Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Una e plurima"
(7 al 20 giugno 2024)
L'Arte, si sa, è un universo a sé. Come entità può essere considerata unitaria, “una” per l'appunto, ma le innumerevoli forme espressive che la caratterizzano possono definirsi “plurime”, ecco dunque spiegato in estrema sintesi il titolo particolare di questa rassegna. Basandosi proprio sulla pluralità, varietà e ricchezza si è concepita un'esposizione in cui espressività molto differenti si confrontano per convergere sul punto universale: l'Arte, con tutte le sue diversità, è fonte di piacere sublime e soddisfazione estetica assoluta.
Ka-Bé / Karine Barbier sceglie come forma espressiva il collage, l'artista – con grande talento e totale unicità - porta questa particolare tecnica artistica a picchi altissimi di potenza evocativa: gli elementi ritagliati ed assemblati sono cercati, vagliati ed infine selezionati con un'attenzione e raffinatezza lodevoli, le scene create da Ka-Bé sono legate ad una tematica ben precisa e chiaramente espressa, il messaggio passa sempre, forte e chiaro. Raffinata, sensibile, ironica e determinata, l'artista ci racconta chi è con un linguaggio pop in bilico tra presente e passato. Ammirando le opere di Claudio Sandrini si rimane immediatamente colpiti dalla sensibile delicatezza delle pennellate, pare quasi che l'artista accarezzi il supporto col colore; convivono senza contrasto alcuno la dolce essenzialità e la sfaccettata complessità di un racconto polifonico diviso in più episodi. Sandrini ama riflettere su alcuni grandi temi dell'umanità come il progresso, lo scorrere del tempo e la dignità della persona dando vita a dipinti intrisi di un'avvolgente luminosità in cui le figure si stagliano con una monumentalità serena e fiera. Gerardo Marzano ha deciso di misurarsi con un tema classico della pittura allegorica ossia la rappresentazione dei sette vizi capitali: l'artista dimostra una vena geniale nella scelta delle immagini più comunicative possibili dove è evidente il suo estro fantasioso, genuino ed ironico. L'ombra-ego smisurata del superbo, la pelle auto-strappata dall'iracondo che richiama alla memoria Hulk, il minuscolo avaro sommerso e bloccato dal suo adorato mantra “il tempo è denaro”, immagini d'impatto in cui la potenza espressiva delle forme si abbina a cromie decisamente impattanti. La pittura di Simonetta Silvestrini è elegante e piacevolmente rasserenante, le emozioni che le sue opere sono in grado di trasmettere sono estremamente positive: i suoi sono viaggi nel colore dove spesso sono presenti figure che sembrano incontrarsi e riunirsi, le tonalità sono bilanciate con sapienza e modulate con rigore. Si scorge in ogni opera un tocco di raffinatezza, sia esso dato da una pennellata dorata o da un delicato abbraccio tra tinte complementari, e questo non fa che attrarre ancor di più gli sguardi attenti e sensibili di chi ad esse si accosta. Gli animali ritratti da Diego Fantinati sembrano voler uscire dalle cornici per riappropriarsi degli spazi che gli spetterebbero di diritto: l'artista è abilissimo nel rendere con assoluto e perfetto realismo l'espressività di uno sguardo, l'emozione suggerita dalla mimica, l'attimo che precede un attacco o una bonaria coccola. Fantinati alterna su carta il carboncino, il pastello, la tempera e l'acrilico e li combina sapientemente dando vita ad opere a colori o in bianco e nero, in esse si percepisce l'amore dell'artista nei confronti degli animali, tanto grande da far loro quasi prender vita. I dipinti di Karin Strobl sono intrisi di poesia, autentici racconti emozionali espressi tramite colori intensi, vivi, vibranti; un ricordo, un'immagine che evoca uno specifico sentimento, per l'artista queste sono le fonti d'ispirazione principali che le trasmettono un irresistibile impeto creativo. Espressioni assorte, sguardi fugaci ad un mare tempestoso, piogge di candide margherite, delicatezze eleganti rappresentate con piglio energico e ferma volontà di trasmettere emozioni, ricordando sempre l'assoluta potenza del colore, questa è l'Arte per Karin Strobl. Dall'Austria alla Cina e dalla Cina all'Austria, questo il lungo viaggio concettuale delle opere di Christine Schinner, artista che ha imparato a padroneggiare alla perfezione l'antica pittura del Celeste Impero: inchiostri su carta di riso, essenzialità pura e tradizione per una pittura che travalica i severi dettami della schematicità tradizionale. L'artista inserisce infatti soggetti estranei alla tradizione cinese (come gatti o zucche ornamentali) rappresentandoli però con rigore e meticolosità, ponendo la massima attenzione nell'interazione gestuale tra inchiostro e carta.
Quante voci può avere l'Arte! Quanti soggetti, tecniche, materiali, formati, concetti! Se si cercasse di stilare un elenco solo di queste sopracitate categorie si potrebbero tranquillamente scrivere migliaia di pagine. E non sarebbe certo tutto... Ma su una cosa v'è assoluta certezza: l'Arte, quella con la “A” maiuscola, nella sua sterminata pluralità, è una ed unica.
(7 al 20 giugno 2024)
L'Arte, si sa, è un universo a sé. Come entità può essere considerata unitaria, “una” per l'appunto, ma le innumerevoli forme espressive che la caratterizzano possono definirsi “plurime”, ecco dunque spiegato in estrema sintesi il titolo particolare di questa rassegna. Basandosi proprio sulla pluralità, varietà e ricchezza si è concepita un'esposizione in cui espressività molto differenti si confrontano per convergere sul punto universale: l'Arte, con tutte le sue diversità, è fonte di piacere sublime e soddisfazione estetica assoluta.
Ka-Bé / Karine Barbier sceglie come forma espressiva il collage, l'artista – con grande talento e totale unicità - porta questa particolare tecnica artistica a picchi altissimi di potenza evocativa: gli elementi ritagliati ed assemblati sono cercati, vagliati ed infine selezionati con un'attenzione e raffinatezza lodevoli, le scene create da Ka-Bé sono legate ad una tematica ben precisa e chiaramente espressa, il messaggio passa sempre, forte e chiaro. Raffinata, sensibile, ironica e determinata, l'artista ci racconta chi è con un linguaggio pop in bilico tra presente e passato. Ammirando le opere di Claudio Sandrini si rimane immediatamente colpiti dalla sensibile delicatezza delle pennellate, pare quasi che l'artista accarezzi il supporto col colore; convivono senza contrasto alcuno la dolce essenzialità e la sfaccettata complessità di un racconto polifonico diviso in più episodi. Sandrini ama riflettere su alcuni grandi temi dell'umanità come il progresso, lo scorrere del tempo e la dignità della persona dando vita a dipinti intrisi di un'avvolgente luminosità in cui le figure si stagliano con una monumentalità serena e fiera. Gerardo Marzano ha deciso di misurarsi con un tema classico della pittura allegorica ossia la rappresentazione dei sette vizi capitali: l'artista dimostra una vena geniale nella scelta delle immagini più comunicative possibili dove è evidente il suo estro fantasioso, genuino ed ironico. L'ombra-ego smisurata del superbo, la pelle auto-strappata dall'iracondo che richiama alla memoria Hulk, il minuscolo avaro sommerso e bloccato dal suo adorato mantra “il tempo è denaro”, immagini d'impatto in cui la potenza espressiva delle forme si abbina a cromie decisamente impattanti. La pittura di Simonetta Silvestrini è elegante e piacevolmente rasserenante, le emozioni che le sue opere sono in grado di trasmettere sono estremamente positive: i suoi sono viaggi nel colore dove spesso sono presenti figure che sembrano incontrarsi e riunirsi, le tonalità sono bilanciate con sapienza e modulate con rigore. Si scorge in ogni opera un tocco di raffinatezza, sia esso dato da una pennellata dorata o da un delicato abbraccio tra tinte complementari, e questo non fa che attrarre ancor di più gli sguardi attenti e sensibili di chi ad esse si accosta. Gli animali ritratti da Diego Fantinati sembrano voler uscire dalle cornici per riappropriarsi degli spazi che gli spetterebbero di diritto: l'artista è abilissimo nel rendere con assoluto e perfetto realismo l'espressività di uno sguardo, l'emozione suggerita dalla mimica, l'attimo che precede un attacco o una bonaria coccola. Fantinati alterna su carta il carboncino, il pastello, la tempera e l'acrilico e li combina sapientemente dando vita ad opere a colori o in bianco e nero, in esse si percepisce l'amore dell'artista nei confronti degli animali, tanto grande da far loro quasi prender vita. I dipinti di Karin Strobl sono intrisi di poesia, autentici racconti emozionali espressi tramite colori intensi, vivi, vibranti; un ricordo, un'immagine che evoca uno specifico sentimento, per l'artista queste sono le fonti d'ispirazione principali che le trasmettono un irresistibile impeto creativo. Espressioni assorte, sguardi fugaci ad un mare tempestoso, piogge di candide margherite, delicatezze eleganti rappresentate con piglio energico e ferma volontà di trasmettere emozioni, ricordando sempre l'assoluta potenza del colore, questa è l'Arte per Karin Strobl. Dall'Austria alla Cina e dalla Cina all'Austria, questo il lungo viaggio concettuale delle opere di Christine Schinner, artista che ha imparato a padroneggiare alla perfezione l'antica pittura del Celeste Impero: inchiostri su carta di riso, essenzialità pura e tradizione per una pittura che travalica i severi dettami della schematicità tradizionale. L'artista inserisce infatti soggetti estranei alla tradizione cinese (come gatti o zucche ornamentali) rappresentandoli però con rigore e meticolosità, ponendo la massima attenzione nell'interazione gestuale tra inchiostro e carta.
Quante voci può avere l'Arte! Quanti soggetti, tecniche, materiali, formati, concetti! Se si cercasse di stilare un elenco solo di queste sopracitate categorie si potrebbero tranquillamente scrivere migliaia di pagine. E non sarebbe certo tutto... Ma su una cosa v'è assoluta certezza: l'Arte, quella con la “A” maiuscola, nella sua sterminata pluralità, è una ed unica.
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