Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Espressività trascendenti"
(16 - 28 novembre 2024)
Tutta l'Arte non figurativa possiede - sia in potenza che in atto – una carica d'innovazione rivoluzionaria. Un percorso creativo iniziato dai pionieri Kupka e Kandiskij e sviluppatosi sempre all'insegna della ricerca e dell'esplorazione di nuovi codici espressivi. Si oltrepassano gli stilemi linguistici di un'Arte plurimillenaria e si giunge quasi alla pura trascendenza... Qui si potrà scoprire un piccolo compendio di quest'espressività completamente nuova, prospettive soggettive e affascinanti che sono lo specchio di anime speciali.
Le opere di Eleonora Colavin sono figlie della libertà espressiva, turbini di colore che si tramutano in materia, gestualità che determinano spazialità policentriche e dalle multiple prospettive: quello dell'artista è un espressionismo astratto con una netta componente gestuale, prevalgono le cromie intense e gli accostamenti contrastati. Ci si trova dinnanzi a dipinti vibranti, di carattere, impetuosi e ritmati, vi si ricontra anche una componente musicale dove i rossi, gialli e verdi sembrano alludere a violini, trombe e percussioni ritmate a concerto in un irresistibile crescendo. Per Mića Bjelica la creazione pittorica è un bisogno insopprimibile, siamo al cospetto di un artista la cui ispirazione continua e illimitata porta alla nascita di opere in cui la componente espressivo-energetica del colore è assolutamente predominante: in base allo specifico momento utilizza una gamma cromatica ristretta, funzionale per il messaggio che quel preciso dipinto veicolerà. Bellezze naturali, gioie della vita, visioni e piccoli accadimenti, questi i temi raccontati dai rapidi e vigorosi colpi di spatola dell'artista che, con lucido impeto, non finisce di stupire. La magnificenza evocativa del colore è la componente essenziale delle opere di Maria Rosa Zanforlin, esplosioni emozionali i cui titoli permettono letture e riflessioni corrette ed approfondite: le gamme cromatiche protagoniste in ciascun dipinto raccontano una storia, le tinte si dilatano, abbracciandosi, dando vita a scenari che ricordano sia lo spettacolo pirotecnico che l'avvolgenza della fluid art. L'artista ha esteso poi l'espressività dell'opera creando dei “sinonimi” d'eccezione, ossìa dei meravigliosi foulards che replicano su seta la scena dipinta. Le opere di Silvia Brigenti sono intrise d'un eleganza sobria e misurata che si manifesta nella scelta accurata dei simboli formali, delle cromie e degli elementi a collage: in ogni dipinto è presente una componente segnica e vi prevalgono – alternativamente – toni chiari o scuri, spesso l'artista inserisce un piccolo ritaglio di giornale o una pagina scritta, elementi questi che ricoprono una funzione narrativa, tanto quanto i circoli o le sagome ben evidenziate da tratti sovrapposti che ne esaltano i contorni. L'impressione è quella di un raffinato ed arguto minimalismo. Elisa Campana presenta una versione raffinata ed essenziale della fluid art dove studia diverse soluzioni espressive incentrate sul contrasto bianco/nero: l'artista è una virtuosa della tecnica e all'abilità pittorica unisce la profonda conoscenza del design, caratteristiche che le permettono la creazione di opere che spiccano per eleganza, fascino e magnetismo. Bianco, nero, fuxia, oro, con queste quattro tinte l'artista dà vita a visioni fantastiche che catturano l'attenzione e stuzzicano la fantasia, suggerendo letture ed interpretazioni estremamente varie e soggettive ma sempre positive. I dipinti di Rita Lombardi nascono dalla sapiente interazione tra pittura, fisica e filosofia, un connubio unico nel suo genere e che si esplicita in un astratto geometrico dove tutto è essenzialità; l'artista predilige cromie pure e forme semplici, il motivo lineare – spesso bianco – risalta su sfondi dalle tinte calde e vibranti e la giustapposizione di elementi essenziali dai colori contrastanti è il riflesso di una complessità che si racconta con naturale semplicità. Spesso i dipinti hanno titoli che alludono alla fisica o all'astronomia, riflesso degli studi dell'artista. Raimund Denscherz affronta il tema delle connessioni e lo tratta con un approccio sperimentale e improntato alla ricerca, sia dal punto di vista tecnico che materiale; l'artista individua due masse distinte ma percepite come simili – composte da materiali e cromie differenti – che sono tenute unite da uno o più elementi ad esse estranei. L'espressività di Denscherz ispira un avvicinamento fisico all'opera, questo in virtù dell'apparenza materica e tattile degli elementi costitutivi che invitano proprio al contatto diretto per assimilarne i concetti e svelarne i misteri.
Sette espressività trascendenti dunque, sette linguaggi pittorici che superano la rappresentazione mimetica della realtà per arrivare a proporre qualcosa di assolutamente innovativo e speciale. Raccoglierli assieme per valorizzarli vicendevolmente in un ideale dialogo è quanto di più stimolante ed interessante si possa provare a mettere in atto.
(16 - 28 novembre 2024)
Tutta l'Arte non figurativa possiede - sia in potenza che in atto – una carica d'innovazione rivoluzionaria. Un percorso creativo iniziato dai pionieri Kupka e Kandiskij e sviluppatosi sempre all'insegna della ricerca e dell'esplorazione di nuovi codici espressivi. Si oltrepassano gli stilemi linguistici di un'Arte plurimillenaria e si giunge quasi alla pura trascendenza... Qui si potrà scoprire un piccolo compendio di quest'espressività completamente nuova, prospettive soggettive e affascinanti che sono lo specchio di anime speciali.
Le opere di Eleonora Colavin sono figlie della libertà espressiva, turbini di colore che si tramutano in materia, gestualità che determinano spazialità policentriche e dalle multiple prospettive: quello dell'artista è un espressionismo astratto con una netta componente gestuale, prevalgono le cromie intense e gli accostamenti contrastati. Ci si trova dinnanzi a dipinti vibranti, di carattere, impetuosi e ritmati, vi si ricontra anche una componente musicale dove i rossi, gialli e verdi sembrano alludere a violini, trombe e percussioni ritmate a concerto in un irresistibile crescendo. Per Mića Bjelica la creazione pittorica è un bisogno insopprimibile, siamo al cospetto di un artista la cui ispirazione continua e illimitata porta alla nascita di opere in cui la componente espressivo-energetica del colore è assolutamente predominante: in base allo specifico momento utilizza una gamma cromatica ristretta, funzionale per il messaggio che quel preciso dipinto veicolerà. Bellezze naturali, gioie della vita, visioni e piccoli accadimenti, questi i temi raccontati dai rapidi e vigorosi colpi di spatola dell'artista che, con lucido impeto, non finisce di stupire. La magnificenza evocativa del colore è la componente essenziale delle opere di Maria Rosa Zanforlin, esplosioni emozionali i cui titoli permettono letture e riflessioni corrette ed approfondite: le gamme cromatiche protagoniste in ciascun dipinto raccontano una storia, le tinte si dilatano, abbracciandosi, dando vita a scenari che ricordano sia lo spettacolo pirotecnico che l'avvolgenza della fluid art. L'artista ha esteso poi l'espressività dell'opera creando dei “sinonimi” d'eccezione, ossìa dei meravigliosi foulards che replicano su seta la scena dipinta. Le opere di Silvia Brigenti sono intrise d'un eleganza sobria e misurata che si manifesta nella scelta accurata dei simboli formali, delle cromie e degli elementi a collage: in ogni dipinto è presente una componente segnica e vi prevalgono – alternativamente – toni chiari o scuri, spesso l'artista inserisce un piccolo ritaglio di giornale o una pagina scritta, elementi questi che ricoprono una funzione narrativa, tanto quanto i circoli o le sagome ben evidenziate da tratti sovrapposti che ne esaltano i contorni. L'impressione è quella di un raffinato ed arguto minimalismo. Elisa Campana presenta una versione raffinata ed essenziale della fluid art dove studia diverse soluzioni espressive incentrate sul contrasto bianco/nero: l'artista è una virtuosa della tecnica e all'abilità pittorica unisce la profonda conoscenza del design, caratteristiche che le permettono la creazione di opere che spiccano per eleganza, fascino e magnetismo. Bianco, nero, fuxia, oro, con queste quattro tinte l'artista dà vita a visioni fantastiche che catturano l'attenzione e stuzzicano la fantasia, suggerendo letture ed interpretazioni estremamente varie e soggettive ma sempre positive. I dipinti di Rita Lombardi nascono dalla sapiente interazione tra pittura, fisica e filosofia, un connubio unico nel suo genere e che si esplicita in un astratto geometrico dove tutto è essenzialità; l'artista predilige cromie pure e forme semplici, il motivo lineare – spesso bianco – risalta su sfondi dalle tinte calde e vibranti e la giustapposizione di elementi essenziali dai colori contrastanti è il riflesso di una complessità che si racconta con naturale semplicità. Spesso i dipinti hanno titoli che alludono alla fisica o all'astronomia, riflesso degli studi dell'artista. Raimund Denscherz affronta il tema delle connessioni e lo tratta con un approccio sperimentale e improntato alla ricerca, sia dal punto di vista tecnico che materiale; l'artista individua due masse distinte ma percepite come simili – composte da materiali e cromie differenti – che sono tenute unite da uno o più elementi ad esse estranei. L'espressività di Denscherz ispira un avvicinamento fisico all'opera, questo in virtù dell'apparenza materica e tattile degli elementi costitutivi che invitano proprio al contatto diretto per assimilarne i concetti e svelarne i misteri.
Sette espressività trascendenti dunque, sette linguaggi pittorici che superano la rappresentazione mimetica della realtà per arrivare a proporre qualcosa di assolutamente innovativo e speciale. Raccoglierli assieme per valorizzarli vicendevolmente in un ideale dialogo è quanto di più stimolante ed interessante si possa provare a mettere in atto.
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