Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Princìpi d'astrazione"
(11 - 23 gennaio 2020)
Bello giocare con le parole, gli accenti e i significati: i "princìpi" sono sia le basi su cui fondare qualcosa di importante che gli inizi, gli esordî, i "prìncipi" invece sappiamo tutti chi sono e, spesso, con l'arte c'entrano pochino.
Le opere di Margit Kainrath hanno colori brillanti e delicati, distribuiti sulle tele con una sicurezza decisa e una precisa volontà: citare le bellezze della natura e la forza evocativa dei bei ricordi. A volte la pennellata e densa, dalla consistenza materica, a volte è lieve e lanciata; certi dipinti hanno due o tre livelli espressivi ed altri invece ne contano molti di più, siamo di fronte a caleidoscopiche visioni intrise di sensibilità. Equilibrati, delicati, eleganti e raffinati, questi quattro aggettivi sono pienamente attribuibili ai dipinti di Brigitte Petra Sporer, opere in cui viene presentata un'astrazione che ha ancora un forte legame con la riconoscibilità formale: temi come la profezia o lo scavo di una miniera, una luminosissima regata ed un simpatico coniglietto vengono elaborati e rappresentati dall'artista con una sapiente raffinatezza in grado di emozionare. La forza della natura e l'irresistibile fascino del colore sono la chiave di volta delle opere di Paola Bradamante, un'artista che sceglie di rappresentare in forme astratte la meraviglia delle onde: tutte le sfumature dei blu, azzurri e turchesi vengono composte con un vorticoso moto circolare trasmettendo una potentissima sensazione di dinamismo e vitalità, lo stesso meraviglioso effetto che produce la formazione dell'onda marina. Multisfaccettate, sentimentali e poetiche, così si possono definire le opere di Giorgio Micheli, un artista per il quale il cuore e l'amore sono gli spunti ispirativi fondamentali: proprio la forma cuoriforme è evidente e ripetuta, a voler rimarcare la sua importanza simbolica, la presenza di versi poetici si collega all'universo amoroso e funge da chiave di lettura. La tecnica mista, il colpo di spatola o la lieve pennellata, autentiche poesie informali. Il colore, denso, pastoso, ricco è l'assoluto protagonista dei dipinti di Hans Piotrowiak, un artista che è costantemente guidato dalla voglia di scoprire e sperimentare, sia nuove soluzioni stilistiche che nuove combinazioni formali: la varietà cromatica, unita alla materica densità, talvolta viene distribuita verticalmente o trasversalmente, in altri casi circolarmente, quasi a voler dar vita alle amate cromie, quasi a voler creare nuovi universi. Lo stile di Marijan Novak Slunjski è un astratto sincero, genuino, fortissimo, un'action painting che non scende a compromessi ed è tutta impeto, furore e passione; il colore brillante viene quasi lanciato sulla tela e si incontra/scontra con tratti trasversali neri o scuri in perfetti equilibri spaziali, la scelta cromatica è sempre bilanciata e l'istinto dell'artista è oramai infallibile, Novak Slunjski crea col cuore e mette tutto sè stesso in questo processo. Anche Waldemar Kobiela dipinge con grande impeto, le sue opere spiccano sia per sintesi che per potenza evocativa: grande appassionato di cultura giapponese, Kobiela rende la sua pittura un'autentica arte marziale in cui i colpi sono puliti, forti e stilisticamente perfetti. Il nero, distribuito a spatola o lanciato da una ciotola, affronta il bianco e riesce a creare delle immagini straordinarie e dal fascino irresistibile.
Un'esposizione ricca e sfaccettata in cui gli spunti di dialogo e confronto sono continui e costruttivi. Non v'è dunque maniera migliore per cominciare - o principiare - un 2020 che si preannuncia intenso ed entusiasmante, sempre e comunque all'insegna dell'Arte.
(11 - 23 gennaio 2020)
Bello giocare con le parole, gli accenti e i significati: i "princìpi" sono sia le basi su cui fondare qualcosa di importante che gli inizi, gli esordî, i "prìncipi" invece sappiamo tutti chi sono e, spesso, con l'arte c'entrano pochino.
Le opere di Margit Kainrath hanno colori brillanti e delicati, distribuiti sulle tele con una sicurezza decisa e una precisa volontà: citare le bellezze della natura e la forza evocativa dei bei ricordi. A volte la pennellata e densa, dalla consistenza materica, a volte è lieve e lanciata; certi dipinti hanno due o tre livelli espressivi ed altri invece ne contano molti di più, siamo di fronte a caleidoscopiche visioni intrise di sensibilità. Equilibrati, delicati, eleganti e raffinati, questi quattro aggettivi sono pienamente attribuibili ai dipinti di Brigitte Petra Sporer, opere in cui viene presentata un'astrazione che ha ancora un forte legame con la riconoscibilità formale: temi come la profezia o lo scavo di una miniera, una luminosissima regata ed un simpatico coniglietto vengono elaborati e rappresentati dall'artista con una sapiente raffinatezza in grado di emozionare. La forza della natura e l'irresistibile fascino del colore sono la chiave di volta delle opere di Paola Bradamante, un'artista che sceglie di rappresentare in forme astratte la meraviglia delle onde: tutte le sfumature dei blu, azzurri e turchesi vengono composte con un vorticoso moto circolare trasmettendo una potentissima sensazione di dinamismo e vitalità, lo stesso meraviglioso effetto che produce la formazione dell'onda marina. Multisfaccettate, sentimentali e poetiche, così si possono definire le opere di Giorgio Micheli, un artista per il quale il cuore e l'amore sono gli spunti ispirativi fondamentali: proprio la forma cuoriforme è evidente e ripetuta, a voler rimarcare la sua importanza simbolica, la presenza di versi poetici si collega all'universo amoroso e funge da chiave di lettura. La tecnica mista, il colpo di spatola o la lieve pennellata, autentiche poesie informali. Il colore, denso, pastoso, ricco è l'assoluto protagonista dei dipinti di Hans Piotrowiak, un artista che è costantemente guidato dalla voglia di scoprire e sperimentare, sia nuove soluzioni stilistiche che nuove combinazioni formali: la varietà cromatica, unita alla materica densità, talvolta viene distribuita verticalmente o trasversalmente, in altri casi circolarmente, quasi a voler dar vita alle amate cromie, quasi a voler creare nuovi universi. Lo stile di Marijan Novak Slunjski è un astratto sincero, genuino, fortissimo, un'action painting che non scende a compromessi ed è tutta impeto, furore e passione; il colore brillante viene quasi lanciato sulla tela e si incontra/scontra con tratti trasversali neri o scuri in perfetti equilibri spaziali, la scelta cromatica è sempre bilanciata e l'istinto dell'artista è oramai infallibile, Novak Slunjski crea col cuore e mette tutto sè stesso in questo processo. Anche Waldemar Kobiela dipinge con grande impeto, le sue opere spiccano sia per sintesi che per potenza evocativa: grande appassionato di cultura giapponese, Kobiela rende la sua pittura un'autentica arte marziale in cui i colpi sono puliti, forti e stilisticamente perfetti. Il nero, distribuito a spatola o lanciato da una ciotola, affronta il bianco e riesce a creare delle immagini straordinarie e dal fascino irresistibile.
Un'esposizione ricca e sfaccettata in cui gli spunti di dialogo e confronto sono continui e costruttivi. Non v'è dunque maniera migliore per cominciare - o principiare - un 2020 che si preannuncia intenso ed entusiasmante, sempre e comunque all'insegna dell'Arte.
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