Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Ispirate espressività"
(4 - 24 aprile 2025)
Esiste forse qualcosa di più magico, imprevedibile e fantastico dell'ispirazione di un/a Artista? La risposta, in questo caso, è un convinto “no”. ARTtime, partendo dal citato quesito, ha voluto dedicare una mostra proprio al frutto dell'ispirazione artistica: spazio dunque ad espressività uniche e irripetibili, esplorazioni originali all'interno dello sterminato universo delle arti visive in grado di regalare curiosità, meraviglia e stupore.
Nelle splendide vedute paesaggistiche di Pio Serafini i colori si tramutano in pura emozione, quella proposta dall'artista è una visione in cui dato reale ed elaborazione espressionista convergono meravigliosamente celebrando nel migliore dei modi le bellezze delle campagne e borghi dell'ascolano. L'elemento naturale e quello antropico convivono in armonia, le aree cromatiche sono organizzate secondo logica geometrica, l'energia del colore caldo convive in pieno equilibrio con gli azzurri e i blu, quella di Serafini è una pittura che profuma d'amore. Anche le opere di Imelda Bassanello si caratterizzano per una rappresentazione dinamica ed incisiva dallo stile inconfondibile: i suoi ritratti travalicano le due dimensioni della tela prendendo vita, pare di vederli muoversi con disarmante naturalezza e interagire direttamente con chi li ammira. Artista dalla grandissima esperienza, mostra una totale padronanza del mezzo pittorico, ben leggibile nell'equilibrio perfetto delle gamme cromatiche e nella pennellata – a un tempo - leggera, sicura e decisa con un altissimo grado di espressività. Raffinati ed enigmatici, i dipinti di Roberto Morandin vanno osservati con la massima attenzione per riuscire a cogliere tutti gli elementi simbolici presenti e per poter godere appieno della perizia tecnica dell'artista, percepibile nell'accuratezza della rappresentazione di ogni minimo dettaglio. I cieli e le atmosfere aeree di Morandin hanno un fascino magnetico, sembra quasi di percepire il soffio della brezza o la fugace ombra d'una nube passeggera, la solenne ampiezza della veduta è magia e ogni piccolo dettaglio è una carezza per l'anima. La pittura di Marco Renier nella sua totale ed assoluta originalità è difficile da inquadrare: surrealista con un tocco simbolista? Simbolista con accenti surrealisti? Definizioni calzanti ed errate a un tempo. I dettagli di volti monocromi – a volte umani, a volte scultorei – dall'occhio piangente o fisso nel vuoto sono inseriti in spazi indefiniti da cui si scorgono aperture che lasciano intravedere realtà colorate e spiazzanti; amare riflessioni sull'insoddisfazione e la tristezza? Senso di stabile sicurezza nella propria confort-zone? Enigmi di rara bellezza. La passione e l'interesse che Gianluca Cunich nutre nei confronti della cultura giapponese è perfettamente riflessa nelle sue opere: con matite, acquerelli e acrilici l'artista rende omaggio a samurai e geishe con uno stile che richiama l'anime, le cromie sono tenui e raffinate, il tratto è sicuro e il dettaglio a volte si fa esplicito, altre celato. I personaggi da lui dipinti hanno un fascino speciale, figure iconiche che si ergono a protagonisti di una realtà immaginata e suggestiva che prende vita uscendo dalle ristrette due dimensioni della pittura. Giovanni Amoriello sceglie la libertà assoluta nell'espressione delle proprie emozioni in chiave artistica: le sue opere grafiche spiccano per l'essenzialità delle forme, in ogni dettaglio si può leggere tra le righe l'umore che l'artista aveva in ogni preciso istante. Quella di Amoriello è una grafica espressionista e istintiva, che richiama sì alcuni schemi artistici conosciuti, ma deve ritenersi totalmente fuori dal tempo, dallo spazio e dagli schemi, esplicitazione del proprio inconscio e istantanea autentica e verace di uno spirito libero e dinamico che molto ha da raccontare. Giulio Fantone decide di trasformare un gioco/souvenir in qualcosa di profondamente simbolico, la sua ricerca sulle boules de neige stupisce e spiazza l'osservatore: pesci, farfalle, bicchieri di cristallo, piante grasse vengono “intrappolati” nelle sfere di vetro dipinte dall'artista e si trasformano in piccoli microcosmi da osservare non più con gli occhi della realtà, bensì utilizzando uno sguardo miniaturizzato che – al tempo stesso – li esalta o li sminuisce. Una realtà molto ampia racchiusa in pochissimo spazio, metafora perfetta della semplificazione a ogni costo tipica della nostra cultura.
Tutto il fascino di sette diversissime “ispirate espressività” è pronto dunque ad affascinare e stupire. Lasciarsi guidare dalla magia di racconti in forme artistiche è un toccasana per lo spirito, utile per deliziare il cuore ed ampliare gli orizzonti mentali di ciascuno. Certo, tutti vorrebbero acquisire ricchezza materiale/monetaria ma - mi si creda - arricchirsi in chiave artistica regala una soddisfazione senza pari.
(4 - 24 aprile 2025)
Esiste forse qualcosa di più magico, imprevedibile e fantastico dell'ispirazione di un/a Artista? La risposta, in questo caso, è un convinto “no”. ARTtime, partendo dal citato quesito, ha voluto dedicare una mostra proprio al frutto dell'ispirazione artistica: spazio dunque ad espressività uniche e irripetibili, esplorazioni originali all'interno dello sterminato universo delle arti visive in grado di regalare curiosità, meraviglia e stupore.
Nelle splendide vedute paesaggistiche di Pio Serafini i colori si tramutano in pura emozione, quella proposta dall'artista è una visione in cui dato reale ed elaborazione espressionista convergono meravigliosamente celebrando nel migliore dei modi le bellezze delle campagne e borghi dell'ascolano. L'elemento naturale e quello antropico convivono in armonia, le aree cromatiche sono organizzate secondo logica geometrica, l'energia del colore caldo convive in pieno equilibrio con gli azzurri e i blu, quella di Serafini è una pittura che profuma d'amore. Anche le opere di Imelda Bassanello si caratterizzano per una rappresentazione dinamica ed incisiva dallo stile inconfondibile: i suoi ritratti travalicano le due dimensioni della tela prendendo vita, pare di vederli muoversi con disarmante naturalezza e interagire direttamente con chi li ammira. Artista dalla grandissima esperienza, mostra una totale padronanza del mezzo pittorico, ben leggibile nell'equilibrio perfetto delle gamme cromatiche e nella pennellata – a un tempo - leggera, sicura e decisa con un altissimo grado di espressività. Raffinati ed enigmatici, i dipinti di Roberto Morandin vanno osservati con la massima attenzione per riuscire a cogliere tutti gli elementi simbolici presenti e per poter godere appieno della perizia tecnica dell'artista, percepibile nell'accuratezza della rappresentazione di ogni minimo dettaglio. I cieli e le atmosfere aeree di Morandin hanno un fascino magnetico, sembra quasi di percepire il soffio della brezza o la fugace ombra d'una nube passeggera, la solenne ampiezza della veduta è magia e ogni piccolo dettaglio è una carezza per l'anima. La pittura di Marco Renier nella sua totale ed assoluta originalità è difficile da inquadrare: surrealista con un tocco simbolista? Simbolista con accenti surrealisti? Definizioni calzanti ed errate a un tempo. I dettagli di volti monocromi – a volte umani, a volte scultorei – dall'occhio piangente o fisso nel vuoto sono inseriti in spazi indefiniti da cui si scorgono aperture che lasciano intravedere realtà colorate e spiazzanti; amare riflessioni sull'insoddisfazione e la tristezza? Senso di stabile sicurezza nella propria confort-zone? Enigmi di rara bellezza. La passione e l'interesse che Gianluca Cunich nutre nei confronti della cultura giapponese è perfettamente riflessa nelle sue opere: con matite, acquerelli e acrilici l'artista rende omaggio a samurai e geishe con uno stile che richiama l'anime, le cromie sono tenui e raffinate, il tratto è sicuro e il dettaglio a volte si fa esplicito, altre celato. I personaggi da lui dipinti hanno un fascino speciale, figure iconiche che si ergono a protagonisti di una realtà immaginata e suggestiva che prende vita uscendo dalle ristrette due dimensioni della pittura. Giovanni Amoriello sceglie la libertà assoluta nell'espressione delle proprie emozioni in chiave artistica: le sue opere grafiche spiccano per l'essenzialità delle forme, in ogni dettaglio si può leggere tra le righe l'umore che l'artista aveva in ogni preciso istante. Quella di Amoriello è una grafica espressionista e istintiva, che richiama sì alcuni schemi artistici conosciuti, ma deve ritenersi totalmente fuori dal tempo, dallo spazio e dagli schemi, esplicitazione del proprio inconscio e istantanea autentica e verace di uno spirito libero e dinamico che molto ha da raccontare. Giulio Fantone decide di trasformare un gioco/souvenir in qualcosa di profondamente simbolico, la sua ricerca sulle boules de neige stupisce e spiazza l'osservatore: pesci, farfalle, bicchieri di cristallo, piante grasse vengono “intrappolati” nelle sfere di vetro dipinte dall'artista e si trasformano in piccoli microcosmi da osservare non più con gli occhi della realtà, bensì utilizzando uno sguardo miniaturizzato che – al tempo stesso – li esalta o li sminuisce. Una realtà molto ampia racchiusa in pochissimo spazio, metafora perfetta della semplificazione a ogni costo tipica della nostra cultura.
Tutto il fascino di sette diversissime “ispirate espressività” è pronto dunque ad affascinare e stupire. Lasciarsi guidare dalla magia di racconti in forme artistiche è un toccasana per lo spirito, utile per deliziare il cuore ed ampliare gli orizzonti mentali di ciascuno. Certo, tutti vorrebbero acquisire ricchezza materiale/monetaria ma - mi si creda - arricchirsi in chiave artistica regala una soddisfazione senza pari.
Galleria ARTtime - vicolo Pulesi, 6 - 33100 Udine - tel. 0432/512099 - cell. 340/2542393
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