Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Catturar l'istante"
(18 - 31 ottobre 2024)
Quante volte ci chiediamo se è davvero possibile catturare un istante? Si tratta di una domanda che è connaturata all'essere umano ed alla sua innata curiosità. Secoli fa gli istanti speciali si potevano solo serbare nella memoria o potevano essere immortalati da un pittore (anche se spesso erano rappresentazioni arbitrarie, artefatte e non pienamente veritiere). Poi nacque la fotografia. Essa si è evoluta e, da circa un secolo, ci permette – davvero – di catturare l'istante (e non solo, anche la sua memoria emozionale).
Paolo Gabriele Maiero si lascia ispirare dalla magnificenza della natura e realizza degli scatti in grado di sedurre lo sguardo e conquistare il cuore: la scelta del punto di vista è studiata al millimetro, tutto è attentamente misurato, dal minimo bagliore alla posizione di un elemento sul fondo, i suoi paesaggi di una bellezza mozzafiato raccontano la loro storia. Il fotografo predilige ambienti selvaggi e poco antropizzati, per lui solo un'atmosfera incontaminata può ispirare la forza ancestrale e speciale che cerca di trasmettere – con successo - in ogni scatto. Sonia Fattori quando trova un luogo del cuore se ne innamora davvero e, come chi ama, spontaneamente lo dimostra: Lampedusa è uno di questi e su quell'isola magica la fotografa ci è stata moltissime volte ed è sempre riuscita a cogliere un nuovo dettaglio, un soggetto inaspettato, un colore inatteso. Isola di pescatori fieri e forti, con atmosfere incredibili, cielo d'ambra e mare d'agata, vitale e sempre accogliente ispira gli scatti di Sonia Fattori che ha scelto proprio i cieli e i pescatori come soggetti ideali per raccontare fotograficamente le sue emozioni. “Amami ad occhi chiusi”, così Andrea Salone ha intitolato la selezione fotografica che abbraccia quattro anni di passione e impegno, di ispirazione e ricerca: osservando i suoi scatti si nota la grande sensibilità ed empatia del fotografo che spesso sceglie soggetti umili ed emarginati dando voce alle loro anime, anche il tema della gestualità è ben rappresentato con i primissimi piani di mani segnate dalla dignità del lavoro e poi il riflesso, un espediente assai amato e costantemente ricercato da Salone che può essere letto come la dilatazione del sentimento che moltiplica lo spazio. Maddalena Barletta inizia riflettendo sulla vera essenza della realtà, sulla lucreziana “natura delle cose” per arrivare alla creazione di fotografie che sovrappongono i loro piani di visione distinti per ottenere un'unione creativa in grado di far convergere entità a sé stanti: un libro antico aperto incontra un albero dipinto per poi unirsi ad un secolare manoscritto, vite passate che si incontrano nel presente per riverberarsi nel futuro. Ci si trova dinnanzi ad opere raffinate ed intriganti che raccontano una ricerca acuta e profonda in grado di attrarre l'attenzione con sottile garbo. Roberto Casasola si lascia ispirare da atmosfere d'antan, immagina infatti di calarsi nei panni di un pittore dell'800 alla prese con uno dei capisaldi della pittura, il nudo: le sue fotografie regalano all'osservatore un gioco di luci affascinante ed evocativo, pare d'intravedere l'atmosfera dello studio, con la modella - assorta ma attenta – che cambia posa seguendo le indicazioni del ritraente. Quella di Casasola è una fotografia dall'estetica raffinata ed elegante, dove la bellezza del soggetto viene celebrata con classe e genuinità, connotandola anche di importanti significati simbolici. Tiziana Moccia sceglie di misurarsi con un tema importante, presenta infatti un progetto sugli attacchi di panico: individua e traspone fotograficamente le differenti fasi del fenomeno, dal pensiero insorgente all'esplosione, dallo spaesamento all'abbattimento finale. Primi piani di rara intensità che lasciano trasparire tutta la tremenda forza spaesante che il panico provoca, una potenza espressiva che si amplifica grazie al sapiente e brusco contrasto tra il nero del fondo e il candore del volto; una riflessione che, con immediatezza, riesce a toccare le corde del cuore.
Sei maniere differenti di “catturar l'istante”, sei sensibilità uniche che scelgono di confrontarsi assieme per regalare al pubblico una, cento, mille emozioni. La fotografia è proprio questo, emozione pura, in grado di eternare per sempre un istante. Speciale, unico, irripetibile.
(18 - 31 ottobre 2024)
Quante volte ci chiediamo se è davvero possibile catturare un istante? Si tratta di una domanda che è connaturata all'essere umano ed alla sua innata curiosità. Secoli fa gli istanti speciali si potevano solo serbare nella memoria o potevano essere immortalati da un pittore (anche se spesso erano rappresentazioni arbitrarie, artefatte e non pienamente veritiere). Poi nacque la fotografia. Essa si è evoluta e, da circa un secolo, ci permette – davvero – di catturare l'istante (e non solo, anche la sua memoria emozionale).
Paolo Gabriele Maiero si lascia ispirare dalla magnificenza della natura e realizza degli scatti in grado di sedurre lo sguardo e conquistare il cuore: la scelta del punto di vista è studiata al millimetro, tutto è attentamente misurato, dal minimo bagliore alla posizione di un elemento sul fondo, i suoi paesaggi di una bellezza mozzafiato raccontano la loro storia. Il fotografo predilige ambienti selvaggi e poco antropizzati, per lui solo un'atmosfera incontaminata può ispirare la forza ancestrale e speciale che cerca di trasmettere – con successo - in ogni scatto. Sonia Fattori quando trova un luogo del cuore se ne innamora davvero e, come chi ama, spontaneamente lo dimostra: Lampedusa è uno di questi e su quell'isola magica la fotografa ci è stata moltissime volte ed è sempre riuscita a cogliere un nuovo dettaglio, un soggetto inaspettato, un colore inatteso. Isola di pescatori fieri e forti, con atmosfere incredibili, cielo d'ambra e mare d'agata, vitale e sempre accogliente ispira gli scatti di Sonia Fattori che ha scelto proprio i cieli e i pescatori come soggetti ideali per raccontare fotograficamente le sue emozioni. “Amami ad occhi chiusi”, così Andrea Salone ha intitolato la selezione fotografica che abbraccia quattro anni di passione e impegno, di ispirazione e ricerca: osservando i suoi scatti si nota la grande sensibilità ed empatia del fotografo che spesso sceglie soggetti umili ed emarginati dando voce alle loro anime, anche il tema della gestualità è ben rappresentato con i primissimi piani di mani segnate dalla dignità del lavoro e poi il riflesso, un espediente assai amato e costantemente ricercato da Salone che può essere letto come la dilatazione del sentimento che moltiplica lo spazio. Maddalena Barletta inizia riflettendo sulla vera essenza della realtà, sulla lucreziana “natura delle cose” per arrivare alla creazione di fotografie che sovrappongono i loro piani di visione distinti per ottenere un'unione creativa in grado di far convergere entità a sé stanti: un libro antico aperto incontra un albero dipinto per poi unirsi ad un secolare manoscritto, vite passate che si incontrano nel presente per riverberarsi nel futuro. Ci si trova dinnanzi ad opere raffinate ed intriganti che raccontano una ricerca acuta e profonda in grado di attrarre l'attenzione con sottile garbo. Roberto Casasola si lascia ispirare da atmosfere d'antan, immagina infatti di calarsi nei panni di un pittore dell'800 alla prese con uno dei capisaldi della pittura, il nudo: le sue fotografie regalano all'osservatore un gioco di luci affascinante ed evocativo, pare d'intravedere l'atmosfera dello studio, con la modella - assorta ma attenta – che cambia posa seguendo le indicazioni del ritraente. Quella di Casasola è una fotografia dall'estetica raffinata ed elegante, dove la bellezza del soggetto viene celebrata con classe e genuinità, connotandola anche di importanti significati simbolici. Tiziana Moccia sceglie di misurarsi con un tema importante, presenta infatti un progetto sugli attacchi di panico: individua e traspone fotograficamente le differenti fasi del fenomeno, dal pensiero insorgente all'esplosione, dallo spaesamento all'abbattimento finale. Primi piani di rara intensità che lasciano trasparire tutta la tremenda forza spaesante che il panico provoca, una potenza espressiva che si amplifica grazie al sapiente e brusco contrasto tra il nero del fondo e il candore del volto; una riflessione che, con immediatezza, riesce a toccare le corde del cuore.
Sei maniere differenti di “catturar l'istante”, sei sensibilità uniche che scelgono di confrontarsi assieme per regalare al pubblico una, cento, mille emozioni. La fotografia è proprio questo, emozione pura, in grado di eternare per sempre un istante. Speciale, unico, irripetibile.
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