Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"I colori della rinascenza"
(18 - 31 marzo 2022)
Grazie ai colori la realtà – sempre soggettiva – rinasce attimo dopo attimo. Gli Artisti e le Artiste arricchiscono le esistenze di tutti noi per mezzo della creazione di opere che raccontano emozioni, storie, vicende e lo fanno utilizzando le cromie. E proprio ad esse è consacrata questa esposizione.
Per Sandro Carloni l'interazione tra elemento cromatico e consistenza della superficie pittorica è essenziale; instancabile sperimentatore, da anni dipinge ad olio su tela di juta, volendo proprio dar vitalità - per mezzo del contrasto - a visioni di rara bellezza. La morbida lucentezza dell'olio e la scabra ruvidezza della juta, pennellate che prendono vita da una matericità doppia; fiori, rami e ciuffi d'erba acquistano consistenze tattili ed invitano quasi a farsi sfiorare e accarezzare. L'elemento floreale in tutta la sua elegante freschezza intrisa di bellezza è il protagonista assoluto dei dipinti di Annadora Mingiano: l'artista si focalizza sulla visione ravvicinata di bouquets dalle forme sinuose, corolle sfavillanti e boccioli pronti ad aprirsi al mondo e li rappresenta con pennellate libere e pastose mettendo in perfetta evidenza anche verdeggianti steli e foglie. Autentici tripudi d'emozioni che evocano profumi delicati e quasi invitano l'osservatore ad accostarsi. Affine per tecnica ed impostazione soggettuale, anche Enrica Zanatto dimostra nelle sue opere uno sconfinato amore nei confronti della spettacolarità delle fioriture: la pittrice si focalizza infatti proprio sull'effetto scenico delle distese verdeggianti arricchite da autentiche esplosioni di natura colorata, dove anche gli alberi e gli specchi d'acqua concorrono a rendere incredibile ciò che essa rappresenta. Le pennellate materiche concorrono poi a rendere ancora più vitali e vibranti le tele dell'artista. È invece piano e delicato il ductus pittorico di Giorgio Antonini, un pittore che dimostra una notevolissima capacità rappresentativa della visione naturale grazie ad un'estrema cura del dettaglio: l'obiettivo dell'artista è creare delle opere che possano suscitare emozioni e riflessioni e per raggiungerlo ci si deve approcciare al concetto del sublime (di romantica accezione). I colori sono scelti con la massima attenzione e le atmosfere paiono pronte ad accogliere i sospiri del sentimento. Anche Christian Rossicchi è interessato alla resa il più esatta possibile del dato naturale, il suo approccio è attento e delicato, pare infatti accostarsi ai soggetti quasi in punta di piedi; pennellate brevi e sapienti restituiscono vedute in cui gli azzurri e verdi si configurano come le basi essenziali per la perfetta delineazione d'erbe, fronde, mari e cieli. L'attenzione posta dall'artista è pari solo all'accurata perizia tecnica, tipica di chi “vede”, “sente” e “parla” davvero. Nella Parigi si accosta alla pittura con la sensibilità di chi è attratta dall'emozione: per lei è fondamentale rappresentare in chiave pittorica il pathos, dalla solitudine all'allegria, dalla disperazione all'ironia. La sua pittura sta vertendo sempre più verso uno spiccato realismo in cui gli effetti cromatici e compositivi si vanno marcando in rapporto alla carica sentimentale del soggetto; per l'artista i colori sono lo strumento fondamentale per la trasmissione del messaggio.
La rinascenza – a cui allude il titolo della rassegna – può avvenire solo per mezzo della magia dei colori. Ammirando ed osservando le opere qui esposte si potrà avere la netta sensazione che questa affermazione è veritiera. Nulla di assoluto, solo provando in prima persona si potrà concordare o no.
(18 - 31 marzo 2022)
Grazie ai colori la realtà – sempre soggettiva – rinasce attimo dopo attimo. Gli Artisti e le Artiste arricchiscono le esistenze di tutti noi per mezzo della creazione di opere che raccontano emozioni, storie, vicende e lo fanno utilizzando le cromie. E proprio ad esse è consacrata questa esposizione.
Per Sandro Carloni l'interazione tra elemento cromatico e consistenza della superficie pittorica è essenziale; instancabile sperimentatore, da anni dipinge ad olio su tela di juta, volendo proprio dar vitalità - per mezzo del contrasto - a visioni di rara bellezza. La morbida lucentezza dell'olio e la scabra ruvidezza della juta, pennellate che prendono vita da una matericità doppia; fiori, rami e ciuffi d'erba acquistano consistenze tattili ed invitano quasi a farsi sfiorare e accarezzare. L'elemento floreale in tutta la sua elegante freschezza intrisa di bellezza è il protagonista assoluto dei dipinti di Annadora Mingiano: l'artista si focalizza sulla visione ravvicinata di bouquets dalle forme sinuose, corolle sfavillanti e boccioli pronti ad aprirsi al mondo e li rappresenta con pennellate libere e pastose mettendo in perfetta evidenza anche verdeggianti steli e foglie. Autentici tripudi d'emozioni che evocano profumi delicati e quasi invitano l'osservatore ad accostarsi. Affine per tecnica ed impostazione soggettuale, anche Enrica Zanatto dimostra nelle sue opere uno sconfinato amore nei confronti della spettacolarità delle fioriture: la pittrice si focalizza infatti proprio sull'effetto scenico delle distese verdeggianti arricchite da autentiche esplosioni di natura colorata, dove anche gli alberi e gli specchi d'acqua concorrono a rendere incredibile ciò che essa rappresenta. Le pennellate materiche concorrono poi a rendere ancora più vitali e vibranti le tele dell'artista. È invece piano e delicato il ductus pittorico di Giorgio Antonini, un pittore che dimostra una notevolissima capacità rappresentativa della visione naturale grazie ad un'estrema cura del dettaglio: l'obiettivo dell'artista è creare delle opere che possano suscitare emozioni e riflessioni e per raggiungerlo ci si deve approcciare al concetto del sublime (di romantica accezione). I colori sono scelti con la massima attenzione e le atmosfere paiono pronte ad accogliere i sospiri del sentimento. Anche Christian Rossicchi è interessato alla resa il più esatta possibile del dato naturale, il suo approccio è attento e delicato, pare infatti accostarsi ai soggetti quasi in punta di piedi; pennellate brevi e sapienti restituiscono vedute in cui gli azzurri e verdi si configurano come le basi essenziali per la perfetta delineazione d'erbe, fronde, mari e cieli. L'attenzione posta dall'artista è pari solo all'accurata perizia tecnica, tipica di chi “vede”, “sente” e “parla” davvero. Nella Parigi si accosta alla pittura con la sensibilità di chi è attratta dall'emozione: per lei è fondamentale rappresentare in chiave pittorica il pathos, dalla solitudine all'allegria, dalla disperazione all'ironia. La sua pittura sta vertendo sempre più verso uno spiccato realismo in cui gli effetti cromatici e compositivi si vanno marcando in rapporto alla carica sentimentale del soggetto; per l'artista i colori sono lo strumento fondamentale per la trasmissione del messaggio.
La rinascenza – a cui allude il titolo della rassegna – può avvenire solo per mezzo della magia dei colori. Ammirando ed osservando le opere qui esposte si potrà avere la netta sensazione che questa affermazione è veritiera. Nulla di assoluto, solo provando in prima persona si potrà concordare o no.
Galleria ARTtime - vicolo Pulesi, 6 - 33100 Udine - tel. 0432/512099 - cell. 340/2542393
e-mail (Italia): info.arttimeudine@gmail.com
e-mail (estero): galleriaarttime@libero.it
e-mail (Italia): info.arttimeudine@gmail.com
e-mail (estero): galleriaarttime@libero.it