Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Arte a 360°"
(12 - 25 giugno 2020)
L’Arte visiva è un autentico universo, le cui galassie e sistemi solari si sono formati durante tutto l’arco cronologico dell’esistenza umana: tecniche, scuole, stili, evoluzioni espressive costituiscono un patrimonio sterminato sia per elementi che per fascino. Solo la “perfezione” d’una circonferenza può dare la vaga idea di qualcosa di così sublime ed infinito, per l’appunto l’Arte a 360°.
Gilberto Sanmartini ha intrapreso un percorso artistico assolutamente originale, è diventato – con naturalezza e per elezione – il cantore della pianura e dell’Appennino tra le province di Bologna e Modena, un narratore sensibile che ha fatto della caratteristica nebbia la sua cifra stilistica inconfondibile. Le sue vedute trasmettono un senso di pace e serenità, la tenue nebbia – presente in tutte le sue sfumature – si tramuta in un raffinato velo di seta che dona all’atmosfera un effetto vedo/non vedo. Dal tenue candore di un’alba nebbiosa all’oscurità inesplorata dell’animo umano, le opere di Anna Scarpetti trasmettono all’osservatore un senso di destabilizzante spiazzamento: il nero domina sugli altri colori e sembra quasi voler inghiottire forme ed atmosfere, la presenza dei palazzi alla rovescia e degli indefiniti animali cinequiformi contribuisce a confondere e interrogare chi guarda. L’influenza di Francis Bacon è fortissima e la vena espressionista è poderosa e vibrante. Opulenti e preziosi, eleganti e spigolosi, con queste due coppie d’aggettivi si possono definire i dipinti di Domenico Scarongella, un pittore dalla mano sicura e dalla progettualità complessa: il richiamo alla narrazione storica, la marcata vena sensuale, l’espediente del “quadro nel quadro” e la ripetizione dell’elemento lussuoso sono punti chiave pienamente riconoscibili nelle opere dell’artista. Ci si trova innanzi ad una pittura colta e densa di rimandi che si lascia scoprire un po’ per volta. Ispirano leggerezza e rinascita le opere di Ilaria Battiston, un’artista che dà nuova vita a materiali umili e già utilizzati, permettendo la genesi di qualcosa di speciale, delle autentiche fenici: le carte, le buste di plastica, la sabbia, i sassolini e dei frammenti metallici si combinano con la pittura per diventare un inno alla vita. La farfalla poi è una figura quasi onnipresente nelle opere dell’artista, si erge a paradigma d’una leggerezza impregnata d’una irrefrenabile gioia di vivere. Nell’universo dell’Arte trova posto anche la linoleografia, una tecnica di stampa che Barbara Gluyas – Friehs padroneggia con ammirevole maestria regalando al visitatore le rappresentazioni paradigmatiche di alcuni importanti temi economico-sociali e sentimentali: la grande curiosità e l’instancabile volontà di viaggiare e conoscere hanno spesso condotto l’artista in luoghi misteriosi ed affascinanti, con le loro criticità e contraddizioni e proprio da queste esperienze che son nati questi microcosmi di linee e colori. L’elaborazione digitale di una fotografia come modalità per rappresentare l’universo emozionale del soggetto, questo presenta Lorenzo P. Merlo con i suoi ritratti di figure femminili che si trasformano in icone contemporanee, in odierne dee da adorare, non per la loro bellezza o per il loro fascino, ma in quanto esseri complessi in grado di raccontare i riflessi delle loro anime per mezzo di sfumature, fotogrammi, effetti. Il Diginformale di Merlo, un universo semplice nella sua complessità.
Poter dunque ammirare opere così differenti e complesse, nate da tecniche ed esperienze così diversificate, permette la naturale comprensione di quanto sia affascinante ed universale l’Arte. Ammiratela, esploratela, amatela.
(12 - 25 giugno 2020)
L’Arte visiva è un autentico universo, le cui galassie e sistemi solari si sono formati durante tutto l’arco cronologico dell’esistenza umana: tecniche, scuole, stili, evoluzioni espressive costituiscono un patrimonio sterminato sia per elementi che per fascino. Solo la “perfezione” d’una circonferenza può dare la vaga idea di qualcosa di così sublime ed infinito, per l’appunto l’Arte a 360°.
Gilberto Sanmartini ha intrapreso un percorso artistico assolutamente originale, è diventato – con naturalezza e per elezione – il cantore della pianura e dell’Appennino tra le province di Bologna e Modena, un narratore sensibile che ha fatto della caratteristica nebbia la sua cifra stilistica inconfondibile. Le sue vedute trasmettono un senso di pace e serenità, la tenue nebbia – presente in tutte le sue sfumature – si tramuta in un raffinato velo di seta che dona all’atmosfera un effetto vedo/non vedo. Dal tenue candore di un’alba nebbiosa all’oscurità inesplorata dell’animo umano, le opere di Anna Scarpetti trasmettono all’osservatore un senso di destabilizzante spiazzamento: il nero domina sugli altri colori e sembra quasi voler inghiottire forme ed atmosfere, la presenza dei palazzi alla rovescia e degli indefiniti animali cinequiformi contribuisce a confondere e interrogare chi guarda. L’influenza di Francis Bacon è fortissima e la vena espressionista è poderosa e vibrante. Opulenti e preziosi, eleganti e spigolosi, con queste due coppie d’aggettivi si possono definire i dipinti di Domenico Scarongella, un pittore dalla mano sicura e dalla progettualità complessa: il richiamo alla narrazione storica, la marcata vena sensuale, l’espediente del “quadro nel quadro” e la ripetizione dell’elemento lussuoso sono punti chiave pienamente riconoscibili nelle opere dell’artista. Ci si trova innanzi ad una pittura colta e densa di rimandi che si lascia scoprire un po’ per volta. Ispirano leggerezza e rinascita le opere di Ilaria Battiston, un’artista che dà nuova vita a materiali umili e già utilizzati, permettendo la genesi di qualcosa di speciale, delle autentiche fenici: le carte, le buste di plastica, la sabbia, i sassolini e dei frammenti metallici si combinano con la pittura per diventare un inno alla vita. La farfalla poi è una figura quasi onnipresente nelle opere dell’artista, si erge a paradigma d’una leggerezza impregnata d’una irrefrenabile gioia di vivere. Nell’universo dell’Arte trova posto anche la linoleografia, una tecnica di stampa che Barbara Gluyas – Friehs padroneggia con ammirevole maestria regalando al visitatore le rappresentazioni paradigmatiche di alcuni importanti temi economico-sociali e sentimentali: la grande curiosità e l’instancabile volontà di viaggiare e conoscere hanno spesso condotto l’artista in luoghi misteriosi ed affascinanti, con le loro criticità e contraddizioni e proprio da queste esperienze che son nati questi microcosmi di linee e colori. L’elaborazione digitale di una fotografia come modalità per rappresentare l’universo emozionale del soggetto, questo presenta Lorenzo P. Merlo con i suoi ritratti di figure femminili che si trasformano in icone contemporanee, in odierne dee da adorare, non per la loro bellezza o per il loro fascino, ma in quanto esseri complessi in grado di raccontare i riflessi delle loro anime per mezzo di sfumature, fotogrammi, effetti. Il Diginformale di Merlo, un universo semplice nella sua complessità.
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e-mail (estero): galleriaarttime@libero.it
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