret Obernauer, un'artista dotata di una carica espressiva potente ed incisiva, sempre alla ricerca di nuove tecniche, soggetti e stili: grazie alla sapiente interazione tra la piattezza dell'acrilico e la matericità fisica di pigmenti e carta riesce a stimolare la fantasia incuriosendo lo spettatore con la maggior naturalezza possibile. L'accostamento delle tinte calde/fredde si accoppia all'alternanza tra pennellata e dripping in un crescendo di espressività che irresistibilmente attrae l'attenzione. Quando ci si accosta alle opere di Gerhard Pilz G.F.E. Si rimane subito stupiti dalla varietà di linguaggi e soggetti proposti, rendendo complesso “inquadrare” l'artista in un genere artistico definito: senza dubbio le sue reinterpretazioni magrittiane e la creazione di “quadri nel quadro” che richiamano giochi di parole lo inserirebbero a pieno titolo nel surrealismo ma le cose non stanno proprio così... Partendo dal paesaggio, elemento per lui fondamentale, Pilz si lascia trascinare dall'ispirazione ed ecco nascere dipinti, sculture ed installazioni che si nutrono di fantasia e genialità. Può un'apparente complessità rivelarsi semplice? La semplicità in taluni casi può essere complessa? Con queste ossimoriche domande nasce l'arte di Alberto Rubaltelli, un artista che ha avuto modo di approfondire molte tematiche, in particolare la sempre affascinante psicologia della percezione: tutto parte infatti dalla consapevolezza dell'artista su come il pubblico possa percepire spazi, volumi, colori, dinamiche e su queste basi si fonda il processo creativo di Rubaltelli. Una pittura che ricorda un po' Cezanne, però resa vibrante da una connotazione spirituale e trascendente. La pittura di Flora Montesanto si nutre di emozioni e luminosa creatività; stati d'animo come la tranquilla serenità, la consapevolezza e l'amore sono il fulcro ispirativo di dipinti in cui le figure umane si prendono il centro della scena con una sicurezza dolce e pacata. Sapiente l'utilizzo del colore come specchio delle emozioni che si vogliono trasmettere, innovativo l'abbinamento di tecniche differenti che finiscono per esaltarsi l'un l'altra, così come l'inserimento del tema musicale per dare un ulteriore accento di emozionalità alla scena. Le figure dipinte magistralmente da Gerald Grünwerth sembrano provenire da una fiaba o da un film di fantascienza, creature dagli sguardi magnetici che sembrano rivolgersi direttamente al pubblico per chiedere “Mi riconosci? Sai chi sono?”. L'artista dimostra un'eccellente abilità grafica, infatti nei dipinti il tratto disegnativo è sempre in evidenza, magistralmente amplificato dalle raffinate scelte cromatiche; le figure sono le autentiche raffigurazioni di sogni e viaggi mentali dell'artista, trasformarle in attraenti dipinti è opera lodevole di profonda sincerità.
Sette Artisti/e, le loro opere intrise di sensibilità, bellezza e unicità, uno spazio espositivo a loro completa disposizione. Cosa chiedere di più per concludere nel migliore dei modi questo 2023? Le cose da chiedere sarebbero certo molte ma... in questo ambito limitiamoci a godere della Bellezza dell'Arte, assimilandone la carica positiva che aiuta a cogliere il lato positivo delle sfaccettate situazioni che connotano le nostre esistenze.
Galleria ARTtime - vicolo Pulesi, 6 - 33100 Udine - tel. 0432/512099 - cell. 340/2542393
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]