Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"ChiarArte"
(9 - 23 maggio 2023)
Quando ci si accosta al genere pittorico dell'acquerello si deve sempre tenere nella massima considerazione la grande perizia tecnica necessaria. Attenzione e idee chiare perché una volta che i colori non sono stati accostati nella maniera corretta... l'opera è irrecuperabile. Dunque l'Artista che sceglie di cimentarsi con l'acquerello ha occhi, mente e mano dall'accuratezza ben sopra la media. Rendere onore a quest'affascinante tecnica pittorica con una mostra dedicata è sempre un immenso piacere.
Anna Pluda sceglie di regalare una dimensione iconica e monumentale ad alcuni dei suoi luoghi del cuore: la mano dell'uomo che – una volta tanto – accarezza e non schiaffeggia l'ambiente ha dato vita al paese di Oltra, frazione di Lamon (BL) e l'artista ne raffigura paesaggi, scorci delle tipiche case in legno, attimi di vita, con una perizia ammirevole e una delicatezza senza pari. Anche una classica veduta dal Canal Grande di Venezia viene dipinta con la stessa poesia delle opere relative a Oltra o Feltre, saggi di sublime ispirazione in cui la natura esalta l'architettura e viceversa. Anche Irene Guerrieri si fa ispirare dalle lussureggianti atmosfere del bosco e rende un sentito omaggio alla sacralità della natura incontaminata, dipinge infatti fusti svettanti e fronde dalle mille sfumature di verde, spiragli di luce che filtrano e regalano all'occhio di chi guarda una sensazione di rinfrancante benessere; l'artista non dimentica però la rappresentazione della scena urbana e si misura infatti col difficile tema del notturno, rischiarato dall'orientata luce dei fari delle auto. La pittura di Irene Guerrieri è un perfetto e sapiente equilibrio tra sogno e realtà. Ammirando gli acquerelli di Barbara Cenni si ha l'impressione di trovarsi dinnanzi ad autentiche poesie in pittura: l'artista sceglie il tema dell'amore e lo presenta in maniera unica, lasciando che sia il riflesso a raccontare – con garbo – il sentimento di chi appena s'intravede. Quest'ultimo verbo è il più adatto, infatti l'osservatore scorge solo i piedi o le gambe dei protagonisti che però sono effigiati nel riflesso d'acqua che occupa la maggior porzione del dipinto; si intuisce che si tratta di coppie che passeggiando assieme si prendono la mano scambiandosi il più dolce dei baci. L'amore si manifesta in molteplici forme e viene vissuto sempre in maniere differenti, i dipinti di Cele Benetti mostrano un sentimento fortissimo nei confronti dei gatti, creature che condividono la vita dell'uomo da sempre e che ne ricalcano spesso pregi e difetti: l'artista sembra approcciarsi a loro con tenerezza e gioia, li rappresenta con un realismo elegante ed accurato, pare quasi che si accosti loro di soppiatto per riuscire a ritrarli senza irritarli. Grandi occhioni spalancati sul mondo e l'aria perennemente concentrata, sembrano voler uscire dal foglio per correre e saltare in libertà. Anche per Zuzanna Rzezwicka il mondo naturale è un'inesauribile fonte d'ispirazione per i suoi acquerelli, per l'artista infatti la maestosa bellezza dell'ambiente che ci circonda ed accoglie è un'autentica carica di energia creativa: tutto lo splendore di un gruppo di cavalli lanciati al galoppo, effigiati con una miriade di sfumature dal grigio al violetto, s'avvicina al timore reverenziale nei confronti di una tigre che ruggisce, maestosa, dal realismo impressionante. Nella rappresentazione dei fiori l'artista dimostra una precisione quasi scientifica e l'intonazione cromatica sfiora il lirismo. Le opere di Alejo Bassetti sono ispirate da un'innata curiosità, ciò porta l'artista ad osservare con estrema attenzione persone e situazioni che improvvisamente rapiscono la sua attenzione per poi ritrarle immediatamente ad acquerello; scene di vita di tutti i giorni in casa o durante un evento, uno sguardo particolare, un'espressione insolita, un ricordo, ogni occasione è buona per essere immortalata e l'artista lo fa con la mano esperta dell'illustratore e rapida sicurezza, senza trascurare il lato allegro del colore e il dettaglio speciale in grado di fissare per sempre un ricordo. La tecnica dell'acquerello si presta benissimo anche per l'informale e questo lo dimostra magistralmente Dorothea Elisabeth Piper, in arte ELIA: l'artista parte con la selezione cromatica, si mantiene su pochi colori per dipinto (dai due ai quattro) e poi li fa interagire con rapide pennellate lineari o con ampie chiazze circolari, i risultati sono opere dove sintesi e potenza evocativa convivono perfettamente con un equilibrio stupefacente. Epici soprattutto i gialli, fluorescenti e vibranti, che spesso mette in relazione con i lilla o i violetti, capolavori informali che rivelano determinazione e sicurezza.
Sette declinazioni stilistiche di una tecnica tanto delicata quanto complessa (e “spietata”) per allettare la vista ed allietare lo spirito. Un arricchimento costante per mezzo della Bellezza, sempre e comunque all'insegna della Chiarezza (cui si dedica il seguente brevissimo componimento):
Che sia cromatica o concettuale,
più d'una o d'altra parte,
sia onorata e visitata ChiarArte!
(9 - 23 maggio 2023)
Quando ci si accosta al genere pittorico dell'acquerello si deve sempre tenere nella massima considerazione la grande perizia tecnica necessaria. Attenzione e idee chiare perché una volta che i colori non sono stati accostati nella maniera corretta... l'opera è irrecuperabile. Dunque l'Artista che sceglie di cimentarsi con l'acquerello ha occhi, mente e mano dall'accuratezza ben sopra la media. Rendere onore a quest'affascinante tecnica pittorica con una mostra dedicata è sempre un immenso piacere.
Anna Pluda sceglie di regalare una dimensione iconica e monumentale ad alcuni dei suoi luoghi del cuore: la mano dell'uomo che – una volta tanto – accarezza e non schiaffeggia l'ambiente ha dato vita al paese di Oltra, frazione di Lamon (BL) e l'artista ne raffigura paesaggi, scorci delle tipiche case in legno, attimi di vita, con una perizia ammirevole e una delicatezza senza pari. Anche una classica veduta dal Canal Grande di Venezia viene dipinta con la stessa poesia delle opere relative a Oltra o Feltre, saggi di sublime ispirazione in cui la natura esalta l'architettura e viceversa. Anche Irene Guerrieri si fa ispirare dalle lussureggianti atmosfere del bosco e rende un sentito omaggio alla sacralità della natura incontaminata, dipinge infatti fusti svettanti e fronde dalle mille sfumature di verde, spiragli di luce che filtrano e regalano all'occhio di chi guarda una sensazione di rinfrancante benessere; l'artista non dimentica però la rappresentazione della scena urbana e si misura infatti col difficile tema del notturno, rischiarato dall'orientata luce dei fari delle auto. La pittura di Irene Guerrieri è un perfetto e sapiente equilibrio tra sogno e realtà. Ammirando gli acquerelli di Barbara Cenni si ha l'impressione di trovarsi dinnanzi ad autentiche poesie in pittura: l'artista sceglie il tema dell'amore e lo presenta in maniera unica, lasciando che sia il riflesso a raccontare – con garbo – il sentimento di chi appena s'intravede. Quest'ultimo verbo è il più adatto, infatti l'osservatore scorge solo i piedi o le gambe dei protagonisti che però sono effigiati nel riflesso d'acqua che occupa la maggior porzione del dipinto; si intuisce che si tratta di coppie che passeggiando assieme si prendono la mano scambiandosi il più dolce dei baci. L'amore si manifesta in molteplici forme e viene vissuto sempre in maniere differenti, i dipinti di Cele Benetti mostrano un sentimento fortissimo nei confronti dei gatti, creature che condividono la vita dell'uomo da sempre e che ne ricalcano spesso pregi e difetti: l'artista sembra approcciarsi a loro con tenerezza e gioia, li rappresenta con un realismo elegante ed accurato, pare quasi che si accosti loro di soppiatto per riuscire a ritrarli senza irritarli. Grandi occhioni spalancati sul mondo e l'aria perennemente concentrata, sembrano voler uscire dal foglio per correre e saltare in libertà. Anche per Zuzanna Rzezwicka il mondo naturale è un'inesauribile fonte d'ispirazione per i suoi acquerelli, per l'artista infatti la maestosa bellezza dell'ambiente che ci circonda ed accoglie è un'autentica carica di energia creativa: tutto lo splendore di un gruppo di cavalli lanciati al galoppo, effigiati con una miriade di sfumature dal grigio al violetto, s'avvicina al timore reverenziale nei confronti di una tigre che ruggisce, maestosa, dal realismo impressionante. Nella rappresentazione dei fiori l'artista dimostra una precisione quasi scientifica e l'intonazione cromatica sfiora il lirismo. Le opere di Alejo Bassetti sono ispirate da un'innata curiosità, ciò porta l'artista ad osservare con estrema attenzione persone e situazioni che improvvisamente rapiscono la sua attenzione per poi ritrarle immediatamente ad acquerello; scene di vita di tutti i giorni in casa o durante un evento, uno sguardo particolare, un'espressione insolita, un ricordo, ogni occasione è buona per essere immortalata e l'artista lo fa con la mano esperta dell'illustratore e rapida sicurezza, senza trascurare il lato allegro del colore e il dettaglio speciale in grado di fissare per sempre un ricordo. La tecnica dell'acquerello si presta benissimo anche per l'informale e questo lo dimostra magistralmente Dorothea Elisabeth Piper, in arte ELIA: l'artista parte con la selezione cromatica, si mantiene su pochi colori per dipinto (dai due ai quattro) e poi li fa interagire con rapide pennellate lineari o con ampie chiazze circolari, i risultati sono opere dove sintesi e potenza evocativa convivono perfettamente con un equilibrio stupefacente. Epici soprattutto i gialli, fluorescenti e vibranti, che spesso mette in relazione con i lilla o i violetti, capolavori informali che rivelano determinazione e sicurezza.
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