La Galleria ARTtime per ogni esposizione crea una locandina personalizzata, qui sotto si possono vedere alcuni esempi.
Inoltre la Galleria ARTtime promuove l'attività artistica sul web e sui social.
Qui di seguito l'articolo relativo alla mostra in corso:
"Rendere l'essenza"
Dal 22 settembre al 5 ottobre 2023
ARTtime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica ed instancabile galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova collettiva internazionale davvero speciale. Venerdì 22 settembre alle ore 11:30 apre i battenti l'esposizione “Rendere l'essenza”.
Si tratta di una mostra interamente dedicata all'affascinante genere del ritratto, un topos immortale della storia dell'arte, basti pensare che le prime forme espressive grafiche dell'Homo sapiens erano proprio dei ritratti. Spazio dunque al talento di sette Artiste/i di prim'ordine provenienti da tre nazioni (Italia, Austria, Germania) che esporranno la loro personale ricerca ed interpretazioni sul tema; sette stili che riflettono altrettanti punti di vista e prospettive, tutti all'insegna della sincera e limpida espressività.
Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 5 ottobre.
Sabato 23 settembre alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: Federica Belloli, Rainer Bergmann M.A., Helga Graf, Eva M. Paar, Susanne Reske e Monika Wetz.
Federica Belloli si avvicina all'arte grazie a Rodolfo Guzzoni, amico e pittore, frequentando per anni il suo atelier e proseguendo la sua formazione artistica con workshops e corsi di pittura e ritrattistica. Dipingere ritratti è per questa artista un tributo alla vita, il fermo immagine di uno stato d’animo, è creare un ricordo emozionale. Il suo è un realismo quasi metafisico, dato da campiture e sfondi che rendono l’atmosfera irreale, in contrasto con la concretezza e l’intensità espressiva del soggetto. Del resto arte e medicina sono la percezione empatica di una stessa realtà, un incastro tra soggetti che fa combaciare sia ciò che è affine sia ciò che manca. Federica Belloli vive e lavora a Milano. I suoi dipinti si possono trovare presso collezioni private di America, Europa e Asia.
Rainer Bergmann gestisce uno studio di pittura figurativa e uno studio di consulenza per programmazione e coaching. I due campi confluiscono l'uno nell'altro e si arricchiscono reciprocamente. In entrambe le discipline l'attenzione è rivolta all'essere umano con i suoi temi centrali: relazione, sviluppo e cambiamento. Da oltre 30 anni, dopo una formazione privata in pittura di icone bizantine, si dedica interamente alla pittura figurativa. I suoi soggetti ritratti nascono dall'osservazione, descrivendo situazioni quotidiane e persone in diversi momenti della vita. Negli ultimi anni è stato rappresentato in varie fiere e ha tenuto mostre personali e collettive in patria e all'estero. Nel 2021 ha ricevuto il premio di riconoscimento del Palm Art Award per il suo lavoro artistico.
Helga Graf nata a Gmunden, in Alta Austria, si è avvicinata al disegno e alla pittura fin dai tempi della scuola, ma è solo nel 2006 che ha iniziato a dipingere in modo intensivo. Da allora ha frequentato i corsi dei maestri Bogdan Pascu e Anton Petz. Ha una spiccata predilezione nel rappresentare le persone. Oltre ai ritratti, trasferisce sulla tela persone di tutte le culture diverse nella loro vita quotidiana. Per questo, i suoi molti viaggi attraverso diversi paesi in Europa, Asia e Africa, le offrono gli stimoli e le ispirazioni necessarie. La sua tecnica preferita è l'acrilico su tela. I colori acrilici forti e caldi e le composizioni vitali sono tipici dei suoi dipinti. Oltre all'amore per la pittura, le opere di Helga Graf mostrano il suo interesse per le persone, il loro modo di vivere e i loro destini.
La creazione delle opere di Eva M. Paar è una sfida sia fisica che mentale. Ogni atto richiede forza e concentrazione, mentre allo stesso tempo la sua anima si riversa nell'opera. Dietro molte delle sue opere c'è uno sfondo storico, un legame con il passato che l'artista rivitalizza in chiave moderna. I vecchi temi si ritrovano nelle sue esplorazioni contemporanee, dando vita alla "formazione rilassata" che permette allo spettatore di percorrere nuovi sentieri. La sua arte è sperimentale, un gioco di linee e forme. Per l'artista l'arte dona a ogni opera un carattere sostanziale, una profondità che va oltre l'ovvio. Dalle sue opere non si vede solo il passato, ma si intravede anche il futuro. Perché l'arte è senza tempo, unisce le generazioni e racconta storie che non sono ancora state scritte.
I ritratti di grande formato di Susanne Reske sono il risultato della sua esplorazione interiore della biografia e della personalità unica del soggetto. Non dipinge solo ciò che è riconoscibile a prima vista, ma è interessata alla storia che si cela dietro l'aspetto esteriore di una persona. Per una serie di ritratti ha scelto donne che, dal suo punto di vista, hanno raggiunto risultati eccezionali nella vita. Queste conquiste acquistano un significato particolare se considerate nel contesto della situazione storica, sociale e politica contemporanea della donna in questione. Per l'artista la pittura è un tentativo di creare qualcosa di nuovo e un mezzo che permette alle persone di comunicare tra loro. Il quadro che ne risulta è completamente a disposizione delle percezioni dell'osservatore.
Le foto di ritratti professionali prese da internet, per lo più di modelle inavvicinabili, vengono trasformate da Monika Wetz nella sua ultima serie di dipinti. In primo piano non c'è la riconoscibilità di una singola persona, ma piuttosto lo stato d'animo, l'atmosfera. La vernice acrilica smaltata lascia trasparire le venature del pannello di legno, la pelle appare trasparente e sottolinea la presenza fugace di questi volti più grandi della vita. Lo sfondo monocromatico si ricollega alla ritrattistica tradizionale, mentre il dettaglio dell'immagine appare insolito. L'attrazione verso l'interno crea una vicinanza ottica, ma le figure anonime rimangono emotivamente distanti. Lo sguardo, solitamente rivolto verso l'esterno, è qui rivolto verso l'interno, una sorta di visione interiore.
La mostra sarà visitabile fino al 5 ottobre presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.
Qui di seguito l'articolo relativo alla mostra in corso:
"Rendere l'essenza"
Dal 22 settembre al 5 ottobre 2023
ARTtime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica ed instancabile galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova collettiva internazionale davvero speciale. Venerdì 22 settembre alle ore 11:30 apre i battenti l'esposizione “Rendere l'essenza”.
Si tratta di una mostra interamente dedicata all'affascinante genere del ritratto, un topos immortale della storia dell'arte, basti pensare che le prime forme espressive grafiche dell'Homo sapiens erano proprio dei ritratti. Spazio dunque al talento di sette Artiste/i di prim'ordine provenienti da tre nazioni (Italia, Austria, Germania) che esporranno la loro personale ricerca ed interpretazioni sul tema; sette stili che riflettono altrettanti punti di vista e prospettive, tutti all'insegna della sincera e limpida espressività.
Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 5 ottobre.
Sabato 23 settembre alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: Federica Belloli, Rainer Bergmann M.A., Helga Graf, Eva M. Paar, Susanne Reske e Monika Wetz.
Federica Belloli si avvicina all'arte grazie a Rodolfo Guzzoni, amico e pittore, frequentando per anni il suo atelier e proseguendo la sua formazione artistica con workshops e corsi di pittura e ritrattistica. Dipingere ritratti è per questa artista un tributo alla vita, il fermo immagine di uno stato d’animo, è creare un ricordo emozionale. Il suo è un realismo quasi metafisico, dato da campiture e sfondi che rendono l’atmosfera irreale, in contrasto con la concretezza e l’intensità espressiva del soggetto. Del resto arte e medicina sono la percezione empatica di una stessa realtà, un incastro tra soggetti che fa combaciare sia ciò che è affine sia ciò che manca. Federica Belloli vive e lavora a Milano. I suoi dipinti si possono trovare presso collezioni private di America, Europa e Asia.
Rainer Bergmann gestisce uno studio di pittura figurativa e uno studio di consulenza per programmazione e coaching. I due campi confluiscono l'uno nell'altro e si arricchiscono reciprocamente. In entrambe le discipline l'attenzione è rivolta all'essere umano con i suoi temi centrali: relazione, sviluppo e cambiamento. Da oltre 30 anni, dopo una formazione privata in pittura di icone bizantine, si dedica interamente alla pittura figurativa. I suoi soggetti ritratti nascono dall'osservazione, descrivendo situazioni quotidiane e persone in diversi momenti della vita. Negli ultimi anni è stato rappresentato in varie fiere e ha tenuto mostre personali e collettive in patria e all'estero. Nel 2021 ha ricevuto il premio di riconoscimento del Palm Art Award per il suo lavoro artistico.
Helga Graf nata a Gmunden, in Alta Austria, si è avvicinata al disegno e alla pittura fin dai tempi della scuola, ma è solo nel 2006 che ha iniziato a dipingere in modo intensivo. Da allora ha frequentato i corsi dei maestri Bogdan Pascu e Anton Petz. Ha una spiccata predilezione nel rappresentare le persone. Oltre ai ritratti, trasferisce sulla tela persone di tutte le culture diverse nella loro vita quotidiana. Per questo, i suoi molti viaggi attraverso diversi paesi in Europa, Asia e Africa, le offrono gli stimoli e le ispirazioni necessarie. La sua tecnica preferita è l'acrilico su tela. I colori acrilici forti e caldi e le composizioni vitali sono tipici dei suoi dipinti. Oltre all'amore per la pittura, le opere di Helga Graf mostrano il suo interesse per le persone, il loro modo di vivere e i loro destini.
La creazione delle opere di Eva M. Paar è una sfida sia fisica che mentale. Ogni atto richiede forza e concentrazione, mentre allo stesso tempo la sua anima si riversa nell'opera. Dietro molte delle sue opere c'è uno sfondo storico, un legame con il passato che l'artista rivitalizza in chiave moderna. I vecchi temi si ritrovano nelle sue esplorazioni contemporanee, dando vita alla "formazione rilassata" che permette allo spettatore di percorrere nuovi sentieri. La sua arte è sperimentale, un gioco di linee e forme. Per l'artista l'arte dona a ogni opera un carattere sostanziale, una profondità che va oltre l'ovvio. Dalle sue opere non si vede solo il passato, ma si intravede anche il futuro. Perché l'arte è senza tempo, unisce le generazioni e racconta storie che non sono ancora state scritte.
I ritratti di grande formato di Susanne Reske sono il risultato della sua esplorazione interiore della biografia e della personalità unica del soggetto. Non dipinge solo ciò che è riconoscibile a prima vista, ma è interessata alla storia che si cela dietro l'aspetto esteriore di una persona. Per una serie di ritratti ha scelto donne che, dal suo punto di vista, hanno raggiunto risultati eccezionali nella vita. Queste conquiste acquistano un significato particolare se considerate nel contesto della situazione storica, sociale e politica contemporanea della donna in questione. Per l'artista la pittura è un tentativo di creare qualcosa di nuovo e un mezzo che permette alle persone di comunicare tra loro. Il quadro che ne risulta è completamente a disposizione delle percezioni dell'osservatore.
Le foto di ritratti professionali prese da internet, per lo più di modelle inavvicinabili, vengono trasformate da Monika Wetz nella sua ultima serie di dipinti. In primo piano non c'è la riconoscibilità di una singola persona, ma piuttosto lo stato d'animo, l'atmosfera. La vernice acrilica smaltata lascia trasparire le venature del pannello di legno, la pelle appare trasparente e sottolinea la presenza fugace di questi volti più grandi della vita. Lo sfondo monocromatico si ricollega alla ritrattistica tradizionale, mentre il dettaglio dell'immagine appare insolito. L'attrazione verso l'interno crea una vicinanza ottica, ma le figure anonime rimangono emotivamente distanti. Lo sguardo, solitamente rivolto verso l'esterno, è qui rivolto verso l'interno, una sorta di visione interiore.
La mostra sarà visitabile fino al 5 ottobre presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.
Galleria ARTtime - vicolo Pulesi, 6 a - 33100 Udine - tel. 0432/512099- cell. 340/2542393
e-mail: info.arttimeudine@gmail.com
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