Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Perdersi nel vortice del Sublime"
(8 - 21 settembre 2023)
Poche entità sono così complesse e sfaccettate come il cosiddetto “sublime”. Insigni filosofi come Burke, Kant, Schopenhauer se ne sono occupati e ne hanno tratteggiato differenti definizioni. Forse le riflessioni kantiane sono quelle che incontrano le maggiori approvazioni, per lui infatti di fronte alla magnificenza della natura l'uomo prova dapprima un senso di smarrimento e di frustrazione – come dinnanzi a un'eruzione vulcanica o a delle altissime cascate - ma riconosce poi grazie all'esperienza del sublime la propria “superiorità”; in quanto unico essere del creato capace di un agire morale, egli è collocato al di sopra della natura stessa e della sua grandiosità, ecco dunque un senso di appagante piacere al cospetto di uno sterminato deserto, dell'oceano o ammirando il cielo.
Le atmosfere presenti nelle opere di Marino Marinelli evocano scenari tra sogno e realtà: con la delicatezza del pastello l'artista rende quasi tangibili distese di terra e cielo in cui piccole figure lontane camminano e volano. Che si tratti di esseri umani o uccelli, entrambi sembrano sopraffatti da una natura soverchiante e maestosa, in cui l'elemento terreste ed aereo sono messi in netta evidenza; assai interessante anche la visione simbolica di ciascun elemento presente nel dipinto, tratto distintivo dell'arte di Marinelli, interprete colto e appassionato di occulto e alchimia. La natura è essenzialmente bellezza e maestosità, il punto di vista di Gianpaolo Callegaro si focalizza proprio sulla veduta paesaggistica ad ampio raggio; con acuta sensibilità e sagace maestria l'artista rappresenta una visione che s'incammina verso la sintesi cromatica e formale e lo fa con un'impostazione post-impressionista. I giochi di luce, le pennellate generose e accurate, la perfetta resa dell'insieme e del dettaglio intenso, la naturale schiettezza espressiva, uno stile maturo che riceverebbe senz'altro un plauso dall'immenso Cezanne. Anche Cristina Battistin prende come fondamentale fonte d'ispirazione la veduta, per lei la resa pittorica di uno scenario naturale passa necessariamente dalla rielaborazione emozionale che le specifiche forme e colori osservati le suggeriscono: la dorata luce dell'alba o un roseo tramonto, siano essi visti dalla campagna o dal mare, vengono resi con pastose e rilucenti pennellate a olio, lasciando l'impressione quasi d'un mosaico. Ad esse s'associano degli intensi ritratti in cui l'espressività degli sguardi sembra svelare e completare il sentimento protagonista dell'opera. Spesso anche le immagini più semplici possono suggerire concetti dall'ampia complessità, questo è riscontrabile nei dipinti di Sara Polizzi, artista che abbina la chiara luminosità di soggetti figurativi alla profonda indagine simbolista: un pesce che nuota, una conchiglia in mezzo al mare, una rosa secca non sono altro che sottili metafore di temi come il viaggio, l'abbandono, il ricordo, messaggi chiari e criptici al tempo stesso, mediati dalla bellezza del tratto e dalla familiarità del soggetto. Sono opere accattivanti e apparentemente immediate, da accarezzare con lo sguardo. Si respira a fondo l'aura magica della natura quando ci si approssima ai dipinti di Paola Bega, le sue sono rappresentazioni intrise di un'eleganza senza tempo, che si può definire maestosa e monumentale: l'artista sceglie le varie sfumature del blu come toni prediletti per impostare le sue opere, quasi a voler suggerire un umore acqueo o un pensiero aereo. Aria e acqua protagoniste e rappresentate con limpida originalità e profonda ricerca, senza però tralasciare il romanticismo d'un dettaglio o un punto di vista ravvicinato, visioni privilegiate figlie di talento e acutezza. Il sublime è anche - come s'è visto al principio - uno choc iniziale e su questo fondamentale aspetto si focalizzano le opere di Susanne Macke-Bolivar: l'artista parte dall'attualità e con i suoi dipinti vuole catturare l'attenzione del pubblico sensibilizzandolo su alcuni argomenti scottanti come la mala politica o il cambiamento climatico, per riuscire nell'intendo utilizza cromie vivaci e contrastanti, pennellate decise e un'espressività decisamente neo-espressionista. I colori vivissimi colpiscono nel profondo, le figure vibranti si fanno portavoce di uno spirito sensibile e battagliero. Ma il sublime è anche grandiosità, sontuosità, abbondanza, sia a livello formale che cromatico o esperienziale, ecco dunque confermato tutto ciò dai dipinti di Paola Zannoni, opere esplosive dove tutto l'immaginario di un'artista ultra poliedrica trova piena e mirabile espressione. Una volta scelto il tono di fondo compaiono sulla tela forme ricorrenti, simboli, percorsi magici che Zannoni traccia per mezzo della spatola; la ricchezza elementale cresce via via che la creazione va sviluppandosi, in un crescendo inarrestabile di effetti luministico-cromatici in cui l'elemento brillante gioca un ruolo di primo piano. Mirabilia dal fascino irresistibile.
Perdersi nel vortice del Sublime, un titolo che sa d'invito. Che si sia centrato il focus anche in questa esposizione? Al sensibil visitator l'ardua sentenza.
(8 - 21 settembre 2023)
Poche entità sono così complesse e sfaccettate come il cosiddetto “sublime”. Insigni filosofi come Burke, Kant, Schopenhauer se ne sono occupati e ne hanno tratteggiato differenti definizioni. Forse le riflessioni kantiane sono quelle che incontrano le maggiori approvazioni, per lui infatti di fronte alla magnificenza della natura l'uomo prova dapprima un senso di smarrimento e di frustrazione – come dinnanzi a un'eruzione vulcanica o a delle altissime cascate - ma riconosce poi grazie all'esperienza del sublime la propria “superiorità”; in quanto unico essere del creato capace di un agire morale, egli è collocato al di sopra della natura stessa e della sua grandiosità, ecco dunque un senso di appagante piacere al cospetto di uno sterminato deserto, dell'oceano o ammirando il cielo.
Le atmosfere presenti nelle opere di Marino Marinelli evocano scenari tra sogno e realtà: con la delicatezza del pastello l'artista rende quasi tangibili distese di terra e cielo in cui piccole figure lontane camminano e volano. Che si tratti di esseri umani o uccelli, entrambi sembrano sopraffatti da una natura soverchiante e maestosa, in cui l'elemento terreste ed aereo sono messi in netta evidenza; assai interessante anche la visione simbolica di ciascun elemento presente nel dipinto, tratto distintivo dell'arte di Marinelli, interprete colto e appassionato di occulto e alchimia. La natura è essenzialmente bellezza e maestosità, il punto di vista di Gianpaolo Callegaro si focalizza proprio sulla veduta paesaggistica ad ampio raggio; con acuta sensibilità e sagace maestria l'artista rappresenta una visione che s'incammina verso la sintesi cromatica e formale e lo fa con un'impostazione post-impressionista. I giochi di luce, le pennellate generose e accurate, la perfetta resa dell'insieme e del dettaglio intenso, la naturale schiettezza espressiva, uno stile maturo che riceverebbe senz'altro un plauso dall'immenso Cezanne. Anche Cristina Battistin prende come fondamentale fonte d'ispirazione la veduta, per lei la resa pittorica di uno scenario naturale passa necessariamente dalla rielaborazione emozionale che le specifiche forme e colori osservati le suggeriscono: la dorata luce dell'alba o un roseo tramonto, siano essi visti dalla campagna o dal mare, vengono resi con pastose e rilucenti pennellate a olio, lasciando l'impressione quasi d'un mosaico. Ad esse s'associano degli intensi ritratti in cui l'espressività degli sguardi sembra svelare e completare il sentimento protagonista dell'opera. Spesso anche le immagini più semplici possono suggerire concetti dall'ampia complessità, questo è riscontrabile nei dipinti di Sara Polizzi, artista che abbina la chiara luminosità di soggetti figurativi alla profonda indagine simbolista: un pesce che nuota, una conchiglia in mezzo al mare, una rosa secca non sono altro che sottili metafore di temi come il viaggio, l'abbandono, il ricordo, messaggi chiari e criptici al tempo stesso, mediati dalla bellezza del tratto e dalla familiarità del soggetto. Sono opere accattivanti e apparentemente immediate, da accarezzare con lo sguardo. Si respira a fondo l'aura magica della natura quando ci si approssima ai dipinti di Paola Bega, le sue sono rappresentazioni intrise di un'eleganza senza tempo, che si può definire maestosa e monumentale: l'artista sceglie le varie sfumature del blu come toni prediletti per impostare le sue opere, quasi a voler suggerire un umore acqueo o un pensiero aereo. Aria e acqua protagoniste e rappresentate con limpida originalità e profonda ricerca, senza però tralasciare il romanticismo d'un dettaglio o un punto di vista ravvicinato, visioni privilegiate figlie di talento e acutezza. Il sublime è anche - come s'è visto al principio - uno choc iniziale e su questo fondamentale aspetto si focalizzano le opere di Susanne Macke-Bolivar: l'artista parte dall'attualità e con i suoi dipinti vuole catturare l'attenzione del pubblico sensibilizzandolo su alcuni argomenti scottanti come la mala politica o il cambiamento climatico, per riuscire nell'intendo utilizza cromie vivaci e contrastanti, pennellate decise e un'espressività decisamente neo-espressionista. I colori vivissimi colpiscono nel profondo, le figure vibranti si fanno portavoce di uno spirito sensibile e battagliero. Ma il sublime è anche grandiosità, sontuosità, abbondanza, sia a livello formale che cromatico o esperienziale, ecco dunque confermato tutto ciò dai dipinti di Paola Zannoni, opere esplosive dove tutto l'immaginario di un'artista ultra poliedrica trova piena e mirabile espressione. Una volta scelto il tono di fondo compaiono sulla tela forme ricorrenti, simboli, percorsi magici che Zannoni traccia per mezzo della spatola; la ricchezza elementale cresce via via che la creazione va sviluppandosi, in un crescendo inarrestabile di effetti luministico-cromatici in cui l'elemento brillante gioca un ruolo di primo piano. Mirabilia dal fascino irresistibile.
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e-mail: info.arttimeudine@gmail.com
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