Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"AstrattART(time)"
(9 - 22 febbraio 2024)
La pittura non figurativa, sia essa astrattismo, espressionismo astratto o informale, trasmette sempre un fascino irresistibile. Le esposizioni ad essa dedicate in ARTtime sono appuntamenti immancabili, attesi sempre con speciale trepidazione. È doveroso presentare al pubblico opere sempre nuove e ricche di spunti innovativi, testimoniando con i fatti che l'arte non figurativa è più viva e forte che mai.
Osservando le opere di Raffaella Lupetti si rimane immediatamente colpiti dal rigore compositivo, dall'estrema pulizia del tocco e da un'eleganza curata sin nel minutissimo dettaglio: l'artista sceglie con cura le combinazioni cromatiche di ciascuna opera, andando dalla complementarità al secco contrasto, le spatole dai differenti profili guidano il flusso del colore che determina il ritmo compositivo, il piccolo particolare è sempre accuratamente ponderato e collocato nella più congeniale posizione. Non teme il contrasto perché è parte integrante dell'equilibrio estetico. Elisa Di Corrado dipinge con pennellate intrise di delicata eleganza, le sue composizioni possono essere lette come una fedele trasposizione emozionale in pittura: si intravedono infatti i colori caldi e dorati della gioia, così come le fredde cupezze della malinconia o i profili zigzaganti del dubbio, tutto può esser interpretato però in chiave soggettiva. Le suggestioni sono molte, sembra di scorgere vele, finestre, sentieri da percorrere, grovigli di fili, l'artista lascia al fruitore la piena libertà di ruotare il verso delle opere, assecondando la libertà interpretativa di ciascuno. I dipinti di Mariarosa Maccorin si possono ricondurre all'informale gestuale, con un accento particolare sulla componente segnica: l'artista affronta il foglio bianco con ispirata determinazione, le pennellate sono precise ed energiche e danno vita a rappresentazioni vivide e vibranti, figlie dell'ispirazione, dell'attimo e del ricordo. Maccorin sceglie con cura i toni cromatici da utilizzare, attuando una sintesi espressiva che solo i grandi artisti riescono a padroneggiare, selezionate sfumature danno vita ad opere intrise di incontenibile dinamismo. Si può affermare che le opere di Stefano Catalini siano concepite, create e sviluppate nel contrasto, infatti la tela è sempre idealmente divisa tra una parte superiore dalle omogenee e placide cromie ed un corpo inferiore in cui sembra che la superficie si tramuti in scabra parete o in ruvido involucro dove i non-colori sono gli assoluti protagonisti. L'artista gioca appunto con i contrari, quasi un ossimoro sinestetico in cui vista e tatto plaudono al cristallino talento in grado di permettere un vicendevole arricchimento, che nasce appunto dall'interazione tra realtà agli antipodi. Un astrattismo geometrico intriso di fantasia e genialità, il perfetto riflesso della poliedricità di Mario Torti, artista acuto, accurato e dalle molteplici fonti ispirative: già la scelta del formato tondo certifica la volontà di partire da qualcosa di perfetto, supporto ideale per motivi dall'esplosiva inventiva, tecnicamente accuratissimi e mai casuali nel loro sviluppo. Torti alterna linee parallele a rette paraboliche, profili curvilinei e richiami ad oggetti reali, il tutto reso con cromie tenui e calibrate, in linea con la vivace e garbata curiosità dell'artista. Raffinate, d'impatto, innovative, così si possono definire le opere di Ina Ketter, artista sempre aggiornata sulle novità tecniche del presente e già proiettata nel futuro: l'interazione tra inchiostro, oro e resina crea degli effetti superficiali di un'eleganza senza pari, lo sguardo sembra riflettersi man mano che ci si avvicina per notare un dettaglio ed è forte la tentazione di toccare le magiche trasparenze o i vibranti profili dei liberi inchiostri. Geniale è l'aver voluto combinare assieme alcune tra le tendenze tecniche dell'oggi per dare vita ad opere che prefigurano il domani.
Con i peculiari sei linguaggi creativi in esposizione ARTtime vuole proprio dimostrare la vibrante vitalità dell'astrazione contemporanea. Sì, è vero che artisticamente “si è già visto tutto”, ma ciò non toglie che l'innovazione sia letteralmente sotto i nostri occhi, ogni giorno e – per l'appunto – visitando questa mostra la si potrà piacevolmente notare ed apprezzare.
(9 - 22 febbraio 2024)
La pittura non figurativa, sia essa astrattismo, espressionismo astratto o informale, trasmette sempre un fascino irresistibile. Le esposizioni ad essa dedicate in ARTtime sono appuntamenti immancabili, attesi sempre con speciale trepidazione. È doveroso presentare al pubblico opere sempre nuove e ricche di spunti innovativi, testimoniando con i fatti che l'arte non figurativa è più viva e forte che mai.
Osservando le opere di Raffaella Lupetti si rimane immediatamente colpiti dal rigore compositivo, dall'estrema pulizia del tocco e da un'eleganza curata sin nel minutissimo dettaglio: l'artista sceglie con cura le combinazioni cromatiche di ciascuna opera, andando dalla complementarità al secco contrasto, le spatole dai differenti profili guidano il flusso del colore che determina il ritmo compositivo, il piccolo particolare è sempre accuratamente ponderato e collocato nella più congeniale posizione. Non teme il contrasto perché è parte integrante dell'equilibrio estetico. Elisa Di Corrado dipinge con pennellate intrise di delicata eleganza, le sue composizioni possono essere lette come una fedele trasposizione emozionale in pittura: si intravedono infatti i colori caldi e dorati della gioia, così come le fredde cupezze della malinconia o i profili zigzaganti del dubbio, tutto può esser interpretato però in chiave soggettiva. Le suggestioni sono molte, sembra di scorgere vele, finestre, sentieri da percorrere, grovigli di fili, l'artista lascia al fruitore la piena libertà di ruotare il verso delle opere, assecondando la libertà interpretativa di ciascuno. I dipinti di Mariarosa Maccorin si possono ricondurre all'informale gestuale, con un accento particolare sulla componente segnica: l'artista affronta il foglio bianco con ispirata determinazione, le pennellate sono precise ed energiche e danno vita a rappresentazioni vivide e vibranti, figlie dell'ispirazione, dell'attimo e del ricordo. Maccorin sceglie con cura i toni cromatici da utilizzare, attuando una sintesi espressiva che solo i grandi artisti riescono a padroneggiare, selezionate sfumature danno vita ad opere intrise di incontenibile dinamismo. Si può affermare che le opere di Stefano Catalini siano concepite, create e sviluppate nel contrasto, infatti la tela è sempre idealmente divisa tra una parte superiore dalle omogenee e placide cromie ed un corpo inferiore in cui sembra che la superficie si tramuti in scabra parete o in ruvido involucro dove i non-colori sono gli assoluti protagonisti. L'artista gioca appunto con i contrari, quasi un ossimoro sinestetico in cui vista e tatto plaudono al cristallino talento in grado di permettere un vicendevole arricchimento, che nasce appunto dall'interazione tra realtà agli antipodi. Un astrattismo geometrico intriso di fantasia e genialità, il perfetto riflesso della poliedricità di Mario Torti, artista acuto, accurato e dalle molteplici fonti ispirative: già la scelta del formato tondo certifica la volontà di partire da qualcosa di perfetto, supporto ideale per motivi dall'esplosiva inventiva, tecnicamente accuratissimi e mai casuali nel loro sviluppo. Torti alterna linee parallele a rette paraboliche, profili curvilinei e richiami ad oggetti reali, il tutto reso con cromie tenui e calibrate, in linea con la vivace e garbata curiosità dell'artista. Raffinate, d'impatto, innovative, così si possono definire le opere di Ina Ketter, artista sempre aggiornata sulle novità tecniche del presente e già proiettata nel futuro: l'interazione tra inchiostro, oro e resina crea degli effetti superficiali di un'eleganza senza pari, lo sguardo sembra riflettersi man mano che ci si avvicina per notare un dettaglio ed è forte la tentazione di toccare le magiche trasparenze o i vibranti profili dei liberi inchiostri. Geniale è l'aver voluto combinare assieme alcune tra le tendenze tecniche dell'oggi per dare vita ad opere che prefigurano il domani.
Con i peculiari sei linguaggi creativi in esposizione ARTtime vuole proprio dimostrare la vibrante vitalità dell'astrazione contemporanea. Sì, è vero che artisticamente “si è già visto tutto”, ma ciò non toglie che l'innovazione sia letteralmente sotto i nostri occhi, ogni giorno e – per l'appunto – visitando questa mostra la si potrà piacevolmente notare ed apprezzare.
Galleria ARTtime - vicolo Pulesi, 6 - 33100 Udine - tel. 0432/512099 - cell. 340/2542393
e-mail: [email protected]
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