Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Il colore è gioia!"
(24 febbraio - 9 marzo 2023)
La componente cromatica è assolutamente essenziale per la pittura. Scegliere, gestire e mescolare con equilibrio i colori spetta all'artista, il quale si dimostra talentuoso nella misura in cui riesce a far letteralmente vibrare le corde dell'emozione per mezzo di un'abile e ponderata selezione dei pigmenti più adatti. Le tinte vivaci e vibranti trasmettono gioia e benessere – questo è appurato – si vada dunque a scoprire in quali maniere ammirando con attenzione le opere qui esposte.
Elena Stella lascia che siano proprio i colori a raccontare le proprie emozioni, con pennellate a volte pastose e a volte delicate come una carezza: i suoi elementi floreali sono connotati da una monumentalità statuaria, la mescola cromatica è sapiente ed equilibrata, il tocco è misurato ma energico. L'artista non teme di “aggredire” la tela con vigore, ma si approccia alla resa soggettuale con un'innata delicatezza che evoca bellezze pure e dolci memorie, sempre fedele ad una pittura di pure emozioni. Si può a ragione affermare che le opere di AncopoArt (Anna Concetta Porcino) siano degli autentici inni alla libertà e gioia espressiva: l’artista sceglie il linguaggio figurativo ponendo la figura umana – con tutte le sue componenti emozionali – in primo piano, le cromie sono sapientemente bilanciate con un predilezione particolare per i toni caldi. Ricordi, emozioni e sensazioni sono veicolate dal colore e il messaggio che istintivamente passa è quello di un’arte in cui passione e talento si bilanciano. Spiccano per unicità stilistica e formale i dipinti di Franco Baldazzi – Il Re di Cuori, un artista che rappresenta su tela il proprio intimo sentire in relazione agli ultimi difficili anni che l’umanità ha vissuto; nelle opere della serie “80paura” si può notare un’evoluzione in cui le sagome e i percorsi suggeriti dalla matericità dello smalto si trasformano in percorsi di rinascita e liberazione, dove elementi chiave si insinuano tra forma e colore per giungere alla rappresentazione dell’esplosione di gioia finale. A livello metamorfico-simbolico si può trovare una sorprendente convergenza con le opere di Paolo Solei, artista che regala al pubblico delle autentiche visioni d’un surreale più vero del reale: i soggetti rappresentati possiedono una piena riconoscibilità però lo scenario che li accoglie è ricchissimo di elementi conosciuti ma decontestualizzati, resi spiazzanti da un’acutezza di spirito che può sembrare – d’istinto - giocosa. Immagini ricorrenti aiutano forse a decodificare il tutto. Forse. Intense e sfaccettate, poliedriche e ricche di curiosi riferimenti, così si possono definire le opere di Marlis G Schill, artista dalla grande esperienza che propone un linguaggio astratto che però non disdegna la reiterazione di alcuni modelli geometrico-figurativi: l’interazione tra spazio e linea va a creare percorsi ed aree magiche dove assieme al colore – vivissimo e vibrante – trova posto anche un collage raffinato e garbato, la dinamicità è incontenibile ed assume un valore evocativo. Movimento, fantasia, ricerca e libertà, su questi quattro pilastri poggia il linguaggio artistico di GB Cum, artista che ha deciso di lanciarsi in una profonda esplorazione della creazione digitale, proponendo al pubblico opere che sono il riflesso automatico dell’attimo, un hic et nunc che si concretizza con forme, colori e le loro relative combinazioni; ogni cromia rispecchia l’umore del momento, ogni linea, sagoma o area forma un codice che solo il profondo inconscio dell’artista potrà rivelare. Per Davide Spaolonzi la ricerca comunicativa del colore è fondamentale, così come riveste una capitale importanza la potenza evocativa della forma: puntando sulla sintesi l’artista si approccia al tema del paesaggio con un uso magistrale delle cromie che vanno a giustapporsi con sapiente equilibrio rendendo immediatamente riconoscibile lo scenario proposto. Vedute d’orizzonti che guardano all’astrazione pur mantenendo un profilo inconfondibile, con un approccio d’essenziale genialità.
Quanta gioia, quanta carica emozionale e quanta comunicatività nel colore! In questa rassegna si è dato prova, in maniera inequivocabile, di quanto possa essere piacevole e benefico ammirare un dipinto la cui anima essenziale è data da un perfetto e calibrato concerto di colori. E dopo una piacevole visita ed un’accurata riflessione, anziché il classico “Eureka!” si può tranquillamente esclamare “Il colore è gioia!”.
(24 febbraio - 9 marzo 2023)
La componente cromatica è assolutamente essenziale per la pittura. Scegliere, gestire e mescolare con equilibrio i colori spetta all'artista, il quale si dimostra talentuoso nella misura in cui riesce a far letteralmente vibrare le corde dell'emozione per mezzo di un'abile e ponderata selezione dei pigmenti più adatti. Le tinte vivaci e vibranti trasmettono gioia e benessere – questo è appurato – si vada dunque a scoprire in quali maniere ammirando con attenzione le opere qui esposte.
Elena Stella lascia che siano proprio i colori a raccontare le proprie emozioni, con pennellate a volte pastose e a volte delicate come una carezza: i suoi elementi floreali sono connotati da una monumentalità statuaria, la mescola cromatica è sapiente ed equilibrata, il tocco è misurato ma energico. L'artista non teme di “aggredire” la tela con vigore, ma si approccia alla resa soggettuale con un'innata delicatezza che evoca bellezze pure e dolci memorie, sempre fedele ad una pittura di pure emozioni. Si può a ragione affermare che le opere di AncopoArt (Anna Concetta Porcino) siano degli autentici inni alla libertà e gioia espressiva: l’artista sceglie il linguaggio figurativo ponendo la figura umana – con tutte le sue componenti emozionali – in primo piano, le cromie sono sapientemente bilanciate con un predilezione particolare per i toni caldi. Ricordi, emozioni e sensazioni sono veicolate dal colore e il messaggio che istintivamente passa è quello di un’arte in cui passione e talento si bilanciano. Spiccano per unicità stilistica e formale i dipinti di Franco Baldazzi – Il Re di Cuori, un artista che rappresenta su tela il proprio intimo sentire in relazione agli ultimi difficili anni che l’umanità ha vissuto; nelle opere della serie “80paura” si può notare un’evoluzione in cui le sagome e i percorsi suggeriti dalla matericità dello smalto si trasformano in percorsi di rinascita e liberazione, dove elementi chiave si insinuano tra forma e colore per giungere alla rappresentazione dell’esplosione di gioia finale. A livello metamorfico-simbolico si può trovare una sorprendente convergenza con le opere di Paolo Solei, artista che regala al pubblico delle autentiche visioni d’un surreale più vero del reale: i soggetti rappresentati possiedono una piena riconoscibilità però lo scenario che li accoglie è ricchissimo di elementi conosciuti ma decontestualizzati, resi spiazzanti da un’acutezza di spirito che può sembrare – d’istinto - giocosa. Immagini ricorrenti aiutano forse a decodificare il tutto. Forse. Intense e sfaccettate, poliedriche e ricche di curiosi riferimenti, così si possono definire le opere di Marlis G Schill, artista dalla grande esperienza che propone un linguaggio astratto che però non disdegna la reiterazione di alcuni modelli geometrico-figurativi: l’interazione tra spazio e linea va a creare percorsi ed aree magiche dove assieme al colore – vivissimo e vibrante – trova posto anche un collage raffinato e garbato, la dinamicità è incontenibile ed assume un valore evocativo. Movimento, fantasia, ricerca e libertà, su questi quattro pilastri poggia il linguaggio artistico di GB Cum, artista che ha deciso di lanciarsi in una profonda esplorazione della creazione digitale, proponendo al pubblico opere che sono il riflesso automatico dell’attimo, un hic et nunc che si concretizza con forme, colori e le loro relative combinazioni; ogni cromia rispecchia l’umore del momento, ogni linea, sagoma o area forma un codice che solo il profondo inconscio dell’artista potrà rivelare. Per Davide Spaolonzi la ricerca comunicativa del colore è fondamentale, così come riveste una capitale importanza la potenza evocativa della forma: puntando sulla sintesi l’artista si approccia al tema del paesaggio con un uso magistrale delle cromie che vanno a giustapporsi con sapiente equilibrio rendendo immediatamente riconoscibile lo scenario proposto. Vedute d’orizzonti che guardano all’astrazione pur mantenendo un profilo inconfondibile, con un approccio d’essenziale genialità.
Quanta gioia, quanta carica emozionale e quanta comunicatività nel colore! In questa rassegna si è dato prova, in maniera inequivocabile, di quanto possa essere piacevole e benefico ammirare un dipinto la cui anima essenziale è data da un perfetto e calibrato concerto di colori. E dopo una piacevole visita ed un’accurata riflessione, anziché il classico “Eureka!” si può tranquillamente esclamare “Il colore è gioia!”.
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