Critica... mente
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
Rubrica a cura del critico e gallerista Luca Franzil
"Arte in purezza"
(21 febbraio - 13 marzo 2025)
Cosa c’è di più puro che la libera espressività? Proprio quest’ultima, presentata nelle forme dell’Arte, si configura come la manifestazione fisica della purezza. Presentare dunque opere d’arte libere, non legate ad eccessivi vincoli concettuali o soggettuali, esalta ancora di più il sublime atto creativo dell’artista, individuo speciale che trae continua linfa vitale proprio dall’autonomia espressiva.
Osservando con attenzione le opere di Livia Villa si rimane colpiti sia dalla capacità di resa emozionale dei soggetti che dalla versatilità tecnica dell’artista: nella rappresentazione delle figure umane si riesce a scorgere anima e carattere grazie alla perfetta resa degli sguardi, balza all’occhio anche un grande senso dinamico che trasmette un senso di vitale ed incessante movimento. A proprio agio sia con cromie vivaci che con toni monocromi, Villa è pittrice abilissima che sa porsi in empatia con gli sguardi di chi s’accosta alle sue opere. Abilissima ritrattista dall’animo perfezionista Emanuela Lampugnani si approccia alla rappresentazione della figura umana con un mix di fantasia, sensibilità e meticolosità; l’obiettivo primario è quello di giungere ad una resa il più vicino possibile al dato reale, cogliendo tutte le innumerevoli sfumature emozionali che quella determinata figura può evocare. Nelle sue opere si coglie anche una vena lievemente surreale che guarda al tema della metamorfosi, un processo portato avanti magistralmente con garbata intelligenza, senza eccessi. Sensibilità ed empatia sono le qualità che meglio si adattano allo stile di Giampaolo Muliari, artista dal grande talento che presenta ritratti – eseguiti con matita e pastello – intrisi di trasparenza e dolcezza, opere dove il soggetto in primo piano si pone in contatto diretto con l’osservatore instaurando un silente dialogo: i protagonisti sono bimbi e bimbe, provenienti da diverse parti del mondo, i cui occhi felici e sorrisi sinceri regalano una ventata di fiducia nel futuro dell’umanità. Inni alla bellezza della vita che suggeriscono solarità ed ottimismo. Le opere di Mimma Galtieri sono in grado di trasmettere un alone di intrigante mistero unito ad una grande carica di pathos: i primissimi piani del volto, le figure fluttuanti, gli intrecci dei corpi avvinti sono concepiti come delle soglie che l’animo curioso deve varcare per giungere al vero significato di ciascun dipinto dell’artista. La sua pittura è sapiente ed attenta, le varie velature suggeriscono una narrazione che si svolge nel tempo e nello spazio coinvolgendo atmosfere, colori, emozioni, affascinando chi osserva. Gianfranco Donati traduce magistralmente in forma pittorica alcune vedute che gli sono entrate nel cuore, per farlo utilizza cromie vivide e brillanti al servizio di una tecnica impeccabile che ha perfezionato nell’arco della sua lunga carriera; dal paesaggio visto da lunga distanza al punto di vista ravvicinato il suo approccio resta sempre quello della perfetta resa e della piena riconoscibilità dei singoli elementi. Fiori, alberi, scorci urbani o campestri, marine, con questi soggetti l’artista si esalta e mette il colore al servizio di una resa emozionale perfetta. Le opere di Grazia Palcich si configurano come un geniale connubio tra amore per la natura, ricerca tecnico-espressiva e forza evocativa del sentimento: l’artista punta ad una resa fisica del soggetto uscendo dal vincolo bidimensionale della tela per approdare al materico, le superfici dunque si elevano ed animano arricchendosi con cromie intense e brillanti dove la luce gioca un ruolo fondamentale. Spesso all’origine del singolo dipinto vi è un ricordo, un’emozione, un sogno che l’artista riesce ad esprimere e raccontare con meravigliosa naturalezza. Lo stile pittorico di Gaetano Cavalcanti è inconfondibile, l’energia incontenibile dei suoi colori – forti, vibranti, apposti sulla tela con generosità – regala allo sguardo una rappresentazione unica del paesaggio e della veduta, uno stile pienamente espressionista che evoca direttamente i due grandissimi artisti del ‘900 Nolde e Kirchner. Pittore tutto energia che isola le tinte pure e le ravvicina accostandole, oppure le giustappone in calibrati contrasti, la pennellata è rapida e pastosa, uno stile che trasmette passione, calore e inesauribile ricerca espressiva.
Le sette personalità artistiche presenti in questa rassegna hanno presentato sé stessi/e con le loro opere. Sette maniere di intendere l’Arte in purezza, senza vicoli o imposizioni, assecondando unicamente la propria vena espressiva figlia della libertà. Per fortuna, al giorno d’oggi, questo è possibile, ma è stato un processo lungo e conquistato dopo aspre lotte e tumultuosi cambiamenti. Dunque che aggiungere? Lunga vita alla libertà espressiva! Lunga vita all’Arte in purezza!
(21 febbraio - 13 marzo 2025)
Cosa c’è di più puro che la libera espressività? Proprio quest’ultima, presentata nelle forme dell’Arte, si configura come la manifestazione fisica della purezza. Presentare dunque opere d’arte libere, non legate ad eccessivi vincoli concettuali o soggettuali, esalta ancora di più il sublime atto creativo dell’artista, individuo speciale che trae continua linfa vitale proprio dall’autonomia espressiva.
Osservando con attenzione le opere di Livia Villa si rimane colpiti sia dalla capacità di resa emozionale dei soggetti che dalla versatilità tecnica dell’artista: nella rappresentazione delle figure umane si riesce a scorgere anima e carattere grazie alla perfetta resa degli sguardi, balza all’occhio anche un grande senso dinamico che trasmette un senso di vitale ed incessante movimento. A proprio agio sia con cromie vivaci che con toni monocromi, Villa è pittrice abilissima che sa porsi in empatia con gli sguardi di chi s’accosta alle sue opere. Abilissima ritrattista dall’animo perfezionista Emanuela Lampugnani si approccia alla rappresentazione della figura umana con un mix di fantasia, sensibilità e meticolosità; l’obiettivo primario è quello di giungere ad una resa il più vicino possibile al dato reale, cogliendo tutte le innumerevoli sfumature emozionali che quella determinata figura può evocare. Nelle sue opere si coglie anche una vena lievemente surreale che guarda al tema della metamorfosi, un processo portato avanti magistralmente con garbata intelligenza, senza eccessi. Sensibilità ed empatia sono le qualità che meglio si adattano allo stile di Giampaolo Muliari, artista dal grande talento che presenta ritratti – eseguiti con matita e pastello – intrisi di trasparenza e dolcezza, opere dove il soggetto in primo piano si pone in contatto diretto con l’osservatore instaurando un silente dialogo: i protagonisti sono bimbi e bimbe, provenienti da diverse parti del mondo, i cui occhi felici e sorrisi sinceri regalano una ventata di fiducia nel futuro dell’umanità. Inni alla bellezza della vita che suggeriscono solarità ed ottimismo. Le opere di Mimma Galtieri sono in grado di trasmettere un alone di intrigante mistero unito ad una grande carica di pathos: i primissimi piani del volto, le figure fluttuanti, gli intrecci dei corpi avvinti sono concepiti come delle soglie che l’animo curioso deve varcare per giungere al vero significato di ciascun dipinto dell’artista. La sua pittura è sapiente ed attenta, le varie velature suggeriscono una narrazione che si svolge nel tempo e nello spazio coinvolgendo atmosfere, colori, emozioni, affascinando chi osserva. Gianfranco Donati traduce magistralmente in forma pittorica alcune vedute che gli sono entrate nel cuore, per farlo utilizza cromie vivide e brillanti al servizio di una tecnica impeccabile che ha perfezionato nell’arco della sua lunga carriera; dal paesaggio visto da lunga distanza al punto di vista ravvicinato il suo approccio resta sempre quello della perfetta resa e della piena riconoscibilità dei singoli elementi. Fiori, alberi, scorci urbani o campestri, marine, con questi soggetti l’artista si esalta e mette il colore al servizio di una resa emozionale perfetta. Le opere di Grazia Palcich si configurano come un geniale connubio tra amore per la natura, ricerca tecnico-espressiva e forza evocativa del sentimento: l’artista punta ad una resa fisica del soggetto uscendo dal vincolo bidimensionale della tela per approdare al materico, le superfici dunque si elevano ed animano arricchendosi con cromie intense e brillanti dove la luce gioca un ruolo fondamentale. Spesso all’origine del singolo dipinto vi è un ricordo, un’emozione, un sogno che l’artista riesce ad esprimere e raccontare con meravigliosa naturalezza. Lo stile pittorico di Gaetano Cavalcanti è inconfondibile, l’energia incontenibile dei suoi colori – forti, vibranti, apposti sulla tela con generosità – regala allo sguardo una rappresentazione unica del paesaggio e della veduta, uno stile pienamente espressionista che evoca direttamente i due grandissimi artisti del ‘900 Nolde e Kirchner. Pittore tutto energia che isola le tinte pure e le ravvicina accostandole, oppure le giustappone in calibrati contrasti, la pennellata è rapida e pastosa, uno stile che trasmette passione, calore e inesauribile ricerca espressiva.
Le sette personalità artistiche presenti in questa rassegna hanno presentato sé stessi/e con le loro opere. Sette maniere di intendere l’Arte in purezza, senza vicoli o imposizioni, assecondando unicamente la propria vena espressiva figlia della libertà. Per fortuna, al giorno d’oggi, questo è possibile, ma è stato un processo lungo e conquistato dopo aspre lotte e tumultuosi cambiamenti. Dunque che aggiungere? Lunga vita alla libertà espressiva! Lunga vita all’Arte in purezza!
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