Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Unicamente Astratto"
(20 ottobre 2 novembre 2023)
C'è voluta tutta la genialità dell'uomo per elaborare una rappresentazione artistica in cui la riconoscibilità della figura venisse deliberatamente annullata. Dai primi esperimenti di scomposizioni/sintesi geometriche di punti, linee, superfici sino ad arrivare alla pura potenza evocativa del binomio colore-materia. Un viaggio iniziato negli anni '10 del XX secolo e che – con le naturali evoluzioni del caso – è ben lungi dal terminare. Si vada dunque ora ad esplorare un breve ma affascinante percorso, quello dell'Unicamente Astratto.
Nell'arte di Franz Strauss il trittico composto da materia, colore e sperimentazione rappresenta la base imprescindibile: il pittore utilizza in maniera pervasiva il collage, lo fa con energia ed eleganza, permettendo che sia proprio l'elemento aggiunto a connotare nel tempo e nello spazio la singola e specifica opera. La sua è una pittura in cui la potenza del contrasto convive senza attriti con la delicatezza dell'idillio, in cui l'allusione al dramma o al fuoco può stare accanto al profumato prato fiorito o una verdeggiante distesa accarezzata dalla brezza mattutina. Energico, istintivo, evocativo, con questi tre aggettivi si potrebbe sintetizzare lo stile di Margit Kainrath, artista che si lascia letteralmente trasportare dalla passione per il colore e la sperimentazione formale: pennelli e spatole si trasformano nel mezzo espressivo prediletto e, guidati dalla sapiente mano della pittrice, letteralmente plasmano e modellano nuove realtà figlie dell'incontro cromatico. Spesso utilizza le gamme dell'azzurro, un colore a cui è molto legata e che associa all'elemento acquatico e marino, materia in costante movimento come le superfici dei suoi dipinti. Anche Nadine Auer pone un'attenzione speciale nella resa e rappresentazione di superfici dinamiche e suggestive, per questo mette ricerca e sperimentazione al primo posto; spinta dalla volontà di creare opere originali, vive, emozionali, utilizza particolari materiali e tecniche per raggiungere il proprio affascinante obiettivo. Ecco dunque coesistere sullo stesso supporto le crettature, le polveri di marmo o metalliche, le sabbie colorate, abilmente bilanciate con uno sfondo accogliente e un tocco di elegante pouring, senza dimenticare la magia sfavillante e lucente delle resine. Gerlinde Pauschenwein è un'artista in grado di bilanciare perfettamente sintesi ed espressività, della prima fa propri i principi di semplicità e limpidezza, della seconda padroneggia alla perfezione gli appropriati linguaggi e sensibilità. Tre colori principali (rosso, bianco e nero) e due simbolici (verde e giallo), pennellate avvolgenti su più strati e dripping strategico, così l'artista affronta il tema della speranza, un sentimento fortissimo che auspica un futuro migliore – magari anche lontano, effimero o passeggero - dopo un presente incerto, insoddisfacente o addirittura tragico. L'elemento cromatico – e le sue combinazioni – è essenziale per Martina Böminghaus, artista che si affida proprio alla carica energetica ed espressiva del colore per trasmettere con naturalezza sensazioni, emozioni, messaggi; non può lasciare indifferenti la scelta tematica del suo ultimo ciclo ossia le famiglie odierne, in tutte le loro sfumature e diversità. Sotto la comune etichetta “Family affairs” ecco che l'artista delinea diversi concetti di nucleo familiare, utilizzando fasce di colori orizzontali che si accostano diventando un tutt'uno, simboleggiando la bellezza nella diversità. Il tema della composizione cromatica è essenziale anche per Vincenzo Virginio Pergola, artista che ha addirittura elaborato una modalità creativa-operativa unica, dipinge infatti sulla carta con suadenti sfumature che tendono a disporsi parallelamente, seguendo il corso del pennello, ritaglia poi sezioni di ciascun foglio dipinto e le riassembla unendole, mescolandole, andando dunque a creare una nuova caleidoscopica rappresentazione emozionale. Si rimane meravigliati dinnanzi alle opere dell'artista, si viene letteralmente trascinati dalla splendida ricchezza delle suggestioni. Lo stile di Daniela Guidi è assolutamente inconfondibile, le sue sinuose linee curve sono un perfetto mix tra l'intuizione dinamica futurista, il primo Kandinskij (astrattista) e il maturo Mirò, così come le sue cromie delicate e sapientemente bilanciate. L'artista parte sempre da un soggetto preciso, pienamente riconoscibile, e da esso poi procede in un percorso di progressiva sintesi astrattiva, alternando campiture cromatiche complementari con un percorso/itinerario composto da linee rette e curve; in questi dipinti la componente emozionale è evidente e racconta l'artista più di mille parole.
In questo breve – ma intenso – viaggio attraverso il suggestivo panorama dell'Unicamente Astratto si è potuto ammirare quanto il talento, la fantasia, la genialità possano regalare emozioni impagabili a chi possiede la necessaria sensibilità e inclinazione. Attenzione però, nulla di elitario, il fascino del non figurativo non esclude mai, anzi, è sempre pronto a conquistare il gusto e l'attenzione di chi s'accosta con curiosità al suo linguaggio espressivo.
(20 ottobre 2 novembre 2023)
C'è voluta tutta la genialità dell'uomo per elaborare una rappresentazione artistica in cui la riconoscibilità della figura venisse deliberatamente annullata. Dai primi esperimenti di scomposizioni/sintesi geometriche di punti, linee, superfici sino ad arrivare alla pura potenza evocativa del binomio colore-materia. Un viaggio iniziato negli anni '10 del XX secolo e che – con le naturali evoluzioni del caso – è ben lungi dal terminare. Si vada dunque ora ad esplorare un breve ma affascinante percorso, quello dell'Unicamente Astratto.
Nell'arte di Franz Strauss il trittico composto da materia, colore e sperimentazione rappresenta la base imprescindibile: il pittore utilizza in maniera pervasiva il collage, lo fa con energia ed eleganza, permettendo che sia proprio l'elemento aggiunto a connotare nel tempo e nello spazio la singola e specifica opera. La sua è una pittura in cui la potenza del contrasto convive senza attriti con la delicatezza dell'idillio, in cui l'allusione al dramma o al fuoco può stare accanto al profumato prato fiorito o una verdeggiante distesa accarezzata dalla brezza mattutina. Energico, istintivo, evocativo, con questi tre aggettivi si potrebbe sintetizzare lo stile di Margit Kainrath, artista che si lascia letteralmente trasportare dalla passione per il colore e la sperimentazione formale: pennelli e spatole si trasformano nel mezzo espressivo prediletto e, guidati dalla sapiente mano della pittrice, letteralmente plasmano e modellano nuove realtà figlie dell'incontro cromatico. Spesso utilizza le gamme dell'azzurro, un colore a cui è molto legata e che associa all'elemento acquatico e marino, materia in costante movimento come le superfici dei suoi dipinti. Anche Nadine Auer pone un'attenzione speciale nella resa e rappresentazione di superfici dinamiche e suggestive, per questo mette ricerca e sperimentazione al primo posto; spinta dalla volontà di creare opere originali, vive, emozionali, utilizza particolari materiali e tecniche per raggiungere il proprio affascinante obiettivo. Ecco dunque coesistere sullo stesso supporto le crettature, le polveri di marmo o metalliche, le sabbie colorate, abilmente bilanciate con uno sfondo accogliente e un tocco di elegante pouring, senza dimenticare la magia sfavillante e lucente delle resine. Gerlinde Pauschenwein è un'artista in grado di bilanciare perfettamente sintesi ed espressività, della prima fa propri i principi di semplicità e limpidezza, della seconda padroneggia alla perfezione gli appropriati linguaggi e sensibilità. Tre colori principali (rosso, bianco e nero) e due simbolici (verde e giallo), pennellate avvolgenti su più strati e dripping strategico, così l'artista affronta il tema della speranza, un sentimento fortissimo che auspica un futuro migliore – magari anche lontano, effimero o passeggero - dopo un presente incerto, insoddisfacente o addirittura tragico. L'elemento cromatico – e le sue combinazioni – è essenziale per Martina Böminghaus, artista che si affida proprio alla carica energetica ed espressiva del colore per trasmettere con naturalezza sensazioni, emozioni, messaggi; non può lasciare indifferenti la scelta tematica del suo ultimo ciclo ossia le famiglie odierne, in tutte le loro sfumature e diversità. Sotto la comune etichetta “Family affairs” ecco che l'artista delinea diversi concetti di nucleo familiare, utilizzando fasce di colori orizzontali che si accostano diventando un tutt'uno, simboleggiando la bellezza nella diversità. Il tema della composizione cromatica è essenziale anche per Vincenzo Virginio Pergola, artista che ha addirittura elaborato una modalità creativa-operativa unica, dipinge infatti sulla carta con suadenti sfumature che tendono a disporsi parallelamente, seguendo il corso del pennello, ritaglia poi sezioni di ciascun foglio dipinto e le riassembla unendole, mescolandole, andando dunque a creare una nuova caleidoscopica rappresentazione emozionale. Si rimane meravigliati dinnanzi alle opere dell'artista, si viene letteralmente trascinati dalla splendida ricchezza delle suggestioni. Lo stile di Daniela Guidi è assolutamente inconfondibile, le sue sinuose linee curve sono un perfetto mix tra l'intuizione dinamica futurista, il primo Kandinskij (astrattista) e il maturo Mirò, così come le sue cromie delicate e sapientemente bilanciate. L'artista parte sempre da un soggetto preciso, pienamente riconoscibile, e da esso poi procede in un percorso di progressiva sintesi astrattiva, alternando campiture cromatiche complementari con un percorso/itinerario composto da linee rette e curve; in questi dipinti la componente emozionale è evidente e racconta l'artista più di mille parole.
In questo breve – ma intenso – viaggio attraverso il suggestivo panorama dell'Unicamente Astratto si è potuto ammirare quanto il talento, la fantasia, la genialità possano regalare emozioni impagabili a chi possiede la necessaria sensibilità e inclinazione. Attenzione però, nulla di elitario, il fascino del non figurativo non esclude mai, anzi, è sempre pronto a conquistare il gusto e l'attenzione di chi s'accosta con curiosità al suo linguaggio espressivo.
Galleria ARTtime - vicolo Pulesi, 6 - 33100 Udine - tel. 0432/512099 - cell. 340/2542393
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]