Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Libertà creativa"
(25 gennaio - 6 febbraio 2020)
L'Arte ha bisogno della libertà, senza di essa nessun artista sarebbe in grado di esprimersi naturalmente e questa Terra si troverebbe privata di capolavori assoluti. La libertà creativa è un tema caro a tutti, appassionati ed addetti ai lavori, e si deve sempre lottare affinché essa sia presente ed effettiva.
Nadine Giehl dipinge con un'eleganza garbata e raffinata, sceglie come soggetti dei punti di vista ultra-contemporanei come gli skylines e le trombe delle scale; i profili metropolitani sembrano prender vita grazie a colori e textures vibranti e preziose, le curve sinuose delle scale sembrano quasi delle coloratissime ammoniti fossili. Il punto di vista dell'artista è un connubio perfetto tra design e suadente intùito. Tra l'antica leggenda e l'odierna cultura Pop si collocano le opere di Thorsten Boehm, lavori che nascono da una mano talentuosa e dal perfetto mix di inchiostro, pittura e aerografo: l'artista è sempre stato attratto dagli antichi miti e ha deciso di interpretarli con l'occhio del presente, sfidando tabù, mescolando sacro e profano, cercando di colpire nel profondo l'osservatore parlando un linguaggio istintivo e diretto. Dieter Wystemp è un autentico virtuoso dell'acquerello: passione e talento gli permettono di cimentarsi con amore sconfinato in una tecnica affascinante, dove il tono chiaro si deve per forza decidere in partenza e dove la sfumatura fa la differenza. Gli astratti di Wystemp sono eleganti, equilibrati e dinamici, così come i suoi figurativi, ci si trova di fronte ad opere che coniugano la piacevolezza con il rigore. La natura che Susanna Carlevaris immortala è luminosa e raffinata, i colori che dominano le scene sono intrisi d'una luce pura e cristallina: le fronde degli alberi sono un inno alla creazione, la matericità della texture aumenta la rifrazione e invita quasi al tocco il visitatore. L'abilità dell'artista si palesa anche nel perfetto equilibrio delle scene e nella precisione della resa di un qualcosa che è statico e dinamico al tempo stesso. Definire lo stile di Chiara Cinquemani non è affatto facile: sperimentalismo puro, multisfaccettato, multistrato e un numero elevatissimo di possibili interpretazioni. Il forte contrasto bianco/nero si avvicina alla citazione di figure umane che dovrebbero rappresentare dei simboli allegorici, gli strati di colore sembrano quasi scrostarsi l'uno sull'altro come se fosse in atto uno scavo profondo, una ricerca graffiante. Sintesi e semplificazione, questo suggeriscono i dipinti di s8sopra (Alessia Casellato), opere dove la parte grafico/disegnativa è fondamentale almeno quanto la giustapposizione delle varie campiture cromatiche; rendere l'intensità di uno sguardo è molto complesso, ancor più con un numero limitato di colori, ecco, s8sopra con estrema naturalezza e spontaneità riesce in questo arduo cimento. La sintesi cromatico/spaziale è essenziale anche in Andreas Eiserbeck: l'assolato paesaggio di un'isola è reso per mezzo di colori dolci e delicati stesi con una pennellata sciolta ed uniforme, l'intreccio sensuale di due figure è appena suggerito da masse chiare che si stagliano, monumentali, su di un caldissimo fondale. Lo stile dell'artista è inconfondibile e l'espressività generale è tanto forte quanto sono garbati i tocchi di pennello.
La libertà creativa non pone limiti all'artista e non vincola neppure l'osservatore, tutti devono avere il potere di dar vita ed ammirare qualcosa di assolutamente autentico, un riflesso di un'anima eletta ed un nobile ritratto dello spirito.
(25 gennaio - 6 febbraio 2020)
L'Arte ha bisogno della libertà, senza di essa nessun artista sarebbe in grado di esprimersi naturalmente e questa Terra si troverebbe privata di capolavori assoluti. La libertà creativa è un tema caro a tutti, appassionati ed addetti ai lavori, e si deve sempre lottare affinché essa sia presente ed effettiva.
Nadine Giehl dipinge con un'eleganza garbata e raffinata, sceglie come soggetti dei punti di vista ultra-contemporanei come gli skylines e le trombe delle scale; i profili metropolitani sembrano prender vita grazie a colori e textures vibranti e preziose, le curve sinuose delle scale sembrano quasi delle coloratissime ammoniti fossili. Il punto di vista dell'artista è un connubio perfetto tra design e suadente intùito. Tra l'antica leggenda e l'odierna cultura Pop si collocano le opere di Thorsten Boehm, lavori che nascono da una mano talentuosa e dal perfetto mix di inchiostro, pittura e aerografo: l'artista è sempre stato attratto dagli antichi miti e ha deciso di interpretarli con l'occhio del presente, sfidando tabù, mescolando sacro e profano, cercando di colpire nel profondo l'osservatore parlando un linguaggio istintivo e diretto. Dieter Wystemp è un autentico virtuoso dell'acquerello: passione e talento gli permettono di cimentarsi con amore sconfinato in una tecnica affascinante, dove il tono chiaro si deve per forza decidere in partenza e dove la sfumatura fa la differenza. Gli astratti di Wystemp sono eleganti, equilibrati e dinamici, così come i suoi figurativi, ci si trova di fronte ad opere che coniugano la piacevolezza con il rigore. La natura che Susanna Carlevaris immortala è luminosa e raffinata, i colori che dominano le scene sono intrisi d'una luce pura e cristallina: le fronde degli alberi sono un inno alla creazione, la matericità della texture aumenta la rifrazione e invita quasi al tocco il visitatore. L'abilità dell'artista si palesa anche nel perfetto equilibrio delle scene e nella precisione della resa di un qualcosa che è statico e dinamico al tempo stesso. Definire lo stile di Chiara Cinquemani non è affatto facile: sperimentalismo puro, multisfaccettato, multistrato e un numero elevatissimo di possibili interpretazioni. Il forte contrasto bianco/nero si avvicina alla citazione di figure umane che dovrebbero rappresentare dei simboli allegorici, gli strati di colore sembrano quasi scrostarsi l'uno sull'altro come se fosse in atto uno scavo profondo, una ricerca graffiante. Sintesi e semplificazione, questo suggeriscono i dipinti di s8sopra (Alessia Casellato), opere dove la parte grafico/disegnativa è fondamentale almeno quanto la giustapposizione delle varie campiture cromatiche; rendere l'intensità di uno sguardo è molto complesso, ancor più con un numero limitato di colori, ecco, s8sopra con estrema naturalezza e spontaneità riesce in questo arduo cimento. La sintesi cromatico/spaziale è essenziale anche in Andreas Eiserbeck: l'assolato paesaggio di un'isola è reso per mezzo di colori dolci e delicati stesi con una pennellata sciolta ed uniforme, l'intreccio sensuale di due figure è appena suggerito da masse chiare che si stagliano, monumentali, su di un caldissimo fondale. Lo stile dell'artista è inconfondibile e l'espressività generale è tanto forte quanto sono garbati i tocchi di pennello.
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e-mail (estero): galleriaarttime@libero.it
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