La Galleria ARTtime per ogni esposizione crea una locandina personalizzata, qui sotto si possono vedere alcuni esempi.
Inoltre la Galleria ARTtime promuove l'attività artistica sul web e sui social.
Qui di seguito l'articolo relativo alla mostra in corso:
"Confronti espressivi"
Dal 19 aprile al 4 maggio 2024
ARTtime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova mostra collettiva internazionale e speciale. Venerdì 19 aprile 2024 alle ore 11:30 apre i battenti l'esposizione “Confronti espressivi”.
Non c'è nulla di più arricchente e stimolante del confronto, quest'affermazione assume valore assoluto quando si parla di Arte: avvicinando espressività, linguaggi e tecniche differenti si otterrà un piacevole microcosmo, una sorta di sintesi di alcune tra le più interessanti tendenze artistiche contemporanee. Sette Artiste/i di valore assoluto, provenienti da tre nazioni vicine ed amiche (Italia, Germania, Austria) danno vita ad un'esposizione intensa, ricca, multi-sfaccettata, un'esperienza di visione assolutamente da non perdere, un intenso piacere per mente, occhi e spirito.
Rimarrà aperta e visitabile fino a sabato 4 maggio.
Sabato 20 aprile alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: Astrid Eisinger, Angela Ippolito, Irmgard Elisabeth Jungwirth, Heidrun MalComes, Teresa Manenti, Maria Carla Prevedello e Giuseppe Turconi.
Astrid Eisinger è nata a Landau in der Pfalz. Dopo studi artistici a Landau e studi di design della comunicazione a Mainz è diventata insegnante di danza (OFF- Teatro Neuss), ricoprendo il ruolo di direttrice artistica in varie agenzie e docente di generazione di idee (IMK Wiesbaden). Ha iniziato a disegnare nudi all'età di diciotto anni (per passione) e negli anni successivi si è avvicinata al soggetto con varie tecniche sviluppando un proprio punto di vista su di esso. Il corpo è anche il soggetto in movimento , l'artista ha appunto curato e messo in scena vari spettacoli di danza e teatri di danza, tra l'altro al Kammerspiele di Mainz e al tig7 di Mannheim. Per Astrid Eisinger la verità anatomica e l'espressione interiore nelle opere costituiscono il fondamento dell'interpretazione.
Le figure presenti nelle opere di Angela Ippolito sono eredi di uno svuotamento del reale, in cui ogni sovrastruttura cade e l’uomo rimane senza punti di riferimento, solo difronte all’esplodere incontrollato dei suoi sentimenti. Dominanti rimangono le silhouette, senza volto e ripetute all’infinito: queste sono concrezioni del pensiero che si agitano all’interno di una o più emozioni e che, gestite grazie ad una delicata sensibilità cromatica, interagiscono tra loro con violenza o eleganza, tensione o leggerezza, ancorate al reale o sospese nel fantastico, realizzando una dinamica intima o interpersonale che rende visibile l’inesprimibile. Ognuna di queste opere è come una via crucis, da percorrere per arrivare ad ottenere il godimento estetico e la catarsi, che è il fine di ogni opera d'arte classica.
La firma artistica di Irmgard Elisabeth Jungwirth si basa sull'astrazione e sul linguaggio simbolico; grafica, pittura e collage si mescolano creando opere particolarissime dallo stile inconfondibile. Varie strutture esaltano l'espressione delle superfici: le forme e i colori semplici e forti delle popolazioni indigene dell'Africa e dell'America e le pitture rupestri sono le sue maggiori fonti di ispirazione. La pittura di Jungwirth è caratterizzata da contrasti cromatici positivi, un simbolismo raffinato e uno spiccato dinamismo. I numerosi viaggi compiuti in tutto il mondo (Indonesia, India, Cina, Tibet, Medio Oriente, Africa, Sud America, Stati Uniti e Canada) hanno contribuito a fornire all'artista un notevole patrimonio di idee diverse e una grande ricchezza di impulsi visivi.
Nata e cresciuta vicino Francoforte, Heidrun MalComes ha conseguito un diploma di fotografia nel 1981 e si è laureata all'Università di Würzburg in Communication Design nel 1987. Ha poi lavorato come direttrice artistica in agenzie pubblicitarie e dal 2001 ha un proprio atelier a Karlsruhe dove lavora come artista indipendente e fotografa. Lì ha aperto anche la sua galleria d‘arte, dove esibisce non solo i suoi lavori, ma anche le opere di altri artisti. Le opere di Heidrun comprendono fotografie, dipinti e sculture e vengono esposte sin dal 1983 in gallerie d‘arte nazionali ed internazionali. L'artista cerca sempre di mettere la figura umana in primo piano ed essendo una persona aperta e riflessiva non si ferma su un unico soggetto, ma vive secondo la filosofia di Eraclito: "Panta Rhei".
Per l’artista Teresa Manenti dipingere è leggere ed interpretare la realtà nelle sue varie forme, concrete ed emozionali, attraverso una scomposizione e ricomposizione che la trasfigurano, dandole una nuova vita. A partire da un progetto in cui sono rilevanti la dimensione razionale e una visione dello spazio in chiave di geometrie, l’uso di pennellate dinamiche, libere quasi istintive e la scelta di colori caldi e luminosi conducono a figurazioni che creano una sorta di complicità con chi le osserva. Teresa Manenti è nata Coriano (RN) e risiede a Mestre. Dopo la maturità classica si è laureata in Fisica Nucleare, ha insegnato Matematica in vari Istituti Tecnici, sempre accompagnata dalla passione per l'arte e il desiderio di studiare ed approfondire diverse tematiche e tecniche.
La rivoluzione artistica di Maria Carla Prevedello fu determinata dall’incontro con il Prof. Baba Bedi e la filosofia acquariana. Da quel momento la sua anima aprì una nuova finestra incontrando la pittura psichica. Contemporaneamente frequentava le lezioni di scenografia del Prof. Giovanni Soccol all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Più la sua pittura diventava conosciuta, maggiore era il desiderio in lei di comunicare qualcosa di più profondo, che avesse il profumo del sacro. Così iniziò gli studi di iconografia bizantina alla scuola del russo Alexander Stal’nov e del maestro italiano Giovanni Mezzalira. Da lì l’oro, simbolo della totalità della compassione, del sacro, dell’immortalità, entra nelle sue opere per sempre. Ogni dipinto presenta un concetto filosofico che invita a riflettere.
A Milano Giuseppe Turconi svolge il primo iter artistico nel campo dell'art-design, con importanti collaborazioni sia con aziende che con editori e agenzie di pubblicità. La prima personale di pittura è del 1975, a Legnano. Fra il 1979 e il 1984 concilia la propria attività di pittore e pubblicitario con quella di giornalista per "Il Giornale Italiano d'Europa", con interessi specifici nel campo della pittura, grafica e cinema. Nel 1994 fonda a Cilavegna (PV) il Cenacolo degli Artefici, un sodalizio di artisti che è anche una scuola d’arte, dove il sistema di insegnare è più vicino alle botteghe degli artisti rinascimentali dove si impara lavorando e si lavora imparando. È stato invitato ad esporre in importanti rassegne con artisti di grande notorietà. Oggi vive e lavora a Parona (PV).
La mostra sarà visitabile fino al 4 maggio presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Chiuso il 25 aprile e 1° maggio. Ingresso libero.
Qui di seguito l'articolo relativo alla mostra in corso:
"Confronti espressivi"
Dal 19 aprile al 4 maggio 2024
ARTtime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova mostra collettiva internazionale e speciale. Venerdì 19 aprile 2024 alle ore 11:30 apre i battenti l'esposizione “Confronti espressivi”.
Non c'è nulla di più arricchente e stimolante del confronto, quest'affermazione assume valore assoluto quando si parla di Arte: avvicinando espressività, linguaggi e tecniche differenti si otterrà un piacevole microcosmo, una sorta di sintesi di alcune tra le più interessanti tendenze artistiche contemporanee. Sette Artiste/i di valore assoluto, provenienti da tre nazioni vicine ed amiche (Italia, Germania, Austria) danno vita ad un'esposizione intensa, ricca, multi-sfaccettata, un'esperienza di visione assolutamente da non perdere, un intenso piacere per mente, occhi e spirito.
Rimarrà aperta e visitabile fino a sabato 4 maggio.
Sabato 20 aprile alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: Astrid Eisinger, Angela Ippolito, Irmgard Elisabeth Jungwirth, Heidrun MalComes, Teresa Manenti, Maria Carla Prevedello e Giuseppe Turconi.
Astrid Eisinger è nata a Landau in der Pfalz. Dopo studi artistici a Landau e studi di design della comunicazione a Mainz è diventata insegnante di danza (OFF- Teatro Neuss), ricoprendo il ruolo di direttrice artistica in varie agenzie e docente di generazione di idee (IMK Wiesbaden). Ha iniziato a disegnare nudi all'età di diciotto anni (per passione) e negli anni successivi si è avvicinata al soggetto con varie tecniche sviluppando un proprio punto di vista su di esso. Il corpo è anche il soggetto in movimento , l'artista ha appunto curato e messo in scena vari spettacoli di danza e teatri di danza, tra l'altro al Kammerspiele di Mainz e al tig7 di Mannheim. Per Astrid Eisinger la verità anatomica e l'espressione interiore nelle opere costituiscono il fondamento dell'interpretazione.
Le figure presenti nelle opere di Angela Ippolito sono eredi di uno svuotamento del reale, in cui ogni sovrastruttura cade e l’uomo rimane senza punti di riferimento, solo difronte all’esplodere incontrollato dei suoi sentimenti. Dominanti rimangono le silhouette, senza volto e ripetute all’infinito: queste sono concrezioni del pensiero che si agitano all’interno di una o più emozioni e che, gestite grazie ad una delicata sensibilità cromatica, interagiscono tra loro con violenza o eleganza, tensione o leggerezza, ancorate al reale o sospese nel fantastico, realizzando una dinamica intima o interpersonale che rende visibile l’inesprimibile. Ognuna di queste opere è come una via crucis, da percorrere per arrivare ad ottenere il godimento estetico e la catarsi, che è il fine di ogni opera d'arte classica.
La firma artistica di Irmgard Elisabeth Jungwirth si basa sull'astrazione e sul linguaggio simbolico; grafica, pittura e collage si mescolano creando opere particolarissime dallo stile inconfondibile. Varie strutture esaltano l'espressione delle superfici: le forme e i colori semplici e forti delle popolazioni indigene dell'Africa e dell'America e le pitture rupestri sono le sue maggiori fonti di ispirazione. La pittura di Jungwirth è caratterizzata da contrasti cromatici positivi, un simbolismo raffinato e uno spiccato dinamismo. I numerosi viaggi compiuti in tutto il mondo (Indonesia, India, Cina, Tibet, Medio Oriente, Africa, Sud America, Stati Uniti e Canada) hanno contribuito a fornire all'artista un notevole patrimonio di idee diverse e una grande ricchezza di impulsi visivi.
Nata e cresciuta vicino Francoforte, Heidrun MalComes ha conseguito un diploma di fotografia nel 1981 e si è laureata all'Università di Würzburg in Communication Design nel 1987. Ha poi lavorato come direttrice artistica in agenzie pubblicitarie e dal 2001 ha un proprio atelier a Karlsruhe dove lavora come artista indipendente e fotografa. Lì ha aperto anche la sua galleria d‘arte, dove esibisce non solo i suoi lavori, ma anche le opere di altri artisti. Le opere di Heidrun comprendono fotografie, dipinti e sculture e vengono esposte sin dal 1983 in gallerie d‘arte nazionali ed internazionali. L'artista cerca sempre di mettere la figura umana in primo piano ed essendo una persona aperta e riflessiva non si ferma su un unico soggetto, ma vive secondo la filosofia di Eraclito: "Panta Rhei".
Per l’artista Teresa Manenti dipingere è leggere ed interpretare la realtà nelle sue varie forme, concrete ed emozionali, attraverso una scomposizione e ricomposizione che la trasfigurano, dandole una nuova vita. A partire da un progetto in cui sono rilevanti la dimensione razionale e una visione dello spazio in chiave di geometrie, l’uso di pennellate dinamiche, libere quasi istintive e la scelta di colori caldi e luminosi conducono a figurazioni che creano una sorta di complicità con chi le osserva. Teresa Manenti è nata Coriano (RN) e risiede a Mestre. Dopo la maturità classica si è laureata in Fisica Nucleare, ha insegnato Matematica in vari Istituti Tecnici, sempre accompagnata dalla passione per l'arte e il desiderio di studiare ed approfondire diverse tematiche e tecniche.
La rivoluzione artistica di Maria Carla Prevedello fu determinata dall’incontro con il Prof. Baba Bedi e la filosofia acquariana. Da quel momento la sua anima aprì una nuova finestra incontrando la pittura psichica. Contemporaneamente frequentava le lezioni di scenografia del Prof. Giovanni Soccol all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Più la sua pittura diventava conosciuta, maggiore era il desiderio in lei di comunicare qualcosa di più profondo, che avesse il profumo del sacro. Così iniziò gli studi di iconografia bizantina alla scuola del russo Alexander Stal’nov e del maestro italiano Giovanni Mezzalira. Da lì l’oro, simbolo della totalità della compassione, del sacro, dell’immortalità, entra nelle sue opere per sempre. Ogni dipinto presenta un concetto filosofico che invita a riflettere.
A Milano Giuseppe Turconi svolge il primo iter artistico nel campo dell'art-design, con importanti collaborazioni sia con aziende che con editori e agenzie di pubblicità. La prima personale di pittura è del 1975, a Legnano. Fra il 1979 e il 1984 concilia la propria attività di pittore e pubblicitario con quella di giornalista per "Il Giornale Italiano d'Europa", con interessi specifici nel campo della pittura, grafica e cinema. Nel 1994 fonda a Cilavegna (PV) il Cenacolo degli Artefici, un sodalizio di artisti che è anche una scuola d’arte, dove il sistema di insegnare è più vicino alle botteghe degli artisti rinascimentali dove si impara lavorando e si lavora imparando. È stato invitato ad esporre in importanti rassegne con artisti di grande notorietà. Oggi vive e lavora a Parona (PV).
La mostra sarà visitabile fino al 4 maggio presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Chiuso il 25 aprile e 1° maggio. Ingresso libero.
Galleria ARTtime - vicolo Pulesi, 6 a - 33100 Udine - tel. 0432/512099- cell. 340/2542393
e-mail: info.arttimeudine@gmail.com
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