La Galleria ARTtime per ogni esposizione crea una locandina personalizzata, qui sotto si possono vedere alcuni esempi.
Inoltre la Galleria ARTtime promuove l'attività artistica sul web e sui social.
Qui di seguito l'articolo relativo alla mostra in corso:
"Chiarezze essenziali"
Dal 31 gennaio al 20 febbraio 2025
ARTtime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova mostra collettiva internazionale e speciale, tutta al femminile. Venerdì 31 gennaio alle ore 11:30 apre i battenti l'esposizione “Chiarezze essenziali”.
Come il titolo suggerisce, si tratta di una mostra che si focalizzerà sul tema della chiarezza, sia a livello cromatico che espressivo-concettuale. Gli spazi di ARTtime saranno meravigliosamente arricchiti da opere dai soggetti impattanti, frutto del talento di sette Artiste che mostreranno al pubblico udinese (e non) quanto sia importante ed arricchente un dialogo partecipato tra differenti ispirazioni. Colori chiari o tenui, visioni che spiccano per nitidezza, concetti esplicati con limpida precisione, questo e molto altro si offrirà ai sensibili sguardi di chi visiterà questa speciale rassegna.
Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 20 febbraio.
Sabato 1 febbraio alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: Deborah Coli, Jolind Kaczmarz, Carla Lostuzzo, Martina Michelin, Angelika Sobek-Kistner, Silke Sprey e Serealain Serena Zanardo.
Deborah Coli è un'affermata artista pesarese che ha sempre avuto dentro di sé la percezione che con la raffigurazione si potesse trasmettere quelle emozioni che, a volte, non si riesce ad esprimere a parole. Per l'artista la pittura diventa un potente mezzo di comunicazione e di condivisione, in cui la bellezza e l’armonia delle forme assieme ai colori possono arrivare fino al cuore delle persone. Nelle sue opere non vuole solo fare una rappresentazione oggettiva, ma trasmettere attraverso riflessi e trasparenze quella bellezza e purezza dei sentimenti dell’anima. I temi più trattati sono quelli del mondo femminile, che sente maggiormente attraverso il proprio vissuto ed esperienze di donna e di madre: predilige raccontare con la pittura ogni aspetto interiore, che ama definire essenza.
Jolind Kaczmarz è nata a Elmshorn, città dello Schleswig-Holstein (nord della Germania). Dopo studi specifici a Münster, Amburgo e Berlino dal 1983 svolge la professione di pittrice e scultrice. Dal 1990 fa parte del Kunstkreis Norderstedt, prestigiosa associazione di artisti di cui, tra il 2009 e il 2015, ha ricoperto la carica di presidente. Innumerevoli le mostre, sopratutto a Berlino e nello Schleswig-Holstein. Amante della pittura en plen air ha viaggiato in Inghilterra, Francia e Italia dove ha realizzato molti studi/schizzi con l'acquerello e le matite colorate che poi sono diventate delle composizioni realizzate in studio utilizzando la pittura ad olio o acrilica. Nei dipinti evoca vedute locali, ampi spazi, le stagioni, i contrasti di materia, alcuni stati d'animo e paesaggi piuttosto solitari.
Carla Lostuzzo, nativa di Gemona, vive e opera a Buja (UD). Da sempre si è dedicata al disegno e alla pittura. In questi ultimi anni l’acquerello ha preso un posto determinante nelle varie tecniche sperimentate assieme alla modellazione dell’argilla. Le opere dell'artista sono figurative, si concentrano sull’anima, interpretandone una forma personale. Ogni colore che si mescola con un altro si fa forza del proprio peso specifico, calibrando la giusta quantità d’acqua affinché non esondi. Negli acquerelli in cui rappresenta i paesaggi, l'artista concentra molto l’attenzione sulla variabilità del cielo; gli spazi infiniti delle volte celesti così creati si avvicinano molto all’arte informale e le macchie di colore man mano nascenti si caricano di un’espressività emozionale e visuale d’altissimo livello.
Martina Michelin è nata a San Pier d'Isonzo (GO). Rivela sin da bambina un precoce talento per l'arte. Si avvicina al mondo della ceramica frequentando il laboratorio locale innamorandosi di questa tecnica artistica. Continua a studiare e sperimentare varie tecniche, trovando nella grafica e nella pittura un mezzo ideale di espressione. La pittura tradizionale è il punto di partenza di quest’artista, pienamente capace di destreggiarsi tra colori ad olio, acrilici ed acquerelli. Tuttavia Martina predilige di gran lunga l’approccio materico grazie al quale sperimenta in totale libertà la materia che, a sua volta, diviene un canale diretto per liberare le sue emozioni. Artista professionista, per lei dipingere è prima di tutto un bisogno costante, una necessità profonda, indispensabile per mantenere l’equilibrio.
Angelika Sobek-Kistner vive e lavora a Landshut (Baviera). Dopo aver insegnato, ha acquisito nuovi impulsi presso rinomate accademie d'arte nel sud della Germania e in Austria. Ha lavorato per cinque anni nel laboratorio della Scuola di ceramica di Landshut sulla base della pittura accademica. I suoi soggetti variano, i motivi sono principalmente tratti dall'architettura come cripte misteriose, rovine, scale, oppure l'incidenza della luce laterale, dall'alto, riflessi, scale che portano alla luce, poi a volte anche superfici arrugginite, ma anche qui con la luce che traspare da dietro creando spesso un'atmosfera mistica. L'artista non lavora sempre in modo realistico, a volte minimalista, ma raramente abbandona il figurativo. Quando lo fa, cerca di dare all'occhio un punto di ancoraggio.
Silke Sprey è un'artista tedesca di nascita e italiana d'adozione, che da circa dieci anni esplora attraverso la pittura il mondo delle figure femminili, tema centrale del suo lavoro. La sua arte si distingue per l'abilità nel catturare l'essenza emotiva e simbolica della femminilità, spesso combinando delicatezza e forza in un equilibrio unico. I suoi dipinti, ricchi di dettagli e atmosfere suggestive, evocano una connessione intima tra l'osservatore e i soggetti rappresentati. L'artista si ispira ad elementi naturali e mitologici, integrandoli con tratti moderni e personali; il suo stile è figurativo, con una tavolozza di colori che varia tra toni tenui e accenti più audaci. A partire dal 2020 ha esposto le sue opere in mostre e fiere riscuotendo entusiasti consensi di critica e pubblico.
Il nome d'arte di Serena Zanardo "Serealain" nasce dalla fusione del suo nome con la parola irlandese "ealain" (arte): un augurio di “serenità” che cerca di condividere attraverso la sua arte. I suoi disegni raccontano di incontri inaspettati, di sguardi condivisi e di stagioni che inizialmente raccoglie con la fotocamera durante le sue passeggiate naturalistiche. Una volta a casa, attraverso il disegno, rivive quei magici istanti come una meditazione che si prolunga nel tempo. Ha maturato così un interesse per le antiche religioni e culture, quella celtica in particolare, dove la Natura è Madre. La tecnica mista le consente di evocare, con la trasparenza dell'acquerello, gli aspetti più spirituali della Natura, solo apparentemente nascosti dalla sua concretezza, resa dall'uso delle matite colorate.
La mostra sarà visitabile fino al 20 febbraio presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.
Qui di seguito l'articolo relativo alla mostra in corso:
"Chiarezze essenziali"
Dal 31 gennaio al 20 febbraio 2025
ARTtime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova mostra collettiva internazionale e speciale, tutta al femminile. Venerdì 31 gennaio alle ore 11:30 apre i battenti l'esposizione “Chiarezze essenziali”.
Come il titolo suggerisce, si tratta di una mostra che si focalizzerà sul tema della chiarezza, sia a livello cromatico che espressivo-concettuale. Gli spazi di ARTtime saranno meravigliosamente arricchiti da opere dai soggetti impattanti, frutto del talento di sette Artiste che mostreranno al pubblico udinese (e non) quanto sia importante ed arricchente un dialogo partecipato tra differenti ispirazioni. Colori chiari o tenui, visioni che spiccano per nitidezza, concetti esplicati con limpida precisione, questo e molto altro si offrirà ai sensibili sguardi di chi visiterà questa speciale rassegna.
Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 20 febbraio.
Sabato 1 febbraio alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: Deborah Coli, Jolind Kaczmarz, Carla Lostuzzo, Martina Michelin, Angelika Sobek-Kistner, Silke Sprey e Serealain Serena Zanardo.
Deborah Coli è un'affermata artista pesarese che ha sempre avuto dentro di sé la percezione che con la raffigurazione si potesse trasmettere quelle emozioni che, a volte, non si riesce ad esprimere a parole. Per l'artista la pittura diventa un potente mezzo di comunicazione e di condivisione, in cui la bellezza e l’armonia delle forme assieme ai colori possono arrivare fino al cuore delle persone. Nelle sue opere non vuole solo fare una rappresentazione oggettiva, ma trasmettere attraverso riflessi e trasparenze quella bellezza e purezza dei sentimenti dell’anima. I temi più trattati sono quelli del mondo femminile, che sente maggiormente attraverso il proprio vissuto ed esperienze di donna e di madre: predilige raccontare con la pittura ogni aspetto interiore, che ama definire essenza.
Jolind Kaczmarz è nata a Elmshorn, città dello Schleswig-Holstein (nord della Germania). Dopo studi specifici a Münster, Amburgo e Berlino dal 1983 svolge la professione di pittrice e scultrice. Dal 1990 fa parte del Kunstkreis Norderstedt, prestigiosa associazione di artisti di cui, tra il 2009 e il 2015, ha ricoperto la carica di presidente. Innumerevoli le mostre, sopratutto a Berlino e nello Schleswig-Holstein. Amante della pittura en plen air ha viaggiato in Inghilterra, Francia e Italia dove ha realizzato molti studi/schizzi con l'acquerello e le matite colorate che poi sono diventate delle composizioni realizzate in studio utilizzando la pittura ad olio o acrilica. Nei dipinti evoca vedute locali, ampi spazi, le stagioni, i contrasti di materia, alcuni stati d'animo e paesaggi piuttosto solitari.
Carla Lostuzzo, nativa di Gemona, vive e opera a Buja (UD). Da sempre si è dedicata al disegno e alla pittura. In questi ultimi anni l’acquerello ha preso un posto determinante nelle varie tecniche sperimentate assieme alla modellazione dell’argilla. Le opere dell'artista sono figurative, si concentrano sull’anima, interpretandone una forma personale. Ogni colore che si mescola con un altro si fa forza del proprio peso specifico, calibrando la giusta quantità d’acqua affinché non esondi. Negli acquerelli in cui rappresenta i paesaggi, l'artista concentra molto l’attenzione sulla variabilità del cielo; gli spazi infiniti delle volte celesti così creati si avvicinano molto all’arte informale e le macchie di colore man mano nascenti si caricano di un’espressività emozionale e visuale d’altissimo livello.
Martina Michelin è nata a San Pier d'Isonzo (GO). Rivela sin da bambina un precoce talento per l'arte. Si avvicina al mondo della ceramica frequentando il laboratorio locale innamorandosi di questa tecnica artistica. Continua a studiare e sperimentare varie tecniche, trovando nella grafica e nella pittura un mezzo ideale di espressione. La pittura tradizionale è il punto di partenza di quest’artista, pienamente capace di destreggiarsi tra colori ad olio, acrilici ed acquerelli. Tuttavia Martina predilige di gran lunga l’approccio materico grazie al quale sperimenta in totale libertà la materia che, a sua volta, diviene un canale diretto per liberare le sue emozioni. Artista professionista, per lei dipingere è prima di tutto un bisogno costante, una necessità profonda, indispensabile per mantenere l’equilibrio.
Angelika Sobek-Kistner vive e lavora a Landshut (Baviera). Dopo aver insegnato, ha acquisito nuovi impulsi presso rinomate accademie d'arte nel sud della Germania e in Austria. Ha lavorato per cinque anni nel laboratorio della Scuola di ceramica di Landshut sulla base della pittura accademica. I suoi soggetti variano, i motivi sono principalmente tratti dall'architettura come cripte misteriose, rovine, scale, oppure l'incidenza della luce laterale, dall'alto, riflessi, scale che portano alla luce, poi a volte anche superfici arrugginite, ma anche qui con la luce che traspare da dietro creando spesso un'atmosfera mistica. L'artista non lavora sempre in modo realistico, a volte minimalista, ma raramente abbandona il figurativo. Quando lo fa, cerca di dare all'occhio un punto di ancoraggio.
Silke Sprey è un'artista tedesca di nascita e italiana d'adozione, che da circa dieci anni esplora attraverso la pittura il mondo delle figure femminili, tema centrale del suo lavoro. La sua arte si distingue per l'abilità nel catturare l'essenza emotiva e simbolica della femminilità, spesso combinando delicatezza e forza in un equilibrio unico. I suoi dipinti, ricchi di dettagli e atmosfere suggestive, evocano una connessione intima tra l'osservatore e i soggetti rappresentati. L'artista si ispira ad elementi naturali e mitologici, integrandoli con tratti moderni e personali; il suo stile è figurativo, con una tavolozza di colori che varia tra toni tenui e accenti più audaci. A partire dal 2020 ha esposto le sue opere in mostre e fiere riscuotendo entusiasti consensi di critica e pubblico.
Il nome d'arte di Serena Zanardo "Serealain" nasce dalla fusione del suo nome con la parola irlandese "ealain" (arte): un augurio di “serenità” che cerca di condividere attraverso la sua arte. I suoi disegni raccontano di incontri inaspettati, di sguardi condivisi e di stagioni che inizialmente raccoglie con la fotocamera durante le sue passeggiate naturalistiche. Una volta a casa, attraverso il disegno, rivive quei magici istanti come una meditazione che si prolunga nel tempo. Ha maturato così un interesse per le antiche religioni e culture, quella celtica in particolare, dove la Natura è Madre. La tecnica mista le consente di evocare, con la trasparenza dell'acquerello, gli aspetti più spirituali della Natura, solo apparentemente nascosti dalla sua concretezza, resa dall'uso delle matite colorate.
La mostra sarà visitabile fino al 20 febbraio presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.
Galleria ARTtime - vicolo Pulesi, 6 a - 33100 Udine - tel. 0432/512099- cell. 340/2542393
e-mail: [email protected]
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