Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Meraviglie, Curiosità, Sorprese"
(1 - 15 dicembre 2023)
L'Arte, si sa, ha potenzialità incredibili. Può provocare le reazioni più disparate, infiammare gli animi, scatenare le più feroci polemiche ma – per certo – riesce sempre a meravigliare, incuriosire e sorprendere. Proprio questa magiche triade si configura come focus di questa esposizione, avendo come obiettivo l'indagine sulle miracolose facoltà che alcune opere speciali possiedono. Si vada dunque a scoprire tutte le Meraviglie, Curiosità e Sorprese in mostra ora presso ARTtime.
Per Giuseppe Coppola il dettaglio è sempre essenziale, l'artista infatti rimane colpito da un preciso particolare di un soggetto conosciuto o sconosciuto e decide di immortalarlo dedicandogli una rappresentazione amplificata caratterizzata da cromie e superfici – a un tempo - sintetiche e dinamiche. Il modus pingendi dell'artista richiama le scomposizioni cromatiche digitali e la superficie del dipinto viene mossa e increspata grazie all'inserimento della lieve carta velina, donando alle opere un dinamismo delicato dall'impronta ultra-contemporanea. Sorprendono, incuriosiscono, meravigliano, i dipinti di Werner Trinkl trattano un tema familiare a quasi tutti ma poco approfondito: l'intelligenza artificiale. L'artista si domanda quanto e come sia possibile avvicinarsi distanziandosi dalla realtà, una sorta di contraddizione che tocca le corde dell'emozione e dell'istinto: quando un volto suscita empatia o disagio? Che grado di lontananza dal conoscibile è sufficiente per attrarci o respingerci? Domande complesse e profonde poste per mezzo della pittura, con un stile espressionista e surrealista, in cui s'intravedono Grosz, Schiele e Kirchner. Le figure umane dipinte da Glauco Galarini sono caratterizzate da una fisicità statuaria, icone di un'epoca contemporanea che mantiene salde le radici con l'antichità, arrivando addirittura a richiamarne alcuni simboli; ciò però non toglie che in Galarini sia sempre presente una vena di sottile ironia e profonda introspezione, come risulta evidente dal suo autoritratto, un primissimo piano in cui abilità tecnica e spontaneità si mostrano in coppia. Una pittura in cui disegno e campiture, dettaglio e non-finito, ieraticità e sorriso si appaiano, non apparendo mai contraddittori. Meraviglia e curiosità sono componenti essenziali nelle opere di Dennis Rakar, un artista grafico che ha veramente rappresentato un mondo nuovo, nel senso letterale del termine: le splendide città, disegnate con tratto sicuro sin nei minutissimi dettagli, sono creazioni della fantasia di Rakar, avendo idealmente immaginato una rinascita della civiltà umana, ripartendo da zero ma con migliaia di anni di esperienze pregresse. Ecco dunque maestosi edifici che richiamano l'architettura liberty, bizantina, rinascimentale, barocca e rococò, realtà nuove tanto distanti quanto vicine. Non si sbaglia quando si afferma che le opere di Gerhard Rasser sono intrise di poesia, dipinti che sembrano quasi leggere sommessamente un ritmo ermetico o un haiku per non disturbare la pace di una natura meravigliosa, dagli spazi sconfinati che vede la presenza di figure animate isolate, piccole e altrettanto rispettose. Con la delicatezza dell'acquerello, del guazzo e della matita colorata l'artista delinea vedute paesaggistiche in cui l'equilibrio fra gli elementi è essenziale, così come è perfetto il bilanciamento delle tinte, rappresentando l'ideale di una Natura bellissima, dolce e accogliente. I dipinti di Francesco Cassanelli attirano l'attenzione incuriosendo e meravigliando chi li ammira: partendo da scenari a tutti noti (l'interno di un'abitazione o di un edificio vuoto), accanto alla resa di soggetti codificati ed essenziali ecco comparire elementi alieni, inattesi, come delle specie di abat jour da cui spuntano lingue colorate ripiegate a zig-zag. Di cosa di stratta? Perché sembra che queste entità si moltiplichino impadronendosi dello spazio? Anche la presenza delle emoticons/reactions dice e non dice, alimentando il mistero di una surrealtà silente ma luminosa e affascinante.
Dopo aver ammirato con la doverosa attenzione le opere in esposizione, la sensazione è esattamente questa: mai titolo fu più azzeccato. Già, perché ogni singola opera di ciascun Artista suggerisce e suscita – con ordine soggettivo e personale – proprio la meraviglia, la curiosità, la sorpresa.
(1 - 15 dicembre 2023)
L'Arte, si sa, ha potenzialità incredibili. Può provocare le reazioni più disparate, infiammare gli animi, scatenare le più feroci polemiche ma – per certo – riesce sempre a meravigliare, incuriosire e sorprendere. Proprio questa magiche triade si configura come focus di questa esposizione, avendo come obiettivo l'indagine sulle miracolose facoltà che alcune opere speciali possiedono. Si vada dunque a scoprire tutte le Meraviglie, Curiosità e Sorprese in mostra ora presso ARTtime.
Per Giuseppe Coppola il dettaglio è sempre essenziale, l'artista infatti rimane colpito da un preciso particolare di un soggetto conosciuto o sconosciuto e decide di immortalarlo dedicandogli una rappresentazione amplificata caratterizzata da cromie e superfici – a un tempo - sintetiche e dinamiche. Il modus pingendi dell'artista richiama le scomposizioni cromatiche digitali e la superficie del dipinto viene mossa e increspata grazie all'inserimento della lieve carta velina, donando alle opere un dinamismo delicato dall'impronta ultra-contemporanea. Sorprendono, incuriosiscono, meravigliano, i dipinti di Werner Trinkl trattano un tema familiare a quasi tutti ma poco approfondito: l'intelligenza artificiale. L'artista si domanda quanto e come sia possibile avvicinarsi distanziandosi dalla realtà, una sorta di contraddizione che tocca le corde dell'emozione e dell'istinto: quando un volto suscita empatia o disagio? Che grado di lontananza dal conoscibile è sufficiente per attrarci o respingerci? Domande complesse e profonde poste per mezzo della pittura, con un stile espressionista e surrealista, in cui s'intravedono Grosz, Schiele e Kirchner. Le figure umane dipinte da Glauco Galarini sono caratterizzate da una fisicità statuaria, icone di un'epoca contemporanea che mantiene salde le radici con l'antichità, arrivando addirittura a richiamarne alcuni simboli; ciò però non toglie che in Galarini sia sempre presente una vena di sottile ironia e profonda introspezione, come risulta evidente dal suo autoritratto, un primissimo piano in cui abilità tecnica e spontaneità si mostrano in coppia. Una pittura in cui disegno e campiture, dettaglio e non-finito, ieraticità e sorriso si appaiano, non apparendo mai contraddittori. Meraviglia e curiosità sono componenti essenziali nelle opere di Dennis Rakar, un artista grafico che ha veramente rappresentato un mondo nuovo, nel senso letterale del termine: le splendide città, disegnate con tratto sicuro sin nei minutissimi dettagli, sono creazioni della fantasia di Rakar, avendo idealmente immaginato una rinascita della civiltà umana, ripartendo da zero ma con migliaia di anni di esperienze pregresse. Ecco dunque maestosi edifici che richiamano l'architettura liberty, bizantina, rinascimentale, barocca e rococò, realtà nuove tanto distanti quanto vicine. Non si sbaglia quando si afferma che le opere di Gerhard Rasser sono intrise di poesia, dipinti che sembrano quasi leggere sommessamente un ritmo ermetico o un haiku per non disturbare la pace di una natura meravigliosa, dagli spazi sconfinati che vede la presenza di figure animate isolate, piccole e altrettanto rispettose. Con la delicatezza dell'acquerello, del guazzo e della matita colorata l'artista delinea vedute paesaggistiche in cui l'equilibrio fra gli elementi è essenziale, così come è perfetto il bilanciamento delle tinte, rappresentando l'ideale di una Natura bellissima, dolce e accogliente. I dipinti di Francesco Cassanelli attirano l'attenzione incuriosendo e meravigliando chi li ammira: partendo da scenari a tutti noti (l'interno di un'abitazione o di un edificio vuoto), accanto alla resa di soggetti codificati ed essenziali ecco comparire elementi alieni, inattesi, come delle specie di abat jour da cui spuntano lingue colorate ripiegate a zig-zag. Di cosa di stratta? Perché sembra che queste entità si moltiplichino impadronendosi dello spazio? Anche la presenza delle emoticons/reactions dice e non dice, alimentando il mistero di una surrealtà silente ma luminosa e affascinante.
Dopo aver ammirato con la doverosa attenzione le opere in esposizione, la sensazione è esattamente questa: mai titolo fu più azzeccato. Già, perché ogni singola opera di ciascun Artista suggerisce e suscita – con ordine soggettivo e personale – proprio la meraviglia, la curiosità, la sorpresa.
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